Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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LUIS FAJARDO/LUIS FAXARDO  Di Cordoba. Cavaliere dell’ordine di Calatrava.

+ 1617

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1596SpagnaInghilterra Paesi Bassi

Ha il comando della flotta delle Indie Occidentali per contrastare nell’Atlantico i corsari inglesi ed olandesi.

1598SpagnaInghilterra Paesi Bassi

Al suo rientro in Spagna è sostituito nel comando da Sebastian de Aranciba.

1601Si scontra con 20 imbarcazioni inglesi ed olandesi.
1603I moriscos sono espulsi dalla Spagna. Si uniscono a Maiorca le squadre delle galee di Napoli, di Sicilia, del Portogallo e quella di Castiglia che hanno il compito le coste dell’Andalusia e del Portogallo.
1604Alla morte del Santa Cruz è nuovamente nominato capitano generale della flotta oceanica (Flota de Barlovento). Milita ai suoi ordini Antonio de Oquendo. Ad agosto affida a quest’ultimo il comando dei galeoni.
1605
NovembreSpagnaCorsari olandesi, francesi ed inglesi
Lascia Lisbona con 18 vascelli nei quali sono imbarcati 2500 uomini.  Giunge nel mare dei Caraibi: suo obiettivo è quello di scacciare i pirati olandesi che stanno caricando del sale a Punta de Araya in Venezuela. Luis Fajardo sorprende nel porto 8 grossi vascelli di Hoorn e 3 navi della Zelandia, dedite al contrabbando, comandate da Daniel de Moncheron, un avventuriero con diversi anni di esperienza nelle Antille. 2 navi zelandesi riescono a darsi alla fuga; tutte le altre cadono in potere degli spagnoli. Molti marinai olandesi sono uccisi in combattimento, altri annegano nel tentativo di salvarsi. Altri ancora guadagnano la costa salvo ad essere catturati a terra. I prigionieri sono condannati al remo delle galee; tutti i capitani e gli ufficiali, compreso il de Moucheron, sono impiccati ad Araya. Il giorno seguente anche un piccolo contrabbandiere di Londra viene intercettato davanti a Cunamagotos. A metà mese 3 petacchi, dei quali si sono impadroniti in precedenza nelle Piccole Antille gli uomini di Luis fajardo conducono al loro ammiraglio la nave negriera “La Françoise” con a bordo un centinaio di schiavi neri catturati nei pressi dell’isola di Dominica. Il capitano dell’imbarcazione (Auguste Le Héricy, signore di La Morinière-Pontpierre) riesce a fuggire su una seconda barca condotta da un altro corsaro di Le Havre, anch’egli presente da tempo nei mari delle Antille. I pochi marinai trovati su “La Françoise” vengono tutti impiccati.
…………………
Durante il resto della crociera Luis Fajardo continua a navigare sulle coste del Venezuela dove si impossessa di alcune imbarcazioni inglesi. Si dirige verso l’isola di Hispaniola (Santo Domingo).
1606
Febbraio
Informato che nella baia di Manzarillo, a Cuba vi sono ancorati parecchi pirati di varie nazionalità vi invia il vice-ammiraglio Alvarez de Avilés con 6 galeoni per farli prigionieri. Costui piomba su 24 navi olandesi, 6 francesi ed una inglese. Nel corso del successivo scontro il vascello ammiraglio olandese, guidato da Abraham De Verne, un veterano del contrabbando , tenta di abbordare un galeone spagnolo: prende fuoco la santabarbara di una delle due imbarcazioni ed entrambe saltano in aria.
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Al termine della spedizione Luis Fajardo lascia le Antille per fare ritorno in Portogallo.
…………………SpagnaPaesi Bassi

Salpa da Lisbona. Vince gli olandesi di fronte a Capo di San Vincenzo (Cabo de Sao Vicente).

1608SpagnaCorsari
Ha il comando della flotta cantabrica;  ha il compito di proteggere al largo delle isole Azzorre i convogli provenienti dalle Indie Occidentali. Si prefigge di dare la caccia ai corsari John Ward e Simon de Danser.
1609
Giugno agostoSpagnaTunisi

