Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Y - Z
Cerca nel sito:
BERNARDO SALVIATI Di Firenze. Cavaliere dell’ordine gerosolomitano. Priore di Roma. Nipote dei papi Leone X e Clemente VII, cugino di Leone Strozzi. Cardinale.
+ 1568 (maggio)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1525 |
|
|
E’ nominato priore di Roma. |
1528 |
|
|
Viene inviato dal Gran Maestro dell’ordine gerosolomitano Phiilippe de Villers come ambasciatore a Roma. |
1531 |
|
|
|
Aprile |
Malta |
Impero ottomano |
Salpa da Civitavecchia; sulle coste napoletane cattura una fusta ed a metà mese sbarca a Malta. Ha il comando delle galee dell’ordine gerosolomitano. |
Maggio |
|
|
Lascia Malta per Civitavecchia con 3 galee con l’obiettivo di armarne e di noleggiarne altre due dai pontifici o dai genovesi. Prende a nolo 2 galee da Giacomo Grimaldi ( per complessivi 12000 ducati l’anno); si sposta a Messina dove si aggiunge alla sua squadra la galea “Aquila” del cavaliere Francesco Nibbio. A Malta salgono altri 300 fanti a bordo delle sue 6 navi. |
Agosto |
|
|
A metà mese salpa da Malta. Si avvia all’impresa di Modone (Methoni) con 6 galee, (3 maltesi, una, l’”Aquila”, concessa dal viceré di Sicilia, 2 genovesi noleggiate da Giacomo Grimaldi), 2 grippi e 2 brigantini. Si colloca in una cala all’isola della Sapienza (Sapientza) di fronte a Modone. Fa sbarcare a terra da una fregata alcuni greci rinnegati che hanno in corso un trattato nella località a favore dei cavalieri di Malta: li accompagnano Giovanni Battista Schiattese e Giacomo Grimaldi. Nel contempo giungono nel porto i suoi 2 grippi con un carico di vino che viene offerto generosamente ai giannizzeri di guardia. Costoro si ubriacano; gli uomini scesi a terra in precedenza uccidono alcune sentinelle e si impadroniscono del molo e della torre che ne è a difesa. Al loro segnale sono raggiunti da 300 archibugieri nascosti nei pressi. Modone è messa a sacco; i turchi si rifugiano in una torre vicina in attesa dei soccorsi. Giungono in soccorso all’aga 6000 uomini. Bernardo Salviati dà l’ordine di ritirata; conduce via con sé 800 prigionieri, ricche spoglie ed alcuni pezzi di artiglieria. |
Settembre |
Malta |
Algeri |
A fine mese rientra a Malta; è chiamato a Tripoli con le sue 4 galee, più altre 2 di Giacomo Grimaldi, per sostenere lo spagnolo Gaspar de Sanguesa, governatore di Tagiora, impegnato dagli attacchi portati da Barbarossa. |
Ottobre |
|
|
Salpa da Malta con 6 galee e numerosi soldati; è bloccato da una forte tempesta che fa naufragare nelle vicinanze di Comino la galea l’“Aquila” ribattezzata, in un secondo momento,“San Michele”. Riprende il mare, assale di notte Tagiora ora in potere degli avversari; assale una galeotta e 2 brigantini collocati da Barbarossa a difesa del porto. Vengono liberati gli schiavi cristiani e sono date alle fiamme 3 navi, più altre imbarcazioni trovate alla fonda. Torna a Tripoli; viene data licenza alle 2 galee di Giacomo Grimaldi. |
1532 |
|
|
|
Primavera |
Malta |
Impero ottomano |
Si trova a Messina con 4 galee dei cavalieri di Malta per affrontare i turchi del sultano Solimano. |
Agosto |
|
|
Salpa da Messina con Andrea Doria a bordo della galea “San Filippo”. E’ posto alla retroguardia con le 3 galee maltesi ed una caracca, la “Sant’Anna” comandata da Francesco Touchebeuf. Nelle prime 3 navi sono imbarcati 600 fanti, nella caracca altri 500 agli ordini del sergente maggiore Garcia Cortez. Si avvicina a Zante (Zakinthos) dove incrocia la flotta veneziana di Vincenzo Capello. |
Settembre |
|
|
Affianca Andrea Doria nell’assalire il castello di Corone (Koroni). Al termine del combattimento gli viene donato dall’ammiraglio genovese un grosso cannone che si trova nel castello del Molineo. |
Ottobre |
|
|
A metà mese prende parte alla conquista di Patrasso (Patrai). Successivamente viene inviato con 8 galee in perlustrazione nell’arcipelago per assumere informazioni sui movimenti della flotta turca. Cattura un battello carico di farina e diretto a Modone (Methoni); incrocia davanti a Gallipoli (Gelibolu); informa Andrea Doria che Omer Alì si è dato alla fuga ed ha abbandonato le coste della Morea per dirigersi a Costantinopoli (Istanbul). |
Novembre |
|
|
Finisce la campagna e sverna a Malta. |
