Thomas Stukley

Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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THOMAS STUCKLEY/THOMAS STUKELEY  Inglese. Corsaro. Marchese

1525 ca. – 1578 (agosto)

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
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Terzo di cinque figli di sir Hugh Affeton abita vicino ad Ilfracombe nel Devonshire. Durante la sua vita verrà anche considerato come figlio naturale del re Enrico VIII e di Jane Stuckley, dama d’onore di corte. I suoi inizi sono oscuri, chi lo vuole come un membro del collegio degli avvocati di Londra, chi lo dice al servizio di un vescovo nell’ovest dell’Inghilterra e chi lo descrive come un dipendente del duca di Suffolk fino alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 1545.

1544/

1545

Inghilterra Francia Prende parte all’assedio di Boulogne.
1547 Viene nominato alfiere.
1549 La guerra termina con la resa dei francesi.
1550
Maggio Inghilterra Scozia Scorta il marchese del Maine dall’Inghilterra al confine scozzese.
………………… Entra al servizio del duca di Somerset Robert Dudley. Lo accompagnerà nei primi mesi dell’anno seguente in un’ambasceria ad Amboise.
1551
Novembre

Il duca di Somerset cade in disgrazia alla corte del re Edoardo VI. Con l’arresto del duca il consiglio regio ordina anche la cattura di Thomas Stuckley. Riesce a fuggire in Francia.

Dicembre Francia Impero Si trova alla difesa di Metz contro gli imperiali comandati dal duca d’Alba.
1552
Agosto settembre

Viene fortemente raccomandato dal re di Francia Enrico II al re d’Inghilterra. Il sovrano francese vuole utilizzarlo come spia per avere informazioni sulle difese di Calais in potere degli inglesi; Thomas Stuckley delude le sue aspettative. A metà settembre rivela al governo inglese i dettagli del piano francese: il primo ministro Robert Cecil lo vorrebbe rimandare in Francia per poterlo utilizzare come doppiogiochista; si oppone il duca di Northumberland che persegue altri progetti. Quest’ultimo, anzi, fa segretamente sapere al re di Francia ciò che è stato rivelato dallo Stuckley. Il re Enrico II nega ogni addebito per cui lo Stuckley viene rinchiuso nella Torre di Londra. Gli è oltretutto rifiutato, come pure gli era stato promesso in precedenza, il pagamento dei suoi debiti. Rimarrà in carcere fino al termine del regno di Edoardo VI.

1553
………………

Regina d’Inghilterra diviene Maria Tudor, altrimenti chiamata secondo i punti di vista “La Cattolica” o “La Sanguinaria”. I nemici personali dello Stuckley come il duca di Northumberland sono a loro volta giustiziati.

Agosto

Rilasciato è costretto ad abbandonare l’Inghilterra per i suoi debiti. Parte volontario nell’armata della regina Maria Tudor. Passa al servizio degli spagnoli per combattere i francesi.

Dicembre Belgio Piemonte Si trova a Bruxelles. E’ segnalato poi a Vercelli dove si incontra con il duca di Savoia.
1554
Gennaio Belgio E’ ancora a Bruxelles alla corte imperiale. La regina d’Inghilterra lo raccomanda all’ imperatore Carlo V. E’ protetto dal duca di Savoia Emanuele Filiberto, specie dopo essere stato capace di intercettare alcuni messaggi del re di Francia ostili alla causa imperiale.
……………… Spagna Francia Prende parte all’assedio di Saint-Omer (febbraio). Affianca il duca di Suffolk Charles Brandon all’assedio di Boulogne. Agli ordini del duca di Savoia prende parte agli assedi di Mariemburg, Bouvines e Renty.
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Si offre alla regina d’Inghilterra Maria Tudor di informarla sui progetti del re di Francia: la sua proposta non viene accettata. Milita così nelle Fiandre agli ordini del duca Emanuele Filiberto duca di Savoia.

