Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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GIROLAMO DA CANAL Di Venezia. Detto Canaletto. Padre di Antonio, zio di Cristoforo.

1483 – 1535

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1502
Agosto Venezia Impero ottomano

Imbarcato come ufficiale su una galea, ne ha il comando alla morte del sopracomito Gabriele Soranzo, caduto alla conquista di Santa Maura (Levkas).

1503
Gennaio

Incrocia tra Zante (Zakinthos), l’isola di Candia (Kriti) e Corfù (Kerkira). Cattura una fusta turca e partecipa a vari scontri contro gli avversari.

Ottobre

Al momento del disarmo delle galee è lodato dal provveditore della flotta Girolamo Contarini. Verrà condannato, tuttavia, alla restituzione di alcune prede.

1505
Marzo Ha il comando di una galea con il titolo di sopracomito.
1507
Marzo Si imbarca nella flotta comandata da Angelo Trevisan.
1509
Aprile Venezia Spagna Francia Ferrara Si trova con la sua galea alla difesa di Trani.
Estate

Scorre lungo le coste pugliesi;  cattura alcune imbarcazioni di piccolo tonnellaggio.

Dicembre

Affianca Angelo Trevisan nella flottiglia che, risalendo il Po,  viene disfatta dagli estensi a Pontelagoscuro.

1510
Maggio

Prende parte alla difesa di Legnago. Con altri tre nobili ha ai suoi ordini 200 marinai ed alcuni volontari veneziani.

Giugno

Con la caduta del castello di Legnago viene fatto prigioniero dai francesi.

………………

E’ trattenuto a Correggio; condotto poco dopo ad Arco, diventa amico del cardinale Adriano Castello.

1512
Aprile Riacquista la libertà mediante uno scambio di prigionieri.
1513
Febbraio

Segue il cardinale Castello a Roma in occasione del conclave che si concluderà con l’elezione al papato di Leone X.

Marzo

A Venezia. E’ eletto capitano delle galee del viaggio di Alessandria. Il convoglio non può però partire a causa della guerra in corso.

Luglio settembre Venezia Impero Alla difesa di Treviso con i suoi equipaggi.
Ottobre

Dopo la sconfitta di Creazzo passa alla difesa di Padova con 12 uomini pagati a sue spese.

1514
Gennaio

Viene nominato dal Consiglio dei Dieci sopracomito di una galea bastarda.

Settembre ottobre Venezia Ribelli

La flotta veneziana (15 galee) giunge all’isola di Lesina (Hvar) agli ordini di Vincenzo Capello. La repressione  è crudele; si rivela un’operazione in grande stile per domare la guerriglia, fomentata dai nobili locali, forte di 6000 armati. Sono affondate tutte le imbarcazioni (comprese quelle da pesca) per precludere agli oppositori ogni possibilità di azione in mare. Il da Canal sbarca nell’isola al comando di 1500 uomini. Suo compito è quello di catturare i rivoltosi rifugiatisi su un monte vicino. La sollevazione è domata in poche settimane. Dei prigionieri, 20 sono subito impiccati alle antenne della galea ammiraglia (tra cui due preti), ad altri 6 è amputata una mano e tolto un occhio, a 4 è cavato un occhio, ed altri 2, infine, sono banditi.

Novembre Disarma la sua galea.
1516
Giugno

E’ sollecitato ripetutamente per prendere parte al convoglio diretto ad Alessandria (Al Iskandariah)

Agosto Si ferma due mesi in Istria.
Ottobre Si mette alfine in viaggio per Alessandria.
Novembre dicembre

All’isola di Candia ed a Cipro (Kipros). Una galea del convoglio fa naufragio nelle acque della seconda isola.

1517
Settembre

Riparte da Alessandria dopo essere stato a lungo trattenuto dalle autorità turche.

Dicembre Raggiunge Venezia.
………………… Ricopre per due anni l’ufficio di patrono all’arsenale.
1521
Ottobre Rifiuta la carica di provveditore di Asolo.
1523
Marzo

E’ nominato provveditore generale della Dalmazia. Manterrà l’incarico fino al giugno 1524. Esercita l’incarico con la consueta energia.