1533 |
|
|
|
Gennaio |
Chiesa |
|
Ha il comando della flotta pontificia al posto di Antonio Doria. E’ segnalato a Civitavecchia. |
Marzo |
|
|
A Malta. Nell’isola viene coinvolto in una sanguinosa rissa perché un suo subalterno uccide in duello un giovane cavaliere provenzale. I parenti del morto assalgono per strada un gentiluomo della sua famiglia e lo feriscono: Bernardo Salviati interviene con i suoi scherani ai danni dei provenzali. Il tumulto è sedato con l’imprigionamento di dieci dei suoi uomini che sono incatenati a bordo della sua capitana. I francesi, per tutta risposta, salgono a bordo della nave ed ammazzano quattro di costoro. Seguono nuovi scontri tra i cavalieri italiani e quelli francesi. |
Aprile |
|
|
Giunge a Civitavecchia; viene nominato dal papa Clemente VII capitano generale della flotta pontificia. |
Maggio |
|
|
A Roma. |
Giugno |
Chiesa |
Impero ottomano |
Viene inviato a Corone per soccorrervi Girolamo di Mendoza attaccato dai turchi. Esce da Civitavecchia; tocca Napoli dove è raggiunto da Andrea Doria. Raggiunge Messina per l’ultimazione dei preparativi di armamento delle sue galee. |
Agosto |
|
|
Lascia Messina per prestare soccorso ai difensori di Corone. Nello schieramento della flotta viene collocato all’ala destra con 16 galee tra pontificie e cavalieri di Malta. Con le sue navi interviene a respingere le fuste di Moro di Alessandria che ha assalito 2 navi spagnole da carico trovate isolate ed in difficoltà di navigazione. Lufty Bey attacca la flotta imperiale ed è respinto; Corone viene liberata dall’assedio. |
Settembre |
|
|
Raggiunge Napoli con Andrea Doria; si trasferisce a Civitavecchia dove fa caricare nelle sue navi mercanzie ed arredi; punta su Livorno. |
Ottobre |
|
|
Scorta a Firenze Clemente VII e 16 cardinali; si imbarca e di indirizza verso la Liguria; tocca Finale Ligure e Villafranca (Villefranche) nel nizzardo. A metà mese approda a Marsiglia (Marseille) onde assiste al matrimonio della cugina Caterina dei Medici con Enrico duca di Orléans (il futuro Enrico IV). |
Novembre |
|
|
Rientra in Italia dopo avere toccato Saint-Tropez, Villafranca, Portovenere e Civitavecchia. |
Dicembre |
|
|
Resta nel porto di Civitavecchia con 3 galee ed un brigantino: ha l’incarico di comandante della flotta, di governatore della città e di castellano della rocca. |
1534 |
|
|
|
Aprile |
|
|
Sorveglia le coste del Tirreno. Quando risiede a Roma Bernardo Salviati abita nel palazzo Medici sito in piazza Navona. Nel periodo ha anche il comando della flotta maltese: è questo il motivo per cui ai suoi ordini sottostanno 16 galee con due luogotenenti. |
Giugno |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Entra nel Tirreno con 6 galee (3 della guardia ordinaria ed altrettante armate a sue spese) per battersi contro i corsari. Si collega con Marco Usodimare (5 galee); insieme danno la caccia ad una grossa banda di fuste e di galeotte di alcuni corsari che stanno infestando i lidi toscani. I due capitani navigano da Pianosa all’isola d’Elba ed al canale di Piombino. Quando sono informati che gli avversari sono fermi in una cala dell’isola di Montecristo vi si dirigono a tutta voga. Molti riescono a fuggire; sono subito catturate 2 galeotte mentre una terza cade in loro potere a Capo Corso. Vengono affrancati dal remo 200 cristiani; 100 corsari li sostituiscono nei banchi; le 3 navi sono rimorchiate. |
Ottobre |
|
|
Alla morte del pontefice rassegna le dimissioni dalle sue cariche. Resta a Roma quale cavaliere ed ambasciatore del suo ordine presso la Santa Sede. |
1538 |
|
|
Si incontra con i cugini Piero e Leone Strozzi. |
………………… |
|
|
Anni dopo, rinuncerà alle armi, prenderà gli ordini sacri e si porterà a Parigi presso Caterina dei Medici. Verrà nominato elemosiniere di Francia e vescovo di Carcassonne. |
………………… |
|
|
Viene eletto cardinale dal papa Pio IV con il titolo di San Simeone. |
1568 |
|
|
|
Maggio |
|
|
Muore a Roma ai primi del mese. |
CITAZIONI
-“Prode, ricco e splendido, viveva alla grande: casa aperta in Malta ed in Roma, numerosa famiglia, e intorno alla persona sua in terra e in mare da sessanta gentiluomini principali e capitani riformati che lo seguivano in ogni fazione.” Guglielmotti