Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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CARLO GRIMALDI Di Genova. Guelfo. Signore di Monaco, Cagnes, Roccabruna e Ventimiglia. Fratello di Antonio e di Luciano.
+ 1357 (agosto)
Anno, mese | Stato, in proprio | Avversario | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1314 | Napoli | Sicilia |
Milita per Carlo d’Angiò contro gli aragonesi di Sicilia: si distingue nelle acque di Trapani ai danni degli avversari. Richiamato presto in Liguria dal partito guelfo provvede a rafforzarvi l’autorità della sua fazione. |
1318 | Guelfi | Ghibellini | Prende parte alle lotte di fazione che oppongono i guelfi ai ghibelliini. |
1324 | Napoli | Il re di Napoli Roberto d’Angiò lo invia con 10 galee a Costantinopoli per sottomettere Pera, i cui coloni sono rimasti tenacemente ghibellini sotto la protezione dell’imperatore bizantino Andronico II. Si spinge sino al mar Nero dove saccheggia alcune località costiere. Sulla via del ritorno trova la strada sbarrata da una forza navale superiore. Cerca di collegarsi con il signore di Sinope Ghazi Celebi. I ghibellini di Pera lo anticipano e si alleano nell’alleanza con quest’ultimo. L’emiro finge di accettare le sue proposte di amicizia ed invita il Grimaldi con gli altri capitani ad un banchetto nel proprio palazzo. Una volta giunto, è fatto prigioniero, mentre altri genovesi sono uccisi. Le sue galee sono affondate. Il Grimaldi è costretto a languire nelle carceri di Sinope per alcuni anni, finché non viene liberato a seguito del pagamento di un forte riscatto venuto direttamente da Genova. | |
1329 | |||
Estate/autunno | Napoli | Doria |
Ha dagli angioini l’incarico di assediare Oliviero Doria nel castello di Dolceacqua. Si accampa a Camporosso e dirige le operazioni militari per tutta l’estate. Nell’autunno i difensori cedono le armi. |
…………………… | Recupera Ventimiglia ai ghibellini. | ||
1331 | |||
Febbraio |
Sottoscrive una tregua con i ghibellini: questa ha una durata effimera. Nominato rettore di Ventimiglia dalla cittadinanza, il Grimaldi non riesce a tenere a freno la fazione avversaria. Invoca l’intervento del re di Napoli che a settembre impone la sua autorità a tutto il territorio genovese. |
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………………… | Ha l’incarico di custode della rocca di Ventimiglia. | ||
1335 | |||
Febbraio |
I ghibellini si impadroniscono del potere a Genova. Il Grimaldi, che si trova a Ventimiglia, viene espulso dalla città. |
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Maggio |
A fine mese Ventimiglia si dà in signoria al sovrano angioino. Carlo Grimaldi presenzia alla relativa cerimonia che si svolge nella cattedrale. E’ nuovamente eletto rettore della città in cui ha posto la sua residenza. Ne diviene praticamente signore. |
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………………… |
Utilizza le sue grandi ricchezze per crearsi una signoria indipendente. Ha ai suoi ordini una flotta di 29 galee. |
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1336 | In proprio | Venezia |
Le galee di Carlo Grimaldi sono molto attive contro i veneziani nell’Adriatico meridionale: le sue navi catturano 2 galee nelle acque di Trani mentre altre 2, cariche di merci provenienti dalle Fiandre, vengono depredate da una sua squadra di 6 imbarcazioni. La base delle operazioni di Carlo Grimaldi è la fascia ionica del territorio di Lecce. |
1338 | |||
Aprile/settembre | Francia | Inghilterra |
Al servizio del re di Francia Filippo VI di Valois in guerra con gli inglesi. Dispone di 20 galee e di una galeotta: un numero quasi pari a quello che a Genova, sempre per il medesimo sovrano, viene armato agli ordini di Ottone Doria. Le due squadre, quella guelfa del Grimaldi e quella ghibellina del Doria, raggiungono l’Atlantico seguendo itinerari differenti nel timore di uno scontro. Il viaggio si rivela lento, rallentato da diserzioni e da diversioni mercantili e piratesche. Per tale motivo viene sospettato di segreti contatti con gli inglesi per permettere a costoro di sbarcare in Francia le loro truppe prima del suo arrivo. Le due squadre liguri giungono così nella Manica solo verso la fine di settembre. |
Ottobre |
La flotta francese (50 galee) effettua un colpo di mano su Southampton, la più importante base navale inglese ad essere attaccata a memoria d’uomo. L’arrivo in rinforzo della sua squadra e di quella di Ottone Doria capovolge l’esito di una battaglia navale che si sta rivelando perdente per i transalpini. La città è conquistata e viene sottoposta al sacco. |
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………………….. | Sverna nel porto di Calais. | ||
1339 | |||
Marzo |
Naviga alla testa di 17 galee di sua proprietà, di 35 barze normanne e del “Christopher”, un grosso vascello catturato dai genovesi l’anno precedente nella baia di Arnemuiden. A bordo si trovano circa 8ooo uomini. Non riesce ad impadronirsi di Jersey, rafforza il presidio di Guernsey e rientra puntando su La Rochelle.