1524
Novembre Venezia Corsari barbareschi

Capitano del Golfo. Presidia per tre anni l’Adriatico; tallona le fuste barbaresche con l’obiettivo di prevenire molestie alle navi ed alle città controllate dalla repubblica.

1525
Luglio

Si incontra all’isola di Mezzo, nell’Adriatico, con Bostan Rais, capitano delle fuste dell’ impero ottomano.

1526
Agosto Venezia Corsari maltesi

Avvista nell’Adriatico 3 fuste corsare provenienti da Taranto. Va loro incontro alle isole Tremiti; si accosta al Gargano e scorge nei pressi una fusta di queste con 44 uomini a bordo; la cattura, infliggendo ai corsari la perdita di 25 uomini tra morti ed annegati; i restanti sono tutti fatti prigionieri. La nave appartiene ai cavalieri di Malta ed è comandata da frà Benedetto d’Aragona, commendatore dell’ordine gerosolomitano. Le altre 2 fuste maltesi si sono già spostate in Levante.

Settembre All’isola di Mezzo.
1527
…………………

Cerca di dirottare su Venezia tutte le navi cariche di frumento. E’ periodo di carestia e di pestilenza.

Giugno Venezia Corsari barbareschi

A Cattaro (Kotor). Con 4 galee si collega alla flotta di Ragusa (Dubrovnik) forte di 10 navi, 2 galee, una fusta e 20 brigantini per combattere i corsari barbareschi che stanno desolando l’Adriatico. Con il provveditore della flotta Giovanni Moro (8 galee veneziane e 2 ragusee), assale le fuste barbaresche; ne affonda 8, mentre altre 14 si mettono in salvo a Durazzo (Durresi).

1528

Gennaio Gli viene ordinato di disarmare le sue galee.
Maggio Venezia Impero

Viene inviato in Dalmazia per arruolarvi 500 cavalli leggeri. 

Giugno

Alla rassegna dei cavalli leggeri. Ha il titolo di provveditore dei cavalli croati.

Agosto E’ segnalato al campo presso Brescia.

Settembre

All’assedio ed alla conquista di Pavia.
Ottobre

I suoi uomini disertano per il ritardo delle paghe; Girolamo da Canal viene richiamato a Venezia.

1529
Giugno

E’ nominato governatore di una quinquereme, costruita secondo il progetto dell’umanista greco Vittore Fausto, uno dei più reputati ingegneri dell’arsenale di Venezia.

Agosto

Salpa da Venezia con la flotta del capitano generale Girolamo Pesaro. E’ entusiasta del progetto di Vittore Fausto.

1530
Febbraio Venezia Corsari

Ha il titolo di viceprovveditore della flotta. Affronta nell’arcipelago greco un corsaro francese.

Luglio

Il senato dispone il disarmo della quinquereme anche in conseguenza delle sue osservazioni. Ottiene dal Senato la funzioni de provveditore della flotta. Naviga infaticabilmente nelle acque dell’ arcipelago greco ed in quelle dell’ Adriatico in servizi di scorta a convogli mercantili ed alla caccia di navi corsare.

Dicembre Venezia Corsari turchi

Nello scortare le galee di Alessandria scova 2 fuste turche; ne cattura una, ne uccide i corsari e dà alle fiamme la nave.

1531
Maggio Si trova nei pressi di Corfù con 4 galee.
Luglio Pattuglia sempre l’Adriatico con 3 galee.
Dicembre Lascia l’incarico e ritorna a Venezia.
1532
Aprile Ha la nomina ufficiale di provveditore della flotta.
Maggio

Si presenta in collegio, si offre di andare personalmente nelle isole e nelle altre città marinare soggette alla Serenissima al fine di arruolare uomini per la flotta: recluta più di 420 marinai, in luogo dei 250 che si è impegnato a reclutare.

Agosto

Parte per il consueto servizio di protezione alle navi veneziane contro i corsari. Con il capitano generale Vittore Capello incrocia nel canale di Otranto la flotta imperiale di Andrea Doria.

