Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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MORO DI ALESSANDRIA Corsaro barbaresco.
+ 1534
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
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In proprio |
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Esercita la sua attività di corsaro co base Alessandria (Al Iskandariyah). Infesta le isole dell’ Egeo al comando di alcune navi egiziane. |
1517 |
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Luglio |
In proprio |
Venezia |
Alla testa di un brigantino e di 2 fuste si imbatte sulle coste pugliesi nella galea di Giovanni Contarini. Gli invia alcuni rinfreschi e della carne; il veneziano gli risponde con un cappio. Nel successivo scontro sono uccisi tra i veneziani undici uomini e ne sono feriti altri 90. |
1521 |
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Giugno |
In proprio |
Venezia |
Prende il mare con 4 galee e 4 fuste. Nelle vicinanze di Cerigo (Kithira) cattura alcuni navigli candiotti. |
Luglio |
In proprio |
Venezia |
Si impossessa della nave dei da Mosto e la fa condurre ad Alessandria. Raggiunge Costantinopoli (Istanbul). |
Agosto |
Impero ottomano |
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Salpa da Costantinopoli con 9 galee e 6 fuste. |
1522 |
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Maggio |
Impero ottomano |
Rodi |
Si indirizza all’isola di Negroponte (Evvoia) con 12 vele. Prende parte all’attacco contro Rodi (Rodhos). |
1526 |
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Giugno |
Impero ottomano |
Corsari |
Si trova al largo di Malta con Sinan; i due corsari raggiungono Capo Passero con 26 fuste: sottomettono 3 navi, 2 che provengono da Chio (Khios) ed una da Tripoli. Battista Vaccari e Guglielmo Bellomo recuperano loro una fusta catturata in precedenza da costoro a Capo Passero. |
1527 |
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Agosto |
Impero ottomano |
Venezia |
Una sua galea scorre nell’arcipelago greco e viene avvistata da 3 galee veneziane condotte da Antonio Marcello. La sua nave si dirige con le prede alla Bicorna; giungono i bastimenti della Serenissima e questi sono investiti dal resto della sua squadra (7 galee). I marinai si gettano in acqua ed abbandonano 2 navi. Moro di Alessandria conquista in tal modo 2 galee ai veneziani che subiscono anche la perdita di 25 uomini. Le imbarcazioni sono condotte ad Alessandria. |
Novembre |
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Il beilerbey Ibrahim Pascià, su intervento del sultano Solimano, gli ordina di restituire ai veneziani le 2 galee bastarde di cui si è impadronito ai danni di Antonio Marcello. |
1528 |
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Agosto |
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Si avvia all’isola di Santa Maura (Levkas). Giovanni Contarini lo ammonisce a non toccare il naviglio veneziano. |
1529 |
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Luglio |
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Viene segnalato nei paraggi di Otranto. |
1530 | In proprio | Francia |
Al comando di 12 galee e di alcune fuste effettua una scorreria a La Napoule in Provenza (Provence). Sbarca nel litorale, incendia le case della località e ne riduce in schiavitù gli abitanti.
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1531 |
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Gennaio |
Impero ottomano |
Corsari |
Lascia le acque di Corfù (Kerkira) con 5 galee e 2 fuste; punta verso l’arcipelago greco per fronteggiare il galeone di Guglielmo Bellomo. Il suo equipaggio è formato prevalentemente da mori: per tale motivo la sua squadra non gode di eccessiva considerazione da aprte degli esperti veneziani del settore. |
Aprile |
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Ha il comando della flotta del Mar Rosso per combattere i portoghesi. |
Luglio |
Impero ottomano |
Corsari |
Lascia Costantinopoli ed entra nell’arcipelago con 10 galee. Si impadronisce di 2 fuste a spese di Guglielmo Bellomo. |
Agosto |
Impero ottomano |
Impero |
Incrocia nei paraggi di Milo (Milos) con 7 galee e le 2 fuste catturate a Guglielmo Bellomo. Affianca la flotta ottomana che si sta recando da Costantinopoli a Rodi: si tratta di 83 vele, tra cui vi sono 10 galee sottili, 8 galeotte e 17 galeoni carichi di legname per le fortificazioni a terra e di munizioni. Al termine della missione rientra ad Alessandria. |
Settembre |
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Con 4 galee trasporta del legname dal golfo di Satalia (Antalya) ad Alessandria. |
Novembre |
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Transita per Nasso (Naxos) con 3 galee. E’ diretto a Costantinopoli. |
