Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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ALAMANNO DA COSTA Di Albenga. Corsaro. Conte di Siracusa. Parente di Enrico Pescatore.
- 1228 ca.
Anno, mese | Stato, in proprio | Avversario | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1204 | |||
…………… | Genova | Pisa |
Combatte i corsari pisani incrociando le isole dell’arcipelago greco. Dà loro la caccia con la “Carroccia”. All’improvviso viene sorpreso dal bastimento “Il Leopardo” con a bordo 500 soldati. Sconfigge gli avversari; nel bottino sono comprese 253/280 corazze di ferro ed una grande quantità di maglie di ferro, di celate, di targoni e di altre armature. Rimorchia la nave catturata all’isola di Candia (Kriti), dove si trovano altre imbarcazioni genovesi provenienti dalla Siria e dall’Egitto. Si decide di prendere Siracusa ai danni degli avversari Istigatore dell’impresa è il da Costa. |
Agosto |
Affianca Enrico Pescatore alla conquista di Siracusa. Con la vittoria, ottenuta a seguito di un assedio di diversi giorni, è nominato dai consoli di Genova conte di Siracusa. Gli abitanti gli prestano giuramento di fedeltà per conto del comune. Cerca subito di estendere la sua signoria e di influenzare secondo i suoi fini la politica del regno di Sicilia. Con il suo avvento nelle acque siciliane le navi di Pisa divengono oggetto di costanti abbordaggi da parte dei pirati genovesi, che operano con l’approvazione delle autorità della città ligure. |
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1205 | |||
Agosto dicembre |
E’ assediato in Siracusa per tre mesi e mezzo da Ranieri di Manente. A dicembre Enrico Pescatore e Guglielmo Porco sconfiggono nei pressi 10 navi e 12 galee condotte da Ranieri di Manente; Alamanno da Costa esce con i difensori dalla città ed attacca l’esercito pisano intento alle operazioni di assedio. I nemici sono debellati; ingente è il bottino. Il centro siciliano resterà per circa un decennio una zona di colonizzazione genovese. |
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1210 | |||
Luglio | Genova | Venezia |
Presta soccorso ad Enrico Pescatore con 2 galee alla difesa di Candia (Kriti) ai danni dei veneziani. Sconfitto in combattimento navale nei pressi dell’isola, viene condotto prigioniero a Venezia. Gli avversari rientrano in possesso dell’ isola di Candia. |
1211/1212 | Genova | Marsiglia Venezia |
Arma la nave “San Giovanni” per condurre la guerra di corsa ai danni dei marsigliesi con cui i genovesi sono in conflitto da tempo. Nel 1212 cattura una nave veneziana che, in precedenza, si è impadronita di un’imbarcazione genovese proveniente da Alessandria d’Egitto (Al Iskanderiyah). |
1217 |
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Giugno | In proprio | Venezia |
Scorre ancora lungo le coste di Candia con 3 galee ed una nave. E’ catturato nel porto di Fraschia dalle navi del duca di Candia Jacopo Tiepolo e da quelle di Marco Zordan. E’ condotto a Venezia per esservi incarcerato. Verrà liberato nell’anno seguente. |
1219 | |||
Lug. ago. | Genova | Egitto | A seguito dell’infelice esito dell’attacco a Damietta da parte dei crociati francesi del re Luigi IX a fine luglio salpa da Genova, agli ordini di Giovanni Rosso della Volta e di Pietro Doria, una flotta cittadina nella quale sono presenti anche una galea di Alamanno da Costa ed altre 3 del conte Savarigo di Monleone. Ad agosto è raggiunta felicemente Damietta. |
1228 | Muore. |
CITAZIONI
-“Vir impiger ac fortis.” Bizari
-“Celebre corsaro genovese.” Bragadin
-“La figura di Alamanno da Costa ha un ruolo di grande importanza nella storia genovese del primo quarto del XIII secolo.” Musarra “Uomo virile.” Pane -“Celebre corsaro genovese.” Kantorowicz
-“Cittadino genovese ricco e valoroso.” Donaver