Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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ENRICO DEI MARI Di Genova. Ghibellino.

+ 1295 ca.

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1270
Luglio Francia Tunisia

Segue il re di Francia Luigi IX nella sua crociata contro i saraceni. Sbarca con il re a Tunisi.

1284
Maggio Genova Venezia Pisa

Guida una squadra di 5 galee. Si collegano con la sua squadra altre 3 galee corsare. Con queste si imbatte nelle acque della Sardegna, presso l’isola di Tavolara, di un convoglio della Serenissima, diretto in Levante, che sta trasportando merci pisane. Assale le navi avversarie e le dà alle fiamme. Il doge veneziano Giovanni Dandolo invia un’ambasceria a Genova per chiedere il risarcimento dei danni subiti. Prosegue indi la sua crociera verso Levante. Si imbatte nel corsaro pisano Scornigiani: lo cattura con tutti i suoi uomini. Tutti sono venduti come schiavi sul mercato di Siracusa in cambio di un carico di cipolle.

1285 Francia Re d’ Aragona

Agli ordini di Guillaume de Lodève è sconfitto da Ruggero di Loria nella battaglia di Las Hormigas: riesce a salvarsi con 12 galee ricorrendo allo stesso sistema dei segnali di riconoscimento (una fiaccola accesa) utilizzato dalle navi nemiche.

1287
Maggio Giugno Francia Sicilia

Con 12 galee si collega verso Marsala con la flotta angioina guidata dal conte di Avella Rainaldo Quarrel. Lo segue in un secondo momento verso Napoli; fa parte con le sue navi della grande flotta allestita dal reggente della corona di Napoli Roberto d’Artois (84 galee) per contrastare ancora una volta il Loria nelle acque di  Castellamare di Stabia. Ancora sconfitto, si dà alla fuga con la sua squadra genovese. Nel combattimento rimane ucciso l’ammiraglio francese Narjaud de Troucy.

1295

Muore.

CITAZIONI

-“Strana e singolare figura di venturiero e di pirata, il quale accompagnò nel 1270 Luigi IX nella seconda spedizione della seconda Crociata, da questo re promossa. Sulle navi genovesi le milizie assoldate per le guerre sante non soltanto erano mercenarie rispetto ai grandi capi, ma dai singoli comandanti venivano sulle stesse navi impegnate a scontri tra compagnie e compagnie.” Argegni

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