Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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DELISOF (Delizuf, Deli Iosuf) Di Djerba. Corsaro barbaresco.
+ 1533 (maggio)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1532 |
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Maggio |
In proprio |
Impero ottomano |
Staziona nella foce del Bojana in Albania con 4 fuste barbaresche. Depreda le coste, cattura varie marcigliane ed altre navi mercantili, rapisce uomini e donne saccheggiando ovunque gli sia possibile. Assale una nave carica di sale partita da Valona (Vlona) e diretta a Scutari (Shkodra). Si impadronisce di tale bastimento e lascia al suo posto una vecchia fusta; fa sue pure numerose barche di pescatori. |
1533 |
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Maggio |
Impero ottomano |
Impero |
Esce da Djerba alla testa di 15 fuste e di una galea. Scorre nelle acque della Sardegna; si ferma in una piccola isola dove è avvistato dalla flotta del Barbarossa. Dopo i rituali saluti fra i due corsari è invitato dal primo a viaggiare di conserva con le sue navi sulle coste siciliane. Si porta alle bocche di Bonifacio, all’isola di Montecristo e nel canale di Piombino. Uno schiavo originario dell’isola d’Elba, in cambio della sua libertà, induce i due corsari a sbarcare di notte nell’ isola per una scorreria, nel cui svolgimento vengono catturati molti abitanti sorpresi nel sonno. Nello stesso canale sono avvistate 13 navi di Genova cariche di frumento. Barbarossa ne cattura 8; Delisof insegue le 5 navi datesi alla fuga e sta per conquistarne una. Si avvicina, come per venire in suo soccorso, una fusta del Barbarossa; Delisof rimane ucciso nella colluttazione per un colpo di archibugio. Fonti veneziane riferiscono di un suo omicidio per ordine dello stesso Barbarossa, desideroso di appropriarsi della sua galea, del suo equipaggio e di 400 spagnoli che vi sono trattenuti a bordo. |
CITAZIONI
-“Ardito corsaro.” Sagredo