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Aprile |
Opera nella Gironda con l’ammiraglio francese Quiéret. Con Ottone Doria si impossessa di Blaye e di Bourg. Successivamente, sempre con il Doria, si sposta più a nord: viene respinto da Harwich. |
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Maggio |
Scorre lungo il Solent. Punta su Bristol; Hastings è completamente distrutta e sono catturate tutte le navi riparatesi nel porto di Plymouth. La città resiste invece agli assalti dei genovesi.
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Luglio |
Tenta una nuova incursione ai danni dei Cinque Porti. Costretto ad allontanarsi da Sandwich la sua flotta è intercettata al largo di Rye dall’ammiraglio Robert Morley. Sconfitto, riesce a stento a sfuggire ai nemici.
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Settembre ottobre |
L’armata genovese è scompaginata da disordini sorti nella squadra di Ottone Doria accusato di malversazione dai suoi equipaggi. Carlo Grimaldi con il resto delle navi (12 galee) muove verso Sluys con l’intenzione di danneggiare al largo di Yarmouth le imbarcazioni inglesi dedite in quelle acque alla pesca delle aringhe. Una tempesta autunnale disperde ai primi di ottobre i genovesi.
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………………… | In proprio | Venezia |
Rientra a Monaco. Sulla fine dell’anno una sua squadra di 6 galee opera sulle coste salentine: sono attaccate e date alle fiamme 2 navi della Serenissima. |
1340 | Il re di Francia conferisce sia al Grimaldi che al Doria il monopolio del commercio di Aigues-Mortes, dietro l’impegno di tenere le coste della Linguadoca libere dalle incursioni di eventuali corsari. | ||
1341 | |||
Gennaio |
Le sue galee si trasferiscono nel Mediterraneo. Il Grimaldi ha modo di riannodare con i suoi familiari i rapporti con partigiani della fazione guelfa di Genova. |
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Febbraio |
Con Antonio Grimaldi conclude un trattato di pace con il doge di Genova Simone Boccanegra. I fuoriusciti non solo ottengono il permesso di rientrare in Genova, ma anche di riottenere i beni sequestrati in precedenza per cinque anni, seppure a pesanti condizioni. |
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Marzo | Francia | Inghilterra | Riceve l’ordine dal re di Francia di raggiungere l’Atlantico per dare il suo contributo nella guerra di successione di Bretagna, che vede contrapposti, da un lato, Carlo di Blois (sostenuto da Filippo VI), e dall’altro Giovanni di Montfort, appoggiato dagli inglesi. |
Settembre | Le galee del Grimaldi si segnalano nell’ assedio del castello di Chenonceau sulla Loira. | ||
1342 | |||
Luglio/agosto | Francia | Inghilterra |
All’assedio di Brest. Con Ottone Doria e Luis de la Cerda ha il compito di impedire l’arrivo della flotta inglese del conte di Northampton in Bretagna. Si scontra con gli avversari in una battaglia navale interrotta dal maltempo e con esito incerto fino a quel momento. A terra, alla testa di 1300 uomini, viene sconfitto dagli avversari a Morlaix. |
Ottobre |
Naviga nella Manica con Ottone Doria e Luis de la Cerda; intercetta le comunicazioni inglesi tra la Francia occupata e la madre patria. Con il Doria avvista una piccola squadra inglese in una baia presso Vannes: nell’azione sono affondate 7 navi trasporto truppe. |
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1343/1344 |
La flotta inglese, comandata da Olivier de Clisson, sorprende le sue galee nel Penfeld: sono incendiate 11 sue navi. La stipula di una tregua gli permette di fare ritorno a Monaco, dove il fratello Luciano continua nelle sue scorrerie piratesche dirette, in modo particolare, ai danni dei ghibellini genovesi. Il doge Boccanegra, nel corso dell’anno ed in quello successivo, organizza varie spedizioni punitive contro la rocca di Monaco, senza conseguire alcun risultato. |
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1345 | Fuoriusciti | Milano |
