Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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CAMILLO FERRETTI Di Ancona. Conte. Cavaliere dell’ordine gerosolomitano. Commendatore di Santa Maria di Collemodi a Civitavecchia e balivo onorario di Napoli.
1646 (febbraio) – 1733 (aprile)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1667 |
Chiesa |
Impero ottomano |
Ha il comando della galea “Santa Caterina” agli ordini di Giovanni Bichi. Prende parte alle operazioni di difesa dal mare di Iraklion capitale dell’isola di Candia (Kriti). |
1684 |
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E’ nominato capitano della galea “San Pietro” nella squadra pontificia condotta da Paolo Emilio Malaspina. Ha la delicata carica di arbitro nelle questioni di precedenza. |
1685 |
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Giugno settembre |
Chiesa |
Impero ottomano |
Comanda le galee pontificie nella guerra contro i turchi. Prende parte all’attacco ai danni di Corone (Koroni). A fine agosto lascia l’arcipelago con Giovanni Battista Brancaccio che comanda la squadra maltese. A metà settembre si separa dagli alleati a Capo Spartivento. |
1686 |
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Maggio settembre |
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Salpa da Civitavecchia con le galee dell’ordine gerosolomitano condotte da Ferdinando di Herbestein. Ha il comando delle galee pontificie nelle quali si trovano 450 fanti agli ordini di Giuseppe Orselli; si collega a Santa Maura (Levkas) con i veneziani di Francesco Morosini. Ai primi di giugno viene investita Navarino (Pylos), difesa da Giaffer Pascià, il quale per non arrendersi si fa saltare con la santabarbara con parte dei suoi uomini. Camillo Ferretti concorre, successivamente, al blocco di Modone (Methoni): la località si arrende dopo quindici giorni di assedio in cui i pontifici ricoprono un ruolo rilevante. Progetta l’attacco a Napoli di Romania (Navplion) per la via del mare contro il parere di Francesco Morosini che intende condurlo da terra. Ai primi di agosto occupa con le fanterie da sbarco del conte Enea Repetti il Monte Palamide; mentre la squadra pontificia bombarda la piazzaforte dodici battaglioni, tra cui quello di Giuseppe Orselli, marciano a nord nella pianura d’Argo (Argos) e vi sconfiggono le forze di Ismail Pascià. Camillo Ferretti viene poi impegnato nell’assedio di Napoli di Romania; in tale circostanza provvede con successo ad impedire l’arrivo dal mare di soccorsi ai difensori. La città si arrende a fine mese. Agli inizi di settembre lascia il campo con la squadra maltese comandata da Ferdinando di Heberstein. |
1687 |
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Maggio |
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Al comando di 5 galee pontificie e di 2 genovesi si collega con Ferdinando di Heberstein nei pressi di Pontidalolo. |
Giugno |
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Non si congiunge con la flotta veneziana a causa della peste che sta travagliando la Morea. Secondo gli ordini ricevuti se ne resta inattivo con i maltesi a Porto Viscardo, nell’isola di Cefalonia (Kefallinia); in un secondo tempo si incammina lungo le coste albanesi e dalmate. |
Luglio |
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I veneziani decidono di attaccare Patrasso (Patrai) e Lepanto (Navpaktos): alle sue truppe, come a quelle maltesi, è proibito dalle autorità pontificie di partecipare alle operazioni di terra mentre sono libere di prendere parte a quelle di mare. |
Agosto ottobre |
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Salpa da Lissa (Cres) con i maltesi; a bordo delle navi delle due squadre (15 galee) sono saliti 1500 fanti. Nasce tra Ferdinando di Heberstein ed il provveditore generale della Dalmazia Girolamo Corner una questione procedurale sulle precedenze in quanto il capitano dell’ordine gerosolomitano ha l’ordine di ubbidire solamente al capitano generale Francesco Morosini. Le due squadre superano Ragusa (Dubrovnik), entrano nelle bocche di Cattaro (Kotor) ed a fine settembre prendono parte all’attacco ed alla conquista di Castelnuovo (Herceg Novi, Montenegro). Pontifici e maltesi partiranno ai primi di ottobre. |
……………… |
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Rientrato nel Lazio organizza la guardia delle coste con alcune compagnie di cavalli leggeri. |
1688 |
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Maggio |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Una squadra tripolina si spinge davanti a Nettuno. I corsari sbarcano a terra e compiono gravi devastazioni e saccheggi nei dintorni. Dato l’allarme di torre in torre costiera fino a Civitavecchia, Camillo Ferretti salpa con la squadra la notte stessa: quando giunge a Nettuno scopre che i corsari si sono già dileguati. Si mette al loro inseguimento e cattura uno sciabecco abbandonato dai tripolini a Ponza. Tornato a Roma rafforza la sorveglianza del litorale. |
……………… |
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Eletto anche governatore di Civitavecchia in previsione di un attacco da parte dei francesi, riordina le milizie pontificie da sbarco. |
1689 |
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Agosto |
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Con la morte del papa Innocenzo XI prende congedo dalla squadra navale. |
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Rimane governatore dell’esercito sino al 1710. |
1733 |
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Aprile |
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Muore a Roma a fine mese. E’ sepolto nella chiesa delle Stimmate. |
CITAZIONI