Ottobre

Accompagna in Inghilterra il duca di Savoia e fa parte del suo corteo di 50 gentiluomini. Lo Stuckley scrive alla regina Maria Tudor affinché gli sia concesso un salvacondotto che lo protegga dall’arresto per debiti contratti, peraltro, al servizio dei re Enrico VIII ed Edoardo VI. Gli è concessa tale copertura per sei mesi.

Dicembre

Viaggia in Inghilterra con il duca di Savoia. Nella sua visita cerca di ricostruire la sua fortuna finanziaria mediante il matrimonio con la nipote ed unica erede di Thomas Curtis, di nome Anna, un ricco assessore comunale di Londra. L’ammontare della dote non è tuttavia sufficiente a coprire i debiti pregressi.

1555
Maggio

Allo scadere del salvacondotto gli sceriffi del Devonshire e dello Cheshire ordinano il suo arresto con l’accusa di avere coniato moneta falsa. Lo Stuckley fugge per mare ed a metà giugno sono confiscati i beni della moglie.

1557
Agosto Spagna Francia Ritorna al servizio del duca di Savoia. Prende parte alla battaglia di San Quintino.
………………… In proprio Spagna Si dà alla guerra di corsa. La pirateria nel natio Devonshire trova pochi spazi. Cattura alcune navi francesi e spagnole.
1558
Maggio

Viene chiamato in giudizio dal consiglio di Londra per avere depredato alcune navi spagnole.

Luglio novembre

Gli è ordinato di presentarsi, sotto pena di 500 sterline, alla corte del lord dell’ ammiragliato. Non si fa vivo all’udienza; si trasferisce, invece, al servizio dell’ammiraglio spagnolo Giovanni di Fernandez. Quest’ultimo, ai primi di novembre, intercede a suo favore presso la regina d’Inghilterra Maria Tudor per far sì che lo Stuckley possa godere dell’intera eredità paterna ai danni dei fratelli. Il disegno fallisce.

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Nello stesso anno muore Sergeant Prideaux che ha sposato la sorella Maria: il marchese di Saria, spagnolo, convince la regina a nominarlo tutore del nipote figlio del Prideaux.  Lo Stuckley si impossessa del palazzo del congiunto.

1559
Novembre Muore il suocero ed il nobiluomo ritrova nuovamente la ricchezza.
1560
Maggio Inghilterra Arruola truppe nel Berkshire.
1561
Aprile Gli viene concesso un capitanato a Berwick.
1562
Inverno Si lega in amicizia con l’irlandese Shane O’Neill, un  lord irlandese, molto ricco, ostile inizialmente alla corona inglese. E’ al suo fianco in Inghilterra.
1563
Giugno luglio Diverte la regina Elisabetta con una sorta di combattimento  simulato che si svolge nel Tamigi fuori Limehouse. In questo periodo ha già consumato gran parte del patrimonio della moglie; cerca pertanto, nuove strade per arricchirsi. Progetta una spedizione per colonizzare la Florida con la compagnia di Jean Ribault un marinaio di Dieppe già al servizio degli inglesi in tale regione e recatosi in tale regione l’anno precedente. Ottiene dalla regina Elisabetta il comando di 5 piccole navi e di una pinaccia per trasportarvi i coloni. Per l’avventura la stessa regina investe personalmente 120 sterline in armi ed in polvere da sparo. Lo Stuckley ha ai suoi ordini 300 uomini ed è ben fornito di artiglierie. A fine luglio si accomiata dalla regina; naviga con 3 vascelli da Londra mentre gli altri 3 lo attendono a Plymouth. le navi sono da lui ribattezzate “Anne Stuckley”, “Thomas Stuckley”, Trenité Stuckley”, “Fortuna Stuckley”. Il Ribault diviene all’improvviso sospettoso riguardo alle sue reali intenzioni e tenta di fuggire con una nave. Catturato, costui viene  rinchiuso nella Torre di Londra, da dove potrà uscire l’anno successivo attraverso uno scambio di prigionieri inglesi.
1564 In proprio Spagna Francia Portogallo

