Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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GIANFRANCESCO FERRETTI
+ 1725 ca.
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1698 |
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Maggio |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Ha il comando della squadra pontificia. Mentre si prepara a salpare per il Levante deve uscire da Civitavecchia per affrontare le navi corsare che stanno scorrendo lungo le coste della Maremma presso il monte Argentario. Cattura davanti a Corneto (Tarquinia) una galeotta algerina con 80 pirati a bordo; sono liberati dal remo dodici schiavi napoletani. |
Estate |
Chiesa |
Impero ottomano |
Raggiunge il Levante ove si collega con i veneziani. Hassan Mezzomorto, passando da un’isola all’altra dell’ Egeo, riesce a sfuggireail combattimento. |
Settembre |
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Fa rientro in Italia. |
1704 |
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Giugno |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Salpa da Civitavecchia per andare a snidare da Giannutri un corsaro barbaresco che, con base in una grotta di quell’isola, opera da solo sulle coste laziali e toscane. Avvolto in un clima di leggenda la gente lo chiama il Romito e gli attribuisce le più strane e sinistre imprese. Con l’individuazione del covo da parte di Gianfranco Ferretti il corsaro scompare nel nulla. Le galee pontificie ispezionano anche gli scogli dell’isola del Giglio, di quella di Montecristo e le coste dell’Elba senza trovarvi tracce di corsari. Lascia la costa Toscana e fa rotta per l’Africa. Avvista alcune navi all’isola di Tavola; queste si danno alla fuga al suo apparire; Gianfrancesco Ferretti le insegue e le incalza verso la Galite, Biserta (Banzart), l’isola di Zembrah, Pantelleria e Lampedusa. La caccia finisce a Capo Bon ove, presi a cannonate gruppi di beduini accorsi sulla spiaggia, viene attaccata e catturata una fusta con 30 corsari tunisini a bordo, una saica di 20 cannoni ed un brigantino abbandonato in fretta e furia dai suoi occupanti. |
1714 |
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………………… |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Lascia Civitavecchia per tenere a freno i corsari barbareschi nel Tirreno. |
Estate |
Chiesa |
Impero ottomano |
Si dirige in Levante in soccorso dei veneziani minacciati ancora una volta dai turchi. Contrasta la flotta di Jannus Koggià (un rinnegato francese, il marchese Langallene). |
Autunno |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Si collega con la squadra maltese e si pone alla ricerca dei corsari algerini che stanno mettendo a ferro e fuoco le coste italiane. Prima di ritornare a Civitavecchia trascorre quasi due mesi in mare. |
Dicembre |
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Intercetta ed assale una squadra di 3 navi: una è colata a picco a colpi di cannone, una seconda è incendiata in mezzo al mare e la terza è condotta al traino a Civitavecchia: molti sono i corsari alla catena ed i cristiani liberati dal remo. |
1716 |
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Luglio |
Chiesa |
Impero ottomano |
Salpa da Civitavecchia con una squadra di 7 galee, 4 galeotte, 2 feluche e 7 vascelli carichi di truppe di artiglieria. Entra nello Jonio per dirigersi in Levante; si impadronisce di una galeotta; a Santa Maria di Leuca insegue e cattura una feluca con 26 turchi. A fine mese si congiunge con la flotta veneziana condotta da Andrea Pisani. Sbarca le sue truppe mentre stanno giungendo dal Ponente navi di Livorno, di Napoli, di Malta, di Genova, di Nizza (Nice), di Messina e del Portogallo. |
1718 |
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Agosto |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Lascia 2 galee a Civitavecchia affinché sorveglino il Tirreno. Si mette in navigazione e cattura presso Giannutri una galeotta tunisina con 32 corsari a bordo. Poco dopo, a Capo d’Anzio, assale e cattura all’arrembaggio un brigantino con 50 corsari a bordo: vengono liberati 25 rematori cristiani. |
1720 |
Chiesa |
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La squadra romana non effettua nell’anno crociere offensive nel Tirreno. Viene, infatti, adibita alla scorta di grossi convogli di tartane che dalla Maremma toscana trasportano frumento a Napoli colpita dalla carestia e dalla fame. A fine marzo muore il papa Clemente XI e Gianfrancesco Ferretti ha il compito di condurre a Roma per il conclave i cardinali portoghesi e spagnoli. Terminati tali incarichi è obbligato a dislocare le sue galee a Montalto di Castro, a Civitavecchia, a Santa Severa, a Fiumicino, ad Anzio ed a Terracina affinché sia arrestata la navigazione a tutte le navi che provengono dalla Provenza (Provence). A Marsiglia (Marseille) è scoppiata la peste portatavi da un bastimento giuntovi dalla Cina con sette morti a bordo. |
1725 |
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Muore. |
CITAZIONI