Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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PAOLO CICOGNA/PAOLO CICONIA Di Genova. Pirata.
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1440 ca.
Anno, mese | Stato, in proprio | Avversario | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1429 | |||
Estate | In proprio | Re d’Aragona |
Con Isnardo Campofregoso attacca 3 navi mercantili catalane nel Mediterraneo occidentale. |
Giugno |
E’ costituito a Genova, a seguito delle proteste del re di Napoli Alfonso d’Aragona, un comitato di 4 funzionari che deve sovrintendere al sequestro dei beni di Paolo Cicogna e dei suoi complici. Vengono fatti arrestare dalle autorità la moglie, il fratello ed altri parenti: tutti i loro beni sono messi sotto sequestro. |
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Agosto |
Viene predisposta a Genova una squadra di 2 grandi navi per dare la caccia al Cicogna. Il comando di tali navi è dato, rispettivamente, a Francesco Spinola ed a Filippo Grimaldi. La spesa sopportata dal governo genovese è di almeno 12000 lire genovine, quando nel periodo il bilancio del comune si aggira sulle 6000/8000 lire complessive. I risultati sono nulli. Il Cicogna si avvale della protezione concessagli dal re di Castiglia Giovanni II e di quella del re di Provenza Renato d’Angiò, per cui continua ad assalire le imbarcazioni catalane i cui carichi sono venduti nei porti castigliani o in quelli provenzali. |
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Settembre |
Cattura nel golfo di Napoli una nave catalana che sta trasportando merci per un valore di 10000 fiorini. Scorre indisturbato per il Mediterraneo; nelle sue depredazioni si appoggia sempre più ai porti angioini della Provenza (Provence). Solo a fine mese sono pronte a Genova le 2 navi approntate per la sua ricerca in mare. |
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………………… | In proprio |
Esercita la pirateria con Leonardo Cengio sotto il pretesto di assalire i mori. Genova è costretta dalla loro azione ad avvertire il re di Tunisi sui loro obiettivi ed a respingere in anticipo ogni responsabilità sulla loro condotta. |
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1430 | |||
Febbraio |
I genovesi armano una terza nave per la sua ricerca: i risultati saranno sempre infruttuosi. |
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Marzo |
In questo periodo Paolo Cicogna trova spesso rifugio anche nel porto di Siviglia, controllato dal re di Castiglia. |
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Aprile maggio | In proprio | Genova Re d’Aragona |
Cattura presso le isole di Hyères una nave genovese appartenente a Giovanni Adobola: in tale impresa anticipa l’azione di 2 vascelli, pure genovesi, che avrebbero dovuto scortare tale bastimento. Ai primi di maggio, nelle stesse acque, si impossessa di una nave catalana. |
1431 | |||
Maggio giugno | In proprio | Milano |
Si spinge nelle acque liguri per vendere il frumento predato alle navi che giungono in Provenza. Isnardo Fregoso, suo seguace, sbarca con alcuni uomini nel porto di Noli senza trovare resistenza. I commissari viscontei di Genova e di Savona, Opicino Alciati ed Urbano di San Luigi, proibiscono ai mercanti locali l’acquisto delle merci portate a terra ed ordinano il sequestro di un’imbarcazione che ha trasportato granaglie scaricate dalla nave corsara di Paolo Cicogna. |
Autunno | In proprio | Duca Savoia |
Preda un carico di cotone a bordo del naviglio di un nizzardo e lo rivende a Marsiglia (Marseille). |
1435 | |||
Luglio agosto | In proprio | Milano |
Deruba un gruppo di mercanti milanesi: a Milano vengono incarcerati 3 genovesi con l’accusa di avere ricettato le merci da lui rubate. |
1440 |
Si ritira a vita privata in qualche terra amica, la Provenza o la Castiglia, facendo fruttare le ricchezze ottenute con la sua attività razziatrice. Muore. |
CITAZIONI