Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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PAOLO SIMEONI (Simone di Cavoretto, Paolo Simeoni de Balbi) Di Torino. Cavaliere dell’ordine gerosolomitano. Priore di Lombardia e di Barletta.

1488 – 1556

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1506 Rodi Impero ottomano

Si trova alla difesa del castello di Lero (Leros) con pochi cavalieri e soldati.  Camali sbarca a terra 500 turchi e li fa nascondere nei pressi della fortezza. Viene dato il segnale di attacco. Paolo Simeoni inganna i corsari facendo vestire i contadini, i vecchi e le donne alloggiati nel castello con la sopravveste rossa con la croce bianca propria dei cavalieri di Rodi. Tutti sono inviati sulle mura. I corsari si ritirano.

1524

Viene inviato con altri sei cavalieri ad ispezionare le sedi di Malta e di Tripoli offerte come base logistica all’ordine gerosolomitano dall’imperatore Carlo V.

1526
Giugno Malta Corsari barbareschi

Ha il comando di una galea dell’ordine gerosolomitano. Si unisce alla flotta pontificia di Andrea Doria. Si scontra nel canale di Piombino con una squadra corsara di Barbarossa (16 vascelli); solo quest’ ultimo riesce a salvarsi con la sua galeotta inseguito a lungo dallo stesso Simeoni.

1531
Giugno

E’ inviato con altri cavalieri a Tripoli allo scopo di ispezionarne le opere di difesa.

……………..

Viene fatto prigioniero in uno scontro con la squadra di Sinan. E’ condotto schiavo a Tunisi;  vengono rifiutate tutte le offerte tendenti a riscattarlo.

1535/1536
………………. Impero Algeri

Nel luglio 1535 è prigioniero del Barbarossa a Tunisi; è rinchiuso con  altri 7000 schiavi cristiani nei magazzini vuoti della fortezza. Organizza la rivolta degli schiavi quando la città è attaccata dagli spagnoli. Parla con due rinnegati (uno spagnolo ed un montenegrino) e li convince ad aprire le porte ai prigionieri nonché di consegnare loro gli strumenti per potersi liberare dalle catene. E’ in tal modo posto nelle condizioni di potersi impadronire della fortezza di Tunisi e di aiutare gli attaccanti alla conquista della città. Nell’ottobre 1536, dopo che Leone Strozzi ha abbandonato il comando delle galee di Malta per non essere coinvolto nelle dispute che contrappongono imperiali e francesi, a Paolo Simeoni  è affidato temporaneamente il comando di tale squadra.

1537
Aprile Alla morte di Ercole di Non viene eletto priore di Lombardia.
Luglio Impero Impero ottomano

Si imbarca sulle galee maltesi comandate da Leone Strozzi.  Combatte i turchi in Levante.

1538
Gennaio Malta Algeri

Ha il comando delle galee dell’ordine gerosolomitano al posto di Leone Strozzi. Si reca in Sicilia presso il viceré Ferrante Gonzaga per sostenere il re di Tunisi Muley Hassan contro gli attacchi portati da Tagiora da Mourad.

Aprile

Lascia Trapani con le sue 4 galee ed altre 10 inviate dal viceré di Sicilia Ferrante Gonzaga agli ordini del marchese di Terranuova. Vengono assalite le coste maghrebine per prestare soccorso a Muley Hassan intento all’assedio di Susa (Susah). Con la flotta vi sono anche 4 grosse navi che trasportano 2000 soldati spagnoli comandati dal maestro di campo Diego de Castilla e da Alvaro de Sande. Le truppe sbarcano con otto pezzi di artiglieria, si accampano in una caletta a ponente della città protetta dal fuoco dell’artiglieria barbaresca. Si inizia a bombardare Susa. I turchi inviano al campo cristiano un rinnegato che convince il marchese di Terranuova a mutare postazione alla batteria per indirizzarla  contro un robusto tratto di mura. E’ aperta in esso una piccola breccia; a causa della mancanza di polvere da sparo è tentato un assalto da parte di 130 cavalieri di Malta e da 400 spagnoli. Gli attaccanti penetrati all’interno della città sono presi d’infilata dal fuoco avversario. Segue il ritiro con molte perdite tra cui la morte di Diego de Castilla e quella di Tristan de Melo capitano di una galea maltese. Il marchese di Terranuova viene richiamato da Ferrante Gonzaga per appoggiare in Levante la flotta di Andrea Doria. Anche a Paolo Simeoni è dato l’ordine di recarsi a Messina: nella realtà mutano le situazioni che lo portano a spostarsi a Palermo per scortare il papa a Nizza (Nice). Con 4 galee salpa alla volta di Civitavecchia; nelle acque del golfo di Napoli è informato che il pontefice ha mutato i suoi piani  preferendo raggiungere la Francia via terra.

