Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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CARLO SFORZA Toscano. Dei conti di Santa Fiora.Cavaliere dell’ordine gerosolomitano. Priore di Lombardia. Figlio di Bosio, fratello di Paolo, Mario e Sforza.

1524 – 1571 

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
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Giovane, entra nell’ordine gerosolimitano. Combatte in Levante ed in Germania. Ottiene il priorato di Lombardia.

1546
Novembre

Ha il comando delle galee dell’ordine gerosolomitano al posto di Fernando di Bracamonte. Le galee salpano da Malta per venire a prelevarlo a Civitavecchia. Raggiunge Malta. Si deve recare subito a Messina per condurre a Malta 2 nuovi scafi di galea.

1547
Gennaio

Si dirige a Roma al fine di chiedere ai pontifici soccorsi per attaccare Tagiora e per proteggere Tripoli (mediante l’invio di 4000/5000 fanti) da eventuali aggressioni dei corsari barbareschi e per scacciare da Tagiora Mourad Aga.

Maggio Rientra a Malta con le galee.
Giugno

A Malta. Viene coinvolto in una feroce rissa tra i cavalieri dell’ordine per l’uccisione di un suo soldato nella piazza del porto. Un suo familiare uccide a tradimento con un colpo di archibugio il cavaliere spagnolo Francesco Ribadeneira: i castigliani cercano di vendicare quest’ ultimo. Carlo Sforza viene assalito ed è ferito; si salva per l’intervento di altri cavalieri italiani, tra cui Giorgio Adorno, che gli permettono di fuggire nel porto dove con un gran salto è in grado di raggiungere la poppa di uno schifo che lo conduce in tutta fretta alla sua galea. A terra, nel frattempo, si battono i cavalieri secondo le nazionalità di appartenenza; il suo feritore viene privato dell’abito; sarà poco dopo ucciso in un agguato organizzato da Carlo Sforza a Roma mentre si sta dirigendo a Firenze. A metà mese lo Sforza si reca con una barza a Gaeta e da qui ritorna a Roma. Come comandante delle galee, al suo posto, viene scelto per un anno il priore d’Alvernia Amerigo des Reaulx.

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Ritorna a Malta; abbandona l’isola e si sposta a Roma,  ospitato da un fratello il cardinale di Santa Fiora.

1548
Agosto Chiesa

Ottiene il comando della flotta pontificia alla morte di Gentile Virginio Orsini.

Settembre

Acquista per 20700 scudi da Maddalena Orsini, moglie di Giampaolo di Ceri, e da Caterina Orsini (entrambe figlie di Gentile Virginio Orsini) 3 galee da esse ereditate alla morte del padre.

1549
Aprile

Rimesse in ordine le galee della flotta pontificia si appresta ad iniziare la guerra di corsa.

Maggio

Si trasferisce in Sicilia; a Siracusa si incontra con il balivo dell’ordine Giorgio Adorno. A fine mese entrano insieme nel porto di Malta. Si rappacifica con i suoi avversari.

Giugno ottobre Chiesa Corsari barbareschi

Naviga nell’arcipelago greco e scorre i mari. Rientra a Civitavecchia con buone prede.

1550
Febbraio Chiesa

Alla morte del papa Paolo III il nuovo pontefice Giulio III gli rinnova il comando della flotta.

Aprile Chiesa Algeri E’ impegnato alla caccia di Dragut.
Maggio giugno

Raggiunge Napoli. Nell’entrare nel porto la galea di don Garcia di Toledo urta, non si sa quanto involontariamente, la sua e gli rompe tutti i remi del fianco sinistro. Carlo Sforza affianca alla testa di 3 galee le altre navi della flotta cristiana contro  Dragut in Africa.

Luglio

Prende parte all’assedio di Afrodisio (Mehedia/Al Mahdiyah) difesa dal nipote del Dragut Hisar Rais. Con Carlo Sforza sono anche Giambattista del Monte ed Antimo Savelli. Bombarda dal mare la città. A fine mese salpa con 5 galee piene di ammalati e di feriti  trasporta i soldati invalidi agli ospedali di Trapani. Da qui raggiunge Napoli e fa ritorno in Tunisia con a bordo nuove truppe e munizioni. In questo viaggio ha modo di liberare una fregata napoletana che sta per cadere in potere dei corsari barbareschi.

