Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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BRIZIO GIUSTINIANI (Fabrizio Giustiniani) Di Genova. Detto il Gobbo perché una sua galea si chiama “La Gobba”. Suocero di Antonio Doria.
1457 ca. – 1535 ca.
Anno, mese | Stato, in proprio | Avversario | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1480 | |||
Settembre ottobre | Napoli | Impero ottomano |
Milita agli stipendi degli aragonesi contro i turchi nella guerra di Otranto. Si colloca davanti alla città con Bernardo Villamarina; le truppe sbarcano e si accampano sul colle del Pigno. L’arrivo della cattiva stagione e le continue mareggiate spingono la flotta a riprendere il mare. Sverna a Brindisi.
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1481 | |||
Primavera |
L’armata ottomana lascia Otranto per rientrare a Valona (Vlona). Gli aragonesi si collocano presso l’isola di Saseno a dodici miglia da tale porto. I turchi si avvicinano nottetempo; Bernardo Villamarina preferisce non attaccare gli avversari; Brizio Giustiniani è di opinione diversa. Mentre i due capitani litigano la maggior parte della flotta avversaria raggiunge in salvo la costa. Ai due ammiragli non resta che assalire la retroguardia: si impadroniscono di alcune imbarcazioni.
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Aprile | E’ sempre davanti ad Otranto. | ||
1492 |
Naufraga con 2 galee nel golfo di Oneglia: i forzati al remo riescono a darsi alla fuga. |
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1494 | |||
…………………….. | Francia | Napoli |
Combatte gli aragonesi di Napoli. Ha il comando di 4 galee. Salpa da Marsiglia (Marseille) e giunge a Villafranca (Villefranche) con il resto della flotta francese.
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………………… | Ha il comando delle galee di Genova. | ||
1495 | |||
………………….. | Milano | Napoli |
Capitano di 4 galee affronta nelle acque sarde il corsaro spagnolo Bernardo Villamarina che conduce 2 galee; lo obbliga a sbarcare a terra, lo insegue, si impadronisce delle sue navi e riesce, alfine, a catturarlo. Libera i numerosi genovesi e francesi tenuti prigionieri ai remi. Il Villamarina viene lasciato libero sulla parola. Costui si collega con il napoletano Saracosa e lo attacca all’improvviso contravvenendo ai patti giurati. Bernardo Villamarina recupera una galea dopo un aspro combattimento. |
Luglio | Milano | Francia |
Ha il comando di una galea per contrastare i fuoriusciti che vogliono rientrare in Genova con l’aiuto dei francesi. Si trova nei pressi di Rapallo con una caracca, 2 barche biscagline ed 8 galee agli ordini di Francesco Spinola. Sbarcate le truppe, soccorre Rapallo ed espugna i borghi difesi dalle truppe francesi; fa prigionieri diciotto transalpini che saranno liberati da Brizio Giustiniani a fine novembre alla conclusione di una tregua. |
1496 | |||
Settembre |
Affianca la flotta veneziana contro i francesi con 2 galee sottili. Giunge a Porto Pisano. Scorta l’imperatore Massimiliano d’Austria a Livorno. |
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1497 | |||
Gennaio |
Contrasta i francesi per conto del governatore sforzesco di Genova Agostino Adorno. Rientra a Genova. |
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Febbraio |
Salpano per Savona 13 galee (7 di Venezia, 4 di Napoli e 2 di sua proprietà): trainano a rimorchio 10 barze nelle quali sono imbarcati 1600 fanti e 40 uomini d’arme. Obiettivo è quello di sfidare la flotta francese nelle acque antistanti la Provenza (Provence). |
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Marzo |
Con le sue 2 galee, nonostante il cattivo tempo, trasporta a Savona la compagnia sforzesca di Lucio Malvezzi. |
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Maggio |
5 barze francesi scorrono nelle acque siciliane, catturano molte navi cariche di frumento; a Lipari si impadroniscono a terra di 2 scafi di galea; si impossessano pure di una nave genovese di 2000 botti che dalla Sicilia sta traportando cereali a Genova. Nel complesso sono derubate 15 navi. A Genova si preparano 3 navi grosse, 3 barze e 2 galee di Brizio Giustiniani per dare loro la caccia. |
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Giugno |
Salpa da Genova; affianca Gian Luigi Fieschi alla ricerca delle barze corsare francesi. |
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Settembre |