Si collega con un altro pirata inglese, Thomas Cobham. Per due anni scorre lungo le coste  irlandesi, spagnole e francesi. Utilizza come base logistica i porti irlandesi e quelli del Devonshire.  Le sue imprese in mare sono di scandalo in Europa. Sue vittime elettive sono le navi spagnole, le francesi e quelle portoghesi: in un’occasione si impossessa di 2 navi francesi salpate da un porto della Galizia (il bottino è valutato in 30000 ducati). Le proteste della diplomazia, infine, diventano troppo forti per essere ignorate; la regina Elisabetta disconosce lo Stuckley ed ordina misure costrittive nei suoi confronti. Sono emesse disposizioni per la sua cattura.

1565
…………………

Alcune delle navi da lui depredate si trovano ancorate nella costa occidentale dell’Irlanda; sono bloccate, come è fermato un suo galeone nel porto di Cork.  Lo Stuckley sbarca in Inghilterra e si consegna alle autorità.

Maggio

Il consiglio privato, a metà mese, ordina il suo arresto a Londra: la regina Elisabetta può in tal modo informare il re di Spagna Filippo II che non vi è più alcun pirata inglese in mare.

Giugno settembre

Giunge a Londra. Perorano la sua causa Shane ’O’Neill,  lord della giustizia ed il vescovo di Meath. Viene rilasciato a fine settembre. D’altra parte nessuna prova concreta è stata portata contro di lui (si disse) con l’eccezione di alcune accuse dei portoghesi; perfino lo stesso ambasciatore spagnolo si rivela favorevole alla sua liberazione.

…………………

Dopo anni di ondeggiamenti religiosi e di mutamento di campo a seconda dei casi della sua vita ritorna in Irlanda con il favore di Shane O’Neill ed abbraccia definitivamente la fede cattolica.

1566
Marzo

Acquista da Nicholas Bagenal per 3000 sterline, frutto dei suoi guadagni nella guerra di corsa, l’ufficio di maresciallo d’Irlanda e tutti i suoi beni nell’isola. La regina Elisabetta si oppone alla transazione a causa delle sue relazioni filo-irlandesi. Lo Stuckley deve rientrare in Inghilterra. Nello stesso anno le sue disavventure non gli impediscono di sposare una ricca vedova, Elizabeth Peppard.

1567

Ha il permesso di ritornare in Irlanda; compra da Nicholas Heron i suoi incarichi ed i suoi beni.

1568
Giugno

Interviene ancora la regina che convince  Nicholas Heron a riprendere gli uffici da lui esercitati. Alla morte di quest’ultimo questi sono trasferiti a favore di Nicholas White.

1569
Giugno

Nicholas White accusa  Thomas Stuckley di tradimento al consiglio privato irlandese. Viene incarcerato ed il giorno seguente è relegato nel castello di Dublino.

Ottobre

Dopo diciassette settimane di prigione è rilasciato dietro una cauzione di 500 sterline. Le ultime disavventure lo convincono ad abbandonare definitivamente l’Inghilterra. Nel castello di Dublino trova modo di fare causa comune con altri prigionieri irlandesi come l’arcivescovo cattolico di Armagh; si mette pure in contatto con l’ambasciatore spagnolo a Londra e si dice pronto a consegnare l’Irlanda al re Filippo II o ad un altro principe cattolico.

………………… Si reca a Londra;  offre i suoi servizi all’ambasciatore francese Fénelon.
1570
Marzo aprile

Ritorna in Irlanda, arma a Waterford un piccolo vascello di 80 tonnellate, il “Trinity”.  Fa credere di volersi imbarcare per un’azione piratesca privata. Lo accompagnano 70 persone, tutti cattolici, tra inglesi, francesi, italiani, scozzesi e, soprattutto, irlandesi.  Fa vela verso sud. A fine aprile approda a Vivero in Galizia.