1533
Febbraio

Vittore Capello rientra a Venezia; Girolamo da Canal ha ora la responsabilità della conduzione della flotta con l’ordine di conservare la pace con i turchi ad ogni costo. Deve, inoltre, continuare a perseguitare i corsari turchi.

Maggio/ giugno Venezia Corsari barbareschi

A maggio 4 fuste condotte da Cifut Rais, da Dragut e da Trichut Rais catturano nelle acque di Egina 2 galee veneziane, la “Gradeniga” e la “Curzolana”. Protesta con il Lufty Bey, comandante della flotta turca; costui invia 2 galee verso l’isola di Chio (Chios); ordina ai corsari presentarsi al suo cospetto; costoro si rifiutano di obbedire e, dopo avere liberato i prigionieri, fanno vela verso le coste dell’Anatolia. Poco dopo alcune fuste barbaresche catturano il capitano del Golfo che, con una galea bastarda sta trasportando una grossa somma di denaro destinata al soldo degli equipaggi. Il doge si lascia andare ad una violenta sfuriata nei suoi confronti, accusa Girolamo da Canal di imprevidenza e di scarsa energia nella successiva caccia ai corsari, da lui, peraltro, inseguiti sino a Capo Passero.

Luglio

Si dirige ad Otranto con 10 galee per liberare l’Adriatico e l’arcipelago dalla presenza dei corsari. Con un galeone e 2 galee intercetta a Capo Schilo (Skarzli) una galeotta di 19 banchi condotta da Suzha Rais: lo attacca con il vento a favore. Una sua galea investe la nave avversaria e questa si rovescia. I rematori (60/70) muoiono perché incatenati ai banchi; l’equipaggio viene ucciso.

Novembre Venezia Impero ottomano

Mentre scorta con 12 galee alcune navi mercantili destinate al viaggio di Alessandria, nelle acque di Candia si imbatte al tramonto in 13 galee del Moro di Alessandria. Queste sembrano venirgli addosso con intenzioni ostili. Finge di non riconoscere gli stendardi turcheschi, come il suo avversario finge di credere che le sue navi battano abusivamente la bandiera di San Marco. Si stacca dal resto della sua squadra con 5 galee; favorito dalla notte, fa accendere su ogni sua nave due fanali, uno a prua ed uno a poppa per fare sembrare più grande il numero dei legni a sua disposizione. Non esita ad investire con grande violenza la flottiglia avversaria. Conquista la capitana nemica e 4 galee turche, altre 2 vengono affondate, le rimanenti sono disperse. Durante le operazioni restano uccisi 300 giannizzeri diretti al Cairo e 1000 uomini delle ciurme; altri 1000 ottomani vengono ridotti in schiavitù.  Moro di Alessandria è catturato in mare. La notizia della vittoria suscita a Venezia grande entusiasmo.

1534
Gennaio

Si discute in Pregadi se arrestarlo o meno per l’episodio in cui è stato coinvolto con la squadra turca del Moro di Alessandria: alla fine si decide di soprassedere.

Febbraio Venezia Corsari

Cattura 9 fuste appartenenti a corsari e ne insegue altre 6 che si danno alla fuga.

1535

Muore per malattia a Zante. E’ ancora al comando della flotta. Per onorare la sua memoria la repubblica donerà a ciascun figlio un feudo nell’isola di Corfù. Viene sepolto a Venezia nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo; il figlio vi fa erigere un monumento in alto sulla parete della navata laterale nell’angolo nord-occidentale. L’opera è atribuita ad Alessandro Leopardi.

 CITAZIONI

-“Uomo d’azione energico e risoluto.” Ventura

-“Vir maritimis artibus insignis, quibus a puero assuefactus, omnem vitam cursum in iis exercendis exegerat; ac nobili generosi animi ausu ardua quaeque aggressus, virtuti parem fortunam fortitus fuerat.” Morosini

-“Huomo di coraggio, e consumato nell’essercitio maritimo.” Sagredo

-“Veniva osannato da tutto il popolo come un eroe.” Norwich

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