Luglio Impero Impero ottomano

Salpa da Malta per raggiungere Messina e qui unirsi con la flotta di Andrea Doria. Sale nella capitana, la “Santa Petronilla”; la squadra è completata dalla “Santa Croce”, dalla “Gallo” e dalla “Santa Caterina”. Nella città siciliana alla sua formazione si collegano anche 2 galee pontificie. Il comando delle truppe di terra è detenuto da Ferrante Gonzaga; la flotta è guidata da Andrea Doria. Nello schieramento Paolo Simeoni si colloca a destra della galea imperiale (con a bordo il Doria) mentre a sinistra vi è la capitana di Sicilia.

Agosto

Settembre

Veleggia su Corfù (Kerkira).  Barbarossa  abbandona l’assedio di La Canea (Khania). Paolo Simeoni prende parte a settembre alla battaglia di Prevesa (Préveza): si trova all’avanguardia con 6 galee (le 4 maltesi e 2 imperiali). Nelle prime schermaglie con le sue 4 galee si oppone all’avanzata di 6 galee turche.

Ottobre dicembre

Con 6 galee raggiunge Suasino, piccola isola di fronte a Valona (Vlona), per sorvegliare i movimenti della flotta ottomana. Si segnala nell’azione che si conclude con il recupero di Castelnuovo (Herceg Novi, Montenegro). Al termine delle operazioni si collega con il viceré di Sicilia Ferrante Gonzaga; tocca Brindisi e da qui raggiunge a metà dicembre Messina con forte ritardo rispetto alle previsioni a causa delle continue tempeste.

1539
Marzo

Viene riconfermato al comando delle galee. A fine mese, riarmate le navi, scorre lungo le coste maghrebine. Dopo inutili attese ha modo di impadronirsi, nei pressi di Tripoli, di un brigantino appartenente a Dragut con 37 turchi a bordo.

Giugno Ispeziona il castello di Tripoli. Rientra a Malta.
Luglio

Viene invitato ad unirsi con la flotta di Andrea Doria al fine di prestare soccorso ai difensori di Castelnuovo. Lascia Messina; davanti a Brindisi vede sfilare 7 galeotte turche. Le attacca con 2 galee: la prima è abbordata, la seconda, prima di essere catturata, è investita con il rostro, la terza è bombardata, disalberata e conquistata dalla capitana di Paolo Simeoni. Le altre 4 si mettono in salvo vanamente inseguite dalla flotta imperiale. Nelle 3 galeotte sono catturati  molti ottomani ridotti tutti in schiavitù e sono liberati dal remo 500 cristiani.

1540

E’ sostituito nel comando delle galee dal commendatore di Tortosa Bernardo Salban.

1543
Agosto Duca Savoia Impero ottomano Francia

Viene posto alla guardia del castello di Nizza con Andrea di Monforte. Per accattivarsi l’animo dei difensori vi fa entrare i loro famigliari. Respinge più attacchi portativi da Barbarossa; con l’avvicinarsi delle truppe imperiali condotte da Alfonso d’Avalos cessano le operazioni d’assedio.

1547
Febbraio

L’ordine gerosolomitano lo nomina priore di Barletta: l’incarico per volontà imperiale è conferito invece  a Vincenzo Gonzaga, figlio del viceré di Sicilia Ferrante. Rinuncia alla carica di ammiraglio ( datagli in precedenza) a favore di Giorgio Adorno.

…………….. Riesce a diventare priore di Barletta.
1554 Duca Francia
Si trova sempre alla difesa di Nizza contro i francesi. Nella città la demoralizzazione regna sovrana in quanto i soldati della guarnigione non ricevono da tempo le loro paghe. Paolo Simeoni  è in grado di scongiurare diserzioni ed ammutinamenti  anticipando con i propri mezzi parte delle spettanze della guarnigione ogni quindici giorni. Viene alfine raggiunto in Nizza da Andrea Provana che riesce a procurarsi il denaro necessario.
1556

Muore a Nizza. Lascia in eredità 1000 ducati alla causa sabauda.

CITAZIONI

-“ Il quale diede..chiaro indicio delle molte virtù, e del singolar valore, ch’in più anni.. . mostrò…Di gran cuore, e di bonissimo giudicio.” Bosio

-“Valente e coraggioso soldato.” Simeoni

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