Agosto

Giunge a Madrid. Si professa cattolico e si presenta come figlio illegittimo del re Enrico VIII. Viene ricevuto con manifestazioni tali che l’ambasciatore inglese ne rimane stupito. Percepisce dal re di Spagna la somma di 27576 ducati; gli è anche promesso il collare dell’ordine di Calatrava. Si offre di presidiare la Manica mettendo a frutto la sua grande esperienza di corsaro in quelle acque; propone di occupare le isole Scilly per farne una base adatta a controllare il canale.

1571
Gennaio

E’ armato cavaliere dell’ordine di Calatrava da Filippo II;  è chiamato marchese o duca d’Irlanda. Il re gli concede 500 reali il giorno durante la sua permanenza a Las Rozas, un villaggio a poche miglia dalla capitale.

…………………

Studia nuovi progetti per invadere l’Irlanda; gli vengono promessi 5000 uomini agli ordini di Julian Romero. Viene scoperta la congiura che avrebbe dovuto agevolare lo sbarco degli invasori. Il suo carattere e le sue liti con l’arcivescovo di Cashel Maurice Gibbon mandano a monte ogni progetto. Parte per la Sicilia e si reca a Roma per rendere visita al papa Pio V.

Ottobre Spagna Impero ottomano

Prende parte alla battaglia di Lepanto (Navpaktos) dove ha il comando di 3 galee di don Giovanni d’Austria: nel combattimento si distingue per il suo valore.

1572

In visita a Parigi. E’ fautore di un attacco congiunto franco-spagnolo ai danni degli inglesi.

1573/

1574

Vive in Spagna; prepara nuove trame contro gli inglesi e litiga con gli altri fuoriusciti.

1575
Ottobre Viene ricevuto in udienza dal papa Gregorio XIII a Roma.
1576
Primavera

Si trova a Madrid per trattare con un emissario inglese, l’Allen, la liberazione della regina di Scozia Maria Stuarda,  fatta imprigionare dalla regina Elisabetta, e del suo possibile trasferimento in Irlanda.

Maggio Ancora a Roma; in pellegrinaggio a Loreto.
1577
Primavera

Lascia Firenze con don Giovanni d’Austria per accompagnare quest’ultimo nelle Fiandre. Si ferma a Roma per trattare con il pontefice un possibile progetto di invasione dell’Irlanda a suo dire di facile attuazione. Chiede per sé il titolo di arciduca d’Irlanda; è nominato marchese.

1578
Maggio

Salpa da Civitavecchia a bordo di un galeone genovese, il “San Giovanni” di 800 tonnellate; ha con sé 600/700 cattolici inglesi ed irlandesi e banditi italiani con i quali si dovrebbe unire con gli irlandesi. Gli inglesi si allarmano ed inviano truppe nell’ovest dell’ Irlanda per difendere i litorali. Le imbarcazioni che lo accompagnano  sono talmente inadatte alla navigazione oceanica che è costretto a sbarcare a Lisbona ed a chiederne altre al re del Portogallo Sebastiano I. Costui lo induce ad unirsi alla sua spedizione contro il Marocco: in cambio riceve l’assicurazione che al suo termine  gli sarebbe stata concessa una flotta per invadere l’Irlanda. I soldati ricevono alcune paghe ad Oreiras.