Sempre con Gian Luigi Fieschi prende parte all’assedio di Tolone (Toulon). |
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1498 | |||
Gennaio | Milano | Corsari | Ha l’incarico con 2 galee, di sua proprietà, di dare la caccia ai corsari liguri che infestano i litorali. |
1499 | |||
Agosto | Milano | Francia |
A Genova per armare 4 galee. A metà mese 3 suoi brigantini catturano nei presi delle isole Hyères 3 barche di Tolone (Toulon) cariche di frumento. E’ chiesto il pagamento di un riscatto per rilasciare il bottino: in caso di risposta negativa la derrata sarebbe stata utilizzata a bordo delle sue galee. |
Dicembre | Viene imprigionato dai francesi. | ||
1500 | |||
Gennaio | Sforza | Francia |
Appoggia Ludovico Sforza nel suo tentativo di recuperare il ducato di Milano. Collabora a tal fine con Giovanni Adorno. Si reca in Corsica per trasportare in Lombardia i balestrieri reclutati dalll’ex-duca di Milano. |
Giugno | I francesi lo bandiscono da Genova con i figli. | ||
1501 | |||
Maggio luglio |
Lascia Alessandria (Al Iskandariyah); ormeggia a Corfù (Kerkira), alla Punta del Gallo, con 2 navi, una di 2000 botti ed una più piccola. La navigazione ha la durata di due mesi. |
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Ottobre | Francia | Impero ottomano |
A Capo Maleo una nave candiotta di 300 botti, carica di frumento, viene conquistata da 7 fuste turche: Brizio Giustiniani interviene con la sua squadra di 8 galee e di 4 navi francesi e mette in fuga gli avversari. |
1502 | |||
………………………… | Francia |
Riprende a solcare i mari al servizio di Genova: la città è ora controllata dai francesi. |
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Marzo |
Presenta un memoriale in cui respinge le accuse provenienti dalla corte pontificia di avere compiuto atti di pirateria. |
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……………………. |
E’ eletto a Genova nel consiglio degli Anziani. Lo sarà anche nel 1505. Ha l’incarico con altre tre ambasciatori di accompagnare il re di Francia Luigi XII nel viaggio che deve condurre il sovrano da Pavia a Genova. La missione non avrà luogo. |
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1506 | |||
Luglio settembre |
Fa insorgere Genova ai danni dei francesi. Viene nominato tra i sei capitani incaricati di reclutare uomini armati per difendere la città. |
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Ottobre |
E’ scelto fra i quattro capitani urbani che hanno il compito di ristabilire l’ordine interno in Genova. |
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Dicembre |
Fa parte della fazione degli Adorno. Viene inserito tra gli otto cittadini nominati per regolare in modo equo l’attribuzione di cariche ed uffici pubblici tra i diversi gruppi politici. |
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1507 | |||
Marzo | Genova | Francia |
Si occupa delle questioni che concernono le riviere e le podesterie fuori Genova. Ha il comando delle galee. |
Aprile |
Con la sconfitta della repubblica abbandona Genova con i suoi famigliari. Si stabilisce a Napoli. |
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1509 | |||
Settembre | Spagna | Corsari barbareschi |
Ha il compito di dare la caccia nelle acque della Sardegna ad una squadra di corsari barbareschi che sta desolando quei litorali. Si muove con 6 galee (2 al suo comando, 2 a quello di Bernardo Villamarina, una del Montbuy ed una con a bordo il capitano Chipi). Giunto nei pressi dell’isola di Ponza viene assalito da 27 fuste nemiche. Agli spagnoli sono catturate 3 galee: una ciascuna a Brizio Giustiniani ed a Bernardo Villamarina. Secondo le fonti iberiche la sconfitta è da addebitare ai genovesi che si danno alla fuga lasciando nelle peste le rimanenti galee. |
1510 | |||
………………… | Spagna | Tunisi |
Naviga all’isola di Favignana con le sue 2 galee. Si collega con la flotta spagnola per combattere i mori agli ordini di Pietro Navarro (160 vele). |
Giugno | Chiesa | Francia |
Lascia il servizio degli spagnoli per gli stipendi dello stato della Chiesa. E’ nominato ammiraglio. Salpa da Napoli e si trasferisce a Civitavecchia con 5 galee; si collega con le squadre veneziana e pontificia per combattere i francesi. |
Luglio |
Sulle sue galee sono imbarcati i fuoriusciti di Genova e tutti i nemici dei francesi. Gli sono promessi da Giulio II 1400 ducati l’anno da prelevarsi sulle entrate di Genova.
