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Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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IPPOLITO MALASPINA Marchese di Fosdinovo. Cavaliere dell’ordine gerosolomitano. Balivo di Napoli.

1540 – 1625

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1556

Primogenito del marchesato di Fosdinovo cede ogni suo diritto al fratello minore Andrea per potersi dedicare al mestiere delle armi; si riserva, in cambio, il titolo ed una ricca provvigione annuale. Entra nell’ordine gerosolomitano. Ricopre in progressione le cariche di balivo di Napoli e di consigliere del Gran Maestro.

1560 Spagna Corsari barbareschi
Prende parte ad un attacco contro l’isola di Gerbe (Djerba) al comando di un colonnello di fanti. Successivamente si imbarca con 300 fanti nelle galee di Giovanni Andrea Doria (4) e su quella di Stefano di Mare per scorrere lungo le le coste barbaresche e per intercettare il traffico mercantile. Viaggia con loro di conserva anche Giorgio Grimaldi con 2 galee. E’ avvistata una piccola galeotta a dieci miglia da Monastir. I marinai si salvano a terra e l’imbarcazione viene catturata: sono liberati dal remo molti spagnoli fatti prigionieri in precedenza a Tripoli. E’ assalito il forte di Monastir; l’attacco viene respinto con forti perdite fra cui si annovera quella del suo luogotenente Giacomo Clavarino. Segue il rientro a Palermo.
1561 Accompagna a Roma il cugino Giovanni Andrea Doria in visita al papa Pio IV.
1570 Malta Impero ottomano Nell’estate, alla morte del capitano della “Sant’Anna” gliene  è affidato il comando.   Prende parte alla crociera condotta dal capitano delle galee Francesco di Saint-Clement. Attaccato dalla flotta dell’Occhiali si oppone agli avversari con la galea “Santa Maria delle Vittorie”. La nave del Malaspina è conquistata dagli avversari con la morte di venti cavalieri: la sua resistenza, tuttavia, permette alla “Santa Maria delle Vittorie” di riparare sicura a Girgenti. Nel settembre dello stesso anno affianca con la sua galea la spedizione in Sicilia del nuovo capitano Pietro Giustinian.
1601 Viene eletto ammiraglio della squadra dei cavalieri di Malta.
1603
…………… Vive tranquillamente a Malta.
Agosto Chiesa

Accetta l’incarico del comando della squadra pontificia offertogli dal papa Clemente VIII;  con le galee maltesi approda a Messina. Qui lo raggiungono 7 galee pontificie condotte dal Bisaccione.

Settembre

Dicembre

Ritorna a Malta per prendere congedo dal Gran Maestro e per prelevare dal convento le sue masserizie. Prende il mare dopo tre giorni; costeggia la Sicilia, le isole Eolie, si ferma a Napoli e poi a Genova. Riconduce a Roma il duca di Sessa e trascorre nella capitale gli ultimi giorni dell’ anno. Acquista nella città un palazzo in piazza Navona dal prelato Valerio Orsini e vi si trasferisce con i suoi famigliari. Restaura in breve il prestigio formale della sua carica e fa terminare i lavori di restauro al porto di Civitavecchia, più volte bloccati e ripresi.

1604
Maggio dicembre Chiesa Corsari barbareschi

Il papa non si reca, come promesso, a vedere i lavori del porto di Civitavecchia. Ippolito Malaspina prende il mare con tutta la sua squadra. Si scontra con alcuni corsari algerini nei pressi del Monte Circeo: cattura 2 brigantini con 70 turchi,  tutti utilizzati al remo in rinforzo alle ciurme delle 7 galee pontificie. Le navi sono avviate alla darsena di Civitavecchia. Nel canale di Piombino dà la caccia a 2 fuste che, fuggendo, incappano nelle galee toscane. A Capo Corso investe con risolutezza una galeotta tunisina e la rimorchia a Genova con 35 turchi: anche costoro  sono messi al remo al posto dei cristiani liberati. Scorre a Napoli, incrocia nelle acque siciliane, ritorna a Malta, si collega con le galee genovesi e sabaude e fa da scorta ad alcuni convogli. Al rientro da La Spezia imbarca 500 fanti corsi assoldati per la difesa della Campagna romana dalle incursioni dei briganti.

1605
Febbraio maggio

A febbraio chiude i propri giorni Clemente VIII. La morte del pontefice fa esplodere invidie e maldicenze nei confronti di Ippolito Malaspina; vengono criticate la sua magnificenza e l’ammontare delle spese procurato per il mantenimento della flotta. A marzo cavalca nel corteo che fa da ala al nuovo papa Leone XI, il cardinale Alessandro dei Medici. Dopo due settimane seguirà il suo feretro. A metà maggio si trova a corte per l’elezione di Paolo V dal Malaspina conosciuto in passato. Chiede ed ottiene subito il congedo rinunciando ad una provvigione annua di 3600 scudi.

…………… Torna a Malta; vi conduce una vita ritirata in un convento.
1606 I pontifici tentano, inutilmente, di richiamarlo al comando della flotta.
1625

Muore dopo avere distribuito tutti i suoi averi in opere di beneficenza (ospedali, donne ravvedute, marinai invalidi, orfani) ed al tesoro del suo ordine. A Malta  commissiona al Caravaggio un quadro, il “San Gerolamo scrivente” per la cappella della lingua italiana nella cattedrale di San Giovanni, oggi conservato nel museo della stessa chiesa.

CITAZIONI

-“ Ammiraglio del mare, balì di Napoli, consigliere del gran maestro, prode nelle armi, destro negli affari, pratico del mare, splendido nello spendere, accetto alle corti.” Guglielmotti

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