Agosto Portogallo Marocco

L’armata portoghese, forte di 80 navi, lascia la foce del Tago trasportando oltre il suo contingente anche 25000 uomini reclutati principalmente in Portogallo, ma comprendenti anche alcune unità provenienti dalla Castiglia, dall’Italia,  dalla Germania e dalla Svizzera.  Ai primi del mese l’armata è sbaragliata dai berberi nella battaglia di al-Qasr al Kabir (Alcazar), detta anche battaglia dei Tre Re, che mette fine ad un conflitto interno in Marocco. Lo Stuckley muore in combattimento con i suoi soldati italiani ed il re Sebastiano. Più di 10000 uomini sono fatti prigionieri per essere tradotti in schiavitù o per ricavarne un riscatto. Si dice, da parte di chi lo che lo  Stuckley  sia stato ferito alla schiena da un colpo di scimitarra e che i suoi soldati gli abbiano sparato contro un colpo di archibugio per l’odio nutrito nei suoi confronti. La sua figura è oggetto di un poema di George Peele (1589). Altri letterati più tardi hanno scritto intorno alla sua figura quali Thomas Pavier (1600) con “The famous History of Captain Thomas Stukeley; Lewis Lawkenor in “A Discourse of the usage of the Ehglish Fugitives by the Spaniards” (1595) e Lord Burghby con un libello intitolato “The execution of Justice” (1583).

CITAZIONI

-“ (In Inghilterra) Stukeley.. colpiva l’immaginazione popolare; era l’eroe delle ballate popolari e della battaglia di Alcazar di George Peele, dove egli era ritratto come uomo un po’ pomposo che viveva con la eloquente e violenta energia che attirò sempre gli elisabettiani. Stukeley appariva come un uomo capace di sposare un’ereditiera cittadina e di scialacquarne la fortuna al ritmo – allora straordinario – di cento sterline al giorno, ma nello stesso tempo disposto ad affrontare a sangue freddo la morte alla testa dei suoi crociati.” Beeching

-“Stucley at one became the hero of dramas and ballads. There is no evidence as to when “The famous history of captain Thomas Stukeley” was first acted. It was printed “as it hath been acted” at London, 1605… and was reprinted in Simpson’s “School of Shakespeare”, 1878. The printed version is, however, very incomplete. A ballad, probably based on the play, became popular, and four copies of it are in the Roxburghe collection in the British Museum, none of them with any date. Stucley also figures in Peele’s “Battle of Alcazar”, which was probably acted before the spring of 1589, and was printed in 1594.” Dictionary of national biography

-“Uomo di bella presenza, e di lingua prontissima, grato venditore di fumo e di vanità.” Maffei

-“Ce personnage est un agent double tantot catholique, tantot protestant, un aventurier et un corsaire…C’est comme héros de pièces de George Peele, “The Battle of Alcazar, fought in Barbarie..with the Death of Capitaine Stukeley” (1594) et celle anonyme “The Famous History of the life and death of Captaine Thomas Stukeley” (1601), et de ballades que Stukeley finalement gagne une gloire, certe posthume, mais tant désieèe.” B. van Ruymbeke

-“George Peele was one of the first playrighters to see in the material at his disposal a source of dramatic success, as proven by his poem “Farewell to..Norris and..Drake (1589). Written to celebrate the departure of the Emglish expedition, the poem countains an advertisement for a future play dipicting the exciting royal massacre at Alcazar:                  Bid Theaters and proude Tragedians,/ Bid Mahomet Poo, and mightie Tamburlaine,/ King Charlemaine, Tom Stukeley and the rest/ Adrewe to Armes, to Armes, to glorious Armes… (Per la regina Elisabetta) (was) a fugitive and a rebel, an extravagant and dissipated being who had eaten and foolishly wasted out not only his patrimony but that of his wives…For months, perhaps even years, Stukeley represented a powerful psychological threat that could be brandished before the enemy. He made England stand alert. The rumours connecting him with plans of invasion had enormous echoes; diplomatic missions were launched, preparations for defence were made, and spies were kept alert to gather as many bits of information as possible..Stukeley hhad his supporters among the English exiles, but also a good number of enemies. he was not a natural leader who would be blindly accepted by those who wished to carry out an invasion of England.” Tazon

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