Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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GIORGIO MORO Pirata barbaresco.
+ 1520 (febbraio)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1517 |
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Novembre |
In proprio |
Impero ottomano |
Conduce ad Andro (Andros) una nave carica di fumento di cui si è impadronito a spese di alcuni mercanti turchi. Vende la derrata agli abitanti. Il provveditore della flotta veneziana Sebastiano Moro fa ripetere il pagamento ai residenti per lo stesso ammontare al fine di soddisfare le esigenze dei legittimi proprietari. |
1518 |
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Ottobre |
In proprio |
Venezia |
Esce da Valona (Vlona) e depreda 6 navi di Zara (Zadar). Si trova a San Felice con 7 fuste ed un brigantino. |
1519 |
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Marzo |
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Salpa da Valona con 4 fuste. |
Aprile |
In proprio |
Impero |
Viene segnalato con 2 fuste nei pressi di Peschici. |
Maggio |
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Rientra a Valona dopo avere depredato le coste pugliesi. Le sue razzie gli hanno permesso di raccogliere un buon bottino. |
Giugno |
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Esce nuovamente da Valona con 4 fuste ed un brigantino per incrociare le acque pugliesi. |
Luglio |
In proprio |
Venezia |
Danneggia le coste del Gargano ed il litorale di Ragusa (Dubrovnik). Con le sue 3 fuste (una di 22 banchi, una di 20 e la terza di 16) si appropria di una marcigliana di Porto Recanati a bordo della quale viaggiano sei frati domenicani, una marcigliana di Chioggia, una di Sebenico (Sebenik), una saettia di Cattaro (Kotor), una caracca di Budua (Budva), 3 grippi di Barletta. Sono uccisi tre mercanti, i cui corpi saranno trovati sul litorale. Insegue fino a Ragusa una galea veneziana di proprietà dei Tagliapietra. |
1520 |
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Febbraio |
In proprio |
Venezia |
Depreda uno schifo. La sua fusta di 22 banchi, con 80 uomini a bordo, si scontra presso Cattaro (Kotor) con una galea della Serenissima comandata da Giovanni Antonio Tagliapietra. Il veneziano conquista la nave, cattura il capitano e fa molti prigionieri. Giorgio Moro è fatto impiccare a Dulcigno (Uleinj). |
CITAZIONI