Ha il comando della squadra di vascelli del Portogallo e delle Indie. A lui ed a Antonio de Oquendo, ammiraglio della squadra cantabrica, è affidato il compito di sorvegliare le coste andaluse e di mettersi alla caccia dei corsari barbareschi. Lascia Cadice (Cadiz) ed entra per la prima volta nella storia del Mediterraneo con una squadra di 12 vascelli, tra i quali si segnalano 8 galeoni, una fregata ed una caravella. A Malaga carica a bordo un centinaio di soldati. Punta su Palermo per incontrarvi sir Anthony Sherley, un inglese in esilio in Sicilia. A metà mese è davanti ad Algeri per congiungersi con Simon de Danser fuggito nel frattempo da tale città per riparare a Marsiglia (Marseille). Si collega  sulla costa di La Galite, dopo avergli sparato contro qualche colpo di cannone, con il corsaro francese Beaulieu-Persac, che conduce un vascello di 50 cannoni, ed il corsaro inglese Hunt. Viene concordato un piano per assalire nottetempo il porto di La Goletta. Alla testa della sua squadra di 12 vascelli entra per primo nella rada Beaulieu-Persac;  lo segue con 5 vascelli Luis Fajardo utilizzando il passaggio aperto dal corsaro francese. Precedono l’ammiraglio spagnolo alcuni brulotti guidati nel porto dall’inglese Hunt, nativo di Plymouth, che verrà poi generosamente ricompensato per i suoi servigi. Il resto della squadra sfida il fuoco di 530 pezzi di artiglieria collocati sui bastioni e su un cavaliere a protezione del molo. Vengono lanciati dai brulotti i fuochi artificiati (specie di primitivi lanciafiamme) contro le navi ferme in rada: sono così dati alle fiamme 2 vascelli di 750 tonnellate, altri superiori alle 500 tonnellate, 16 navi da guerra ed una galea imbarcazioni tutte che nel complesso dispongono di 435 pezzi di artiglieria (dalle 22 alle 33 navi, secondo le stime del Fajardo). Un duro colpo per i rinnegati George Rais, Mourad Rais, John Ward e Mustafa Rais che perdono in tal modo i loro vascelli. Nella distruzione sono pure coinvolti alcuni mercantili francesi come il “Comte Maurice” ed il “Faucon de Portugal”. Dopo la vittoria Luis Fajardo sale sul vascello del Beaulieu-Persac per rendere omaggio al valore dimostrato dal capitano francese. La stessa sera il dey di Tunisi Kara Othman invia al Fajardo pane, frutta, montoni e pollame con molti elogi per l’azione effettuata. L’ammiraglio spagnolo ricambia il giorno seguente con confetture, frutta secca ed altre vivande. Nel contempo sono recuperati dagli alleati 2 navi catturate dai barbareschi sulla costa ligure,  cariche di merci destinate a Tunisi (una trasporta un carico di spade e rimane agli spagnoli; la seconda che, trasporta frumento, viene lasciata come bottino di guerra al corsaro francese). Ai primi di agosto cade in suo potere un’altra imbarcazione che trasporta carta ed altre mercanzie. L’equipaggio si salva gettandosi in mare. Riparati i danni subiti dalle sue navi a seguito del bombardamento del forte di La Goletta, si porta nuovamente al largo di Tunisi e, da qui, con il vento a favore punta sulla Sardegna. Si ferma per qualche tempo nella baia di Cagliari a causa di una tempesta. Al suo cessare prosegue per Cartagena.

1610/1611 Corsari barbareschi
E’ richiamato a Cartagena per avere il comando di una grande flotta di galee. Ha il compito di trasportare sulle coste barbaresche decine di migliaia di moriscos obbligati ad abbandonare la Spagna. Nello stesso anno conquista la base corsara di Larache (al-Lariche) in Marocco; tenta successivamente di chiudere il canale che collega Mehedia (Al Mahdiyah) alla foce del fiume Sebou. Dall’aprile 1610 all’agosto dell’anno seguente sono trasferiti in modo coatto 15189 persone.
…………………SpagnaImpero ottomanoIncrocia con scarso successo sulle coste turche.
1614
AgostoSpagnaMamora

Dà la fonda con la sua flotta di 99 navi ( tra le quali si contano 20 navi da guerra, compresi 6 galeoni e 8 galee,  sulle quali sono imbarcati 7000 uomini) davanti al porto marocchino di Mamora sull’Oceano Atlantico; lo coadiuvano nell’azione 4 vascelli olandesi, comandati da Jan Evertsen, che bloccano anch’essi la località. Nel porto si trovano solamente 6 navi pirata, 4 navi mercantili e 4 vascelli catturati in precedenza dagli stessi pirati. La maggior parte di costoro, infatti,  si trova al momento in mare a caccia di prede;  inoltre gli abitanti della località hanno preso scarse precauzioni per proteggere la base piratica. I pochi rimasti a terra fanno qualche tentativo di prevenire gli spagnoli: Luis Fajardo riesce a sbarcare un grosso contingente di soldati che incontra poca resistenza. Mamora cade in suo potere. I pochi pirati in città con la comparsa della flotta nemica si danno subito alla fuga.

1617Viene sostituito nel suo incarico di capitano generale della flotta oceanica da Fadrique de Toledo. E’ incarcerato inizialmente nel castello di Sanlucar. Liberato, fa ritorno a Madrid. Cade in povertà e si ammala. Muore in tale città. Sposa Luisa de Tenza.

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