1532 |
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Gennaio |
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Salpa da Alessandria con 27 galee (di cui 14 galee) per recarsi a Costantinopoli. A causa di una tempesta nel golfo di Antalya perde 2 galee sottili ed una galeazza. |
Febbraio |
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Si ferma a Chio con 7 galee; vi attende 3 galee che devono giungere da Rodi. Si dirige di seguito a Costantinopoli. |
Marzo |
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Si collega a Costantinopoli con 8 galee alla flotta ottomana. Esce da tale porto assieme con il fratello di Curtogoli (4 galee e 4 galeotte) alla testa di 25 vele, tra galee e fuste. |
Aprile |
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Si indirizza verso l’Egitto con 10 galee. |
Giugno |
Impero ottomano |
Corsari |
Si porta nelle vicinanze di Cipro (Kipros). Al comando di 10 galee si imbatte a Cachano (Lakonia) con il galeone corsaro di Cristoforo Pallavicini. Nello scontro gli viene affondata una galea ed è abbattuto da un colpo di cannone l’albero della sua capitana. Il Pallavicini ripiega a Capo Salomon mentre egli continua il suo viaggio per l’isola di Rodi. |
Settembre |
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Alla guardia di Rodi. Si indirizza con Aydin verso Gaeta con 26 vele: ha un salvacondotto che gli permette di liberare numerosi prigionieri dietro il pagamento di un riscatto. |
Ottobre |
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Naviga al largo dell’isola di Candia (Kriti) con 40 galee per ritornare nello stretto dei Dardanelli (Canakkale Bogazi) . |
Dicembre |
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E’ segnalato a Costantinopoli. |
1533 |
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Febbraio |
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Presidia il golfo di Antalya. |
Giugno |
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Assedia Corone (Koroni) dal mare ed impedisce che la località riceva soccorsi dall’esterno. Con Curtogoli si oppone al corsaro napoletano Francesco Nicardo; lo obbliga a desistere dal suo obiettivo di vettovagliare i difensori e lo costringe allontanarsi lungo le coste del Libano e dell’Egitto. Si dirige verso il canale di Chio; tenta di assalire 2 navi spagnole da carico, distanziatesi dal resto della flotta imperiale diretta, a sua volta, verso Corone per prestare soccorso ai difensori della piazzaforte. Bernardo Salviati si incarica di allontanare le sue fuste. |
Agosto |
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Continua a prendere parte all’assedio di Corone. Opera agli ordini di Lufty Pascià. |
Settembre |
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Si scontra con la flotta di Andrea Doria nei pressi di Corone. |
Novembre |
Impero ottomano |
Venezia |
Si muove nelle acque di Candia con 13 galee. Provoca una squadra di galee veneziane condotta da Girolamo da Canal, che a norma del trattato commerciale vigente tra la Serenissima e l’impero ottomano stanno navigando tranquillamente verso la Siria. Moro di Alessandria finge di credere che le galee battano abusivamente la bandiera di San Marco e le assale. Girolamo da Canal, da parte sua, mostra di stare al gioco e lo imita nel non riconoscere gli stendardi turcheschi di Moro di Alessandria. Ne segue un cruento scontro. Moro di Alessandria viene catturato con la sua capitana ed altre 4 galee; altre 2 sono affondate. Durante le operazioni sono uccisi 300 giannizzeri diretti al Cairo e 1000 uomini delle ciurme; altri 1000 turchi sono fatti schiavi. Moro di Alessandria, che riporta otto ferite in combattimento (fra cui una grave al viso), quando vede vicina la sconfitta si getta in mare: fatto prigioniero, è riconosciuto e fatto medicare. Più tardi sarà trasportato in Africa con le galee conquistate da Girolamo da Canal. Il segretario dei Pregadi Daniele di Federici viene spedito a Costantinopoli per scusare la Serenissima dell’accaduto. |
1534 |
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Muore per le ferite riportate nello scontro con Girolamo da Canal. |
CITAZIONI
-“Uno dei più celebri corsari.” De Hammer
-“Gran ladrone negro che faceva da padrone in Alessandria d’Egitto, da dove batteva con continue scorrerie il Mediterraneo orientale e l’arcipelago greco.” Panetta
-“Famoso corsaro…Uno de’ comandanti principali dell’armata ottomana…Bravo esperimentato “ Sagredo
–“ Il Moro vero africano di schiatta, di colore e di pelo, faceva da padrone in Alessandria. Di là con molti legni egiziani infestava l’Arcipelago, quando non era al soldo di Solimano.” Bravetta