Sempre con Antonio Grimaldi coadiuva i fuoriusciti di Genova ai danni dei Visconti. |
1346 | |||
Gennaio | Francia | Ritorna a militare per i francesi. | |
Aprile | Acquista da Manuele Vento i diritti signorili su Mentone dietro l’esborso di 12000 fiorini. | ||
………………… | In proprio |
Ha l’ordine dal re di Francia di ricongiungersi con la flotta francese comandata da Pierre Floton du Revel. |
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Marzo/luglio | Francia | Inghilterra |
Si trova al comando di una galeotta e di 32 galee da 60 remi noleggiate dai francesi a Monaco, Nizza e Genova con a bordo 200 uomini ciascuna. Salpa da Nizza ai primi di marzo; fa vela verso ponente, tallonato dalla flotta genovese condotta da Simone Vignoso, che lo segue da vicino nell’eventualità che il Grimaldi punti invece su Genova. Il Vignoso lo blocca nel porto di Marsiglia. Solo l’intervento del doge Giovanni di Murta permette alla sua squadra di uscirne. Anche in questo caso il viaggio di trasferimento procede a rilento perché il Grimaldi si attarda in azioni piratiche lungo le coste della Catalogna, del Portogallo e dell’Aquitania. Solo a metà luglio giunge a sud di La Rochelle. Gli inglesi sono colti impreparati e si ritirano nei porti della Normandia. Carlo Grimaldi pattuglia le coste della Manica per intercettare l’arrivo di convogli diretti alle truppe nemiche che stanno assediando Calais. |
Settembre |
Cerca di prestare soccorso ai difensori di Calais con 25 galee e di rompere il blocco posto alla città dalla flotta dell’Huntingdon. I suoi sforzi si rivelano vani sicché deve allontanarsi con la sua squadra. |
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1348 | Acquista la rocca di Castellar dai Salvago. | ||
1349 | |||
Estate | Francia | Re d’Aragona |
Ha il comando di una flotta franco-genovese per riconquistare l’isola di Maiorca (Mallorca) abbandonata dal re Giacomo III. Gli sono promesse in feudo varie località in caso di successo della spedizione. L’armata si muove speranzosa a causa di una rivolta anti-aragonese che sembra facilitare l’impresa. |
Ottobre | Carlo Grimaldi si deve ritirare per le sconfitte subite. | ||
1350 | I genovesi si impadroniscono di Ventimiglia ai danni degli angioini. nel corso dell’anno con alcuni nobili genovesi presta soccorso in Sicilia alla fazione latina dei Palizzi e dei Chiaromonte impegnati contro gli aragonesi. | ||
1354 | Napoli | Genova |
Gli angioini, guidati da Arnaldo di Cotegnac, recuperano Ventimiglia. Carlo Grimaldi ne è eletto, una volta di più, governatore. |
1355 |
Acquista Roccabruna dai Lascaris, nonché case e terre nel contado di Ventimiglia, tra cui quella parte del territorio della Mortola, denominata ancora oggi “Grimaldi”. |
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1357 |
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Agosto | Monaco | Genova |
Assalito da Simone Boccanegra, rieletto da poco al dogato, può uscire da Genova dietro l’esborso di 20000 fiorini. Continua a combattere i genovesi. Gli viene contro una nuova spedizione comandata da Antonio Magnerri e da Niccolò Veneroso. Ad agosto gli è conquistata Ventimiglia. Assediato, a sua volta, in Monaco dal Boccanegra, muore a metà dello stesso mese durante le operazioni. Sposa Luchina Spinola, figlia di Gherardino, ed una Orsini. |
CITAZIONI
-“Grande ammiraglio francese.” Manfroni
-“Prode cavaliere…Con questa maschia figura di soldato, quale era appunto l’ammiraglio Carlo, comincia la serie dei signori di Monaco, e con lui pure ha principio quel lento, ma accorto lavoro, tendente a fare di questo estremo lembo della Liguria occidentale uno stato, che avesse a capitale Ventimiglia.” G. Rossi
-Con i cugini Antonio e Gabriele a Monaco “Seppero conservare a Monaco la fama ormai consolidata da tempo, di covo di pirati da dove salpavano, per veloci incursioni lungo le coste tirreniche, galee ed altri navigli leggeri, capaci all’occorrenza di spingersi fino alle coste della Tunisia e della Grecia.” MUSSO