Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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STEFANO DI MARE (Stefano De Mari). Di Genova.

   + 1575 ca.

Anno, mese

Stato, in proprio

Avversario

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1558

Spagna

Impero ottomano

Esercita l’attività di banchiere a Napoli. Tramite il fratello Niccolò acquista per 35000 ducati 2 galee da Alfonso Pappacoda. Le dà in asento agli spagnoli; a bordo vi sono 50 schiavi per ciascuna imbarcazione. Gli è riconosciuta una provvigione annua di 6000 ducati per ciascuna galea. E’ inserito nella squadra di Napoli. Come garanzia si fa assegnare le rendite sui fiscali delle provincie di Principato Ultra, Calabria Citra ed Ultra, e della Terra d’Otranto.

1560

 

 

 

Maggio

 


Prende parte con 2 galee alla spedizione contro l’isola di Gerbe (Djerba). Assalito dalla flotta ottomana si dà alla fuga. Perde una galea mentre con l’altra riesce a mettersi in salvo a Napoli. Si collega successivamente con 4 galee di Giovanni Andrea Doria e 2 di Giorgio Grimaldi per scorrere lungo le coste barbaresche. Si colloca nei pressi di Djerba, di Monastir e di Mahomet per intercettare il traffico mercantile. E’ avvistata una piccola galeotta il cui equipaggio si salva a terra; l’imbarcazione viene catturata e sono liberati dal remo molti spagnoli fatti prigionieri in precedenza a Tripoli. Da ultimo è assalito vanamente il forte di Monastir. Segue il rientro a Palermo.

1561

 

 

Acquista per 18000 scudi una nuova galea dal cardinale Vitelli. Naviga nelle acque siciliane con 2 galee. A fine anno si ferma a Napoli.

1562

 

 


Ottobre

Spagna

Corsari barbareschi

Lascia la Spagna con 2 galee per seguire Juan de Mendoza alla caccia dei corsari barbareschi sulle coste maghrebine. L’intera flotta è colta da un fortunale nella baia di La Herradura ad est di Malaga: su 28 galee, 3 affondano compresa la capitana e 22 (tra cui le sue 2) si scontrano tra loro o sono gettate sull’arenile. Saranno contate nel naufragio dalle 3000 alle 5000 vittime compreso Juan de Mendoza. Nel 1563 si lamenterà per l’interruzione dei pagamenti relativi lla galea persa l’anno precedente nonostante che parte dell’equipaggio si sia salvato.

1564

Le sue 2 galee (sempre in regime di asiento) sono inserite nella squadra del regno di Napoli.

1565

 

 

  

Luglio agosto

Spagna

Impero ottomano

Si congiunge a Messina con la flotta spagnola comandata da don Garcia di Toledo. A metà mese naviga all’avanguardia verso Malta con Andrea Provana (2 galee sabaude), la sua e quella di Giorgio  Grimaldi.

Settembre

 

 

All’altezza di Capo Passero cattura con Andrea Provana e Giorgio Grimaldi una nave ragusea (di Dubrovnik) noleggiata dai turchi e diretta a Djerba. Sull’imbarcazione sono trovati 5000 quintali di biscotto;  sono fatti prigionieri 60 uomini. La nave è rimorchiata con il suo carico a Siracusa. Nell’estate del 1570 2 sue galee ed una di Bendinello Sauli sono aggregate alla squadra di Napoli comandata dal marchese di Santa Cruz. Muore verso il 1575.

  CITAZIONI

 “Homo d’ingegno”. Giovanni Andrea Doria

 “Uno dei più grossi armatori genovesi con interessi nel regno di Napoli.” Barbero

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