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1512 | E’ segnalato a Genova con 2 galee. | ||
1516 | |||
Ottobre | Chiesa | Corsari barbareschi | Cattura 4 fuste sulle coste maghrebine. |
1519 | |||
Novembre | Impero | Corsari barbareschi |
Incrocia con 2 galee nelle acque sarde presso l’isola di San Pietro; è inserito nella squadra di Ugo di Moncada (8 galee nel complesso). Sono avvistate 5 fuste barbaresche; queste vengono attaccate. Nelle vicinanze vi sono altre 13 fuste con una galea bastarda (150 turchi a bordo), una galeotta (nella quale sono imbarcati 150 schioppettieri) ed un brigantino. Le galee imperiali investono le 5 fuste. Ugo di Moncada è ferito sopra il naso da una freccia e da una palla di archibugio alla schiena; nella capitana imperiale vi sono venti morti e 25 feriti. Le 2 galee genovesi abbordano 2 fuste di 20 banchi; sono fatti dodici prigionieri e vengono liberati dal remo 22 cristiani. Con l’arrivo dei rinforzi agli avversari Brizio Giustiniani richiama i suoi uomini dispersisi alla ricerca di bottino. Attacca la galeotta ma non è in grado di impossessarsene; si disimpegna; 2 galee vengono, viceversa, conquistate dagli avversari: molti sono coloro che muoiono affogati tra gli equipaggi di queste navi. Per quanto riguarda i corsari sono affondate 3 fuste. Brizio Giustiniani riesce a riparare a Palermo con 4 galee, le 2 sue (in cattive condizioni, peraltro) e 2 di Napoli; altre 2 si fermano a Trapani. |
1520 | |||
Novembre dicembre | Impero | Genova |
A Milazzo. Si spinge verso Genova a sostegno di un tentativo di sollevare la città a favore degli Adorno ed a discapito del doge Ottaviano Fregoso. |
1521 | |||
Maggio | Si trova con 2 galee a Milazzo. | ||
Luglio |
Raggiunge con la sua squadra Rapallo da dove minaccia Genova. Invia in avanscoperta una feluca; l’imbarcazione viene inseguita da un brigantino. Sbarca le truppe che hanno il compito di congiungersi con quelle di Antoniotto Adorno. |
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1525 | |||
Maggio | A Genova con la flotta spagnola. | ||
1526 | |||
Agosto | Francia | Impero |
A Marsiglia (Marseille) agli ordini di Pietro Navarro. Ha il comando di 4 galee. |
Settembre |
E’ segnalato a Savona. Pietro Navarro lo invia a Marsiglia per sollecitare l’arrivo della flotta francese. |
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Ottobre novembre |
Segue Pietro Navarro da Savona a La Spezia ed a Portofino. Prende parte alla battaglia di Punta Chiappa a bordo della sua galea “La Gobba”.
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1527 | |||
Luglio | Impero | Francia |
Si trova alla difesa di Genova con 2 galee quando la città viene assediata dal mare da Andrea Doria. |
1528 | |||
Maggio |
E’ impegnato alla difesa di Napoli con 10 navi e 6 galee. Viene bloccato nel porto da Filippino Doria con 12 galee, 4 galeoni e 5 fuste. Comanda la flotta imperiale alla battaglia di Capo d’Orso. Naviga sempre a bordo della galea “La Gobba”. Sebbene contrario allo scontro salpa da Posillipo con la sua flotta, tocca Capua, lascia a sinistra Capo Minerva e naviga in alto mare inviando in avanscoperta 2 galee. Filippino Doria fa in modo che Nicola Lomellini lo preceda con 3 galee e si getti in mezzo allo schieramento imperiale ove le navi grosse hanno difficoltà a manovrare. Vi è lo scontro tra le due capitane; presto questo si estende a tutta la flotta. Brizio Giustiniani viene fatto prigioniero con altri capitani imperiali; è ferito gravemente. Muoiono 1000 fanti imperiali; pesanti sono anche le perdite tra i franco-genovesi. Si sparge la voce della sua morte avvenuta a bordo del convoglio che lo sta trasportando ferito a Genova, o appena sbarcato nella città. |
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1530 | |||
Maggio | Impero | Corsari barbareschi |
Una sua galea è catturata da 6 fuste barbaresche a Capo Palinuro. |
1532 | |||
Settembre | Impero | Impero ottomano | Comanda 2 galee di Napoli per contrastare i turchi. |
1533 | |||
Maggio | Ha il comando delle galee di Napoli. | ||
1535 | Muore a Chio (Khios). |
CITAZIONI
-Con Ugo di Moncada “In maritimis rebus plurimum exercitati, et magni nominis ducis.” Bizari
–“Claro et prudenti viro.” Senarega
–“Figure emblématique de la marine génoise, de tous les combats soit aux cotés des Français soit contre eux depuis la confrontation de Rapallo en 1495. Il avait toujours sa galère fétiche, une.. “Gobba”, sans doute (nel 1528) plus perfectionnée que celle dont il disposait quelque trente-trois plus tot.” Garnier