Settembre Prende parte all’attacco generale contro Mehedia.
Dicembre E’ segnalato a Civitavecchia.
1551
Marzo Francia Impero Chiesa

Nasce la guerra di Parma che vede contrapposti pontifici ed imperiali da un lato, Farnese e francesi dall’altro. Carlo Sforza abbandona Civitavecchia e ripara a Marsiglia (Marseille). Passa al servizio dei francesi. Gli viene dato il comando di 4 galee.

Maggio

Salpa da Marsiglia con Orazio Farnese, duca di Castro, Francesco Nobili, Antonio da Gubbio, Aurelio Fregoso. In un naufragio presso Viareggio perde 2  galee.

1552 Francia Impero Firenze

Combatte nella guerra di Siena al comando di 300 fanti. Affianca il fratello Mario mentre un altro fratello, Sforza, milita al servizio degli imperiali.

1554
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Conduce le sue galee a Marsiglia. Incrocia nelle acque della Liguria e della Corsica; perde le sue 2 rimanenti galee in combattimento. Ne fa costruire 2 nuove a sue spese. Deve abbandonare, alfine, tali navi nel porto di Marsiglia perché, sospettato di tradimento; è costretto a darsi alla fuga. Ciò non gli impedirà di continuare a combattere in Toscana sempre a favore dei francesi.

Luglio

Si trova a Civitella Marittima con il fratello Mario. Sorpreso alla pieve di Presciano (Badia al Pino) da Alessandro Palogi viene catturato. Trascinato prigioniero a Firenze viene fatto riscattare dal re di Francia che paga la sua taglia. Liberato, si trasferisce a Roma dove prende alloggio con il fratello Mario.

1555
Agosto settembre

Rifiuta di ritornare al servizio dei francesi preferendo rimanere a Roma a causa di un piede azzoppato dal calcio di un cavallo. Invia a Civitavecchia il fratello Alessandro che, con un colpo di mano, sorprende il fuoriuscito fiorentino Niccolò Alamanni e si appropria delle sue 2 galee per combattere i pontifici ed i francesi a favore degli imperiali. Nello stesso tempo a Roma il fratello Guido Ascanio, cardinale di Santa Fiora,  riesce a carpire al conte di Montorio l’ordine per il castellano di Civitavecchia di lasciare salpare le navi. Ne fa sbarcare gli equipaggi, con l’eccezione delle ciurme ai remi, e li sostituisce con uomini a lui fedeli. Si dirige verso Gaeta e Napoli. Ne nasce un caso diplomatico.  Queste si dirigono immediatamente verso Gaeta e Napoli. Il papa Paolo IV reagisce con violenza; fa gettare in carcere il segretario del cardinale di Santa Fiora ed ingiunge ai fratelli di Carlo, Mario, Alessandro e Guido Ascanio (il cardinale) di fare rientrare le galee da Napoli. A fine mese anche il prelato è rinchiuso in Castel Sant’Angelo. Sforza Sforza deve recarsi dal duca d’Alba per riottenere il possesso delle 2 galee che a metà settembre ricompaiono a Civitavecchia per essere riconsegnate ai francesi. Solo allora il cardinale di Santa Fiora viene liberato.

1557 Francia Impero Firenze
Contrasta imperiali e medicei a favore della repubblica di Montalcino nel senese.
1560
Giugno

Viiene sollecitato dal Gran Maestro dell’ordine gerosolomitano Jean de la Vallette a ritornare con 2 sue galee al servizio dei cavalieri di Malta per prestare soccorso ad Alvaro de Sande assediato nel forte dell’isola di Gerbe (Djerba): non accetta l’invito perché ammalato.

1571

Si riduce a vivere a Parma.  Muore al servizio dell’ordine gerosolomitano.

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