Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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JAN EVERTSEN Olandese.
+1617 (luglio)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1614 |
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Aprile |
Paesi Bassi |
Corsari barbareschi |
Ha dagli Stati Generali l’incarico di proteggere la navigazione delle navi olandesi nel Mediterraneo e di attaccare nella costa marocchina i corsari di Mamora . Ottiene il comando di 3 vascelli e di una nave appoggio; Jan Evertsen naviga a bordo dello “Zeehond” (80 uomini di equipaggio). Lo accompagnano un vascello di Amsterdam agli ordini del capitano Cleijnsorghe (130 marinai) ed uno di Rotterdam, comandato dal Wijker con 100 uomini . A bordo delle imbarcazioni vi sono molti ex-pirati come Claes Willemson de Witte (alias Loshooft), Pieter Pack e Jan Lievens (Jonge Jan). |
Giugno luglio |
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A fine giugno giunge davanti al porto di Mamora con 3 navi: Wijker, infatti, si è dovuto recare a Lisbona per effettuare alcune riparazioni alla sua imbarcazione. Sono subito catturate una nave di Salé e 2 vascelli di Flessingue: di questi, il secondo, forte di 11 cannoni con 31 uomini, è capitanato dall’olandese Balten Evertsen che si arrende alla sua squadra dopo un breve tentativo di fuga. Giunge nel frattempo Wijcker che traina a rimorchio una nave turca di cui si è impadronito nel corso del suo viaggio. Jan Evertsen, consapevole della propria debolezza, arma anche il vascello appena catturato al suo omonimo utilizzando alcuni membri dell’ equipaggio di quest’ultimo; il comando di tale imbarcazione è affidato a Jan Lievens. |
Agosto |
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Si collega con una flotta spagnola comandata da Luis Fajardo e si colloca davanti a Mamora. Gli spagnoli dispongono di 20 navi da guerra, tra cui 6 galeoni, 8 galee e numerose navi trasporto nelle quali sono imbarcati 7000 uomini. Nel porto vi sono solamente 6 navi pirata, 4 navi mercantili e 4 vascelli catturati in precedenza dai corsari. La città è conquistata dagli spagnoli. |
Settembre |
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Jan Evertsen rientra nei Paesi Bassi. La vendita del bottino, frutto della spedizione, procurerà nell’aprile 1615 la somma di 296 lire fiamminghe (ogni lira equivale a 6 fiorini). |
1615 |
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Incrocia nella Manica alla caccia di pirati e corsari inglesi, olandesi e francesi. Gli è riconosciuto dalle autorità uno stipendio mensile di 3 lire fiamminghe. |
1616 |
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Primavera |
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Si impadronisce di una nave corsara francese e la conduce nel porto di Flessingue. Prima di giungere a destinazione consegna all’ammiragliato di Dieppe i passeggeri ed i marinai trovati a bordo di essa. Il fatto provoca le ire del suo ammiragliato perché non ha obbedito alle istruzioni ricevute. |
1617 |
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Giugno |
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Con il capitano Cornelis Gorcum scorta nella Manica numerosi convogli mercantili. Si imbatte in un corsaro francese e lo fa prigioniero. |
Luglio |
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Muore dopo pochi giorni per le ferite riportate nello scontro. Viene sepolto a La Rochelle. Il comando del suo vascello “Zeehond” viene preso dal figlio Johan. La nave corsara catturata nel precedente scontro è venduta a Flessingue: 44 membri del suo equipaggio, sopravissuti al combattimento, sono gettati in mare. |
CITAZIONI