Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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BERNARDINO VECCHIETTI Di Firenze. Cavaliere dell’ordine gerosolomitano. Balivo di Cremona.
1581 – 1654 (maggio)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
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Entra nell’ordine gerosolomitano fin dalla fanciullezza. |
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Impero |
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Perviene alla carica di balivo di Cremona. Inizia la sua vita militare nelle Fiandre in particolare all’assedio di Ostenda (Oostende). |
1609 |
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Novembre |
Toscana |
Impero ottomano |
Con le milizie da sbarco del granduca di Toscana partecipa alla spedizione del Beauregard lungo le coste della Caramania (Keraman). |
1610 |
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Febbraio |
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Viene ferito durante l’abbordaggio di una galea turca nel golfo di Alessandretta (Scandeuon): la nave è affondata dopo un violento combattimento. |
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Ricopre l’incarico di ambasciatore del granduca di Toscana presso il papa Urbano VIII. |
1628 |
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Ottobre |
Malta |
Impero ottomano |
Passa al servizio dei cavalieri di Malta: gli è dato il comando della galea “Santa Maria” e prende parte attivamente alla difesa dell’isola minacciata dalla flotta turca. |
1629 |
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Ha la conduzione della galea “Vittoria”. Nel porto di Malta un incendio distrugge parte della nave. |
1635 | |||
Novembre |
Presiede l’assemblea dei cavalieri d’Italia nella quale viene concessa ad Obizzo Guidotti la generale aspettativa su tutti i priorati ed i balivaggi italiani.
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1636 |
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Presta il suo operato per rifornire Malta; intercetta nelle acque siciliane le navi cariche di frumento e le costringe a vendere nell’isola le derrate trasportate. |
1640 |
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Dicembre |
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Ha il comando delle galee dell’ordine gerosolomitano a causa della rinuncia del landgravio Ludovico d’Assia. |
1641 |
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Giugno luglio |
Malta |
Impero ottomano |
Salpa per l’usuale scorreria in Levante. Fatti i necessari rifornimenti a Siracusa naviga verso Malvasia (Monemvasia), gira al largo dell’isola di Candia (Kriti); a cinquanta miglia miglia da Rodi (Rodhos) avvista un convoglio di 20 navi mercantili che, scortato da 5 vascelli da guerra turchi, è diretto da Tripoli al Bosforo. Bernardino Vecchietti si impossessa di 3 galeotte (cariche di ferro, legname e di altre merci) che sono conquistate dopo alcune ore di caccia. Sono ridotti in schiavitù 208 uomini; sono pure catturati 34 mercanti ebrei che ottengono la liberazione solamente dietro il pagamento di un sensibile riscatto. Dal momento che a Rodi si trova Bechir Bey con 10 galee i maltesi si allontanano verso la Morea. Nel proseguio della scorreria Bernardino Vecchietti si impadronisce di un brigantino senza nessuno a bordo in quanto i marinai alla vista dei corsari maltesi decidono di fuggire a terra per non essere ridotti in schiavitù; recupera pure 3 barche depredate ad alcuni greci di Zante (Zakinthos). Al rientro a Malta il viceré di Sicilia informa Bernardino Vecchietti che nelle acque di Cefalù, di Lipari e di Termini Imerese sono in navigazione 7 galee barbaresche. |
Agosto settembre |
Malta |
Corsari barbareschi |
Salpa con 6 galee ed una galeotta, punta alla volta di Trapani, si dirige all’isola di Cimbalo (Zembrah) e spedisce la sua feluca a Porto Farina per osservare i movimenti di tale porto; invia 2 caicchi verso La Goletta. Quando le vedette sono avvistate dagli avversari raggiunge Capo Zafferano; viene informato da una barca che le galeotte corsare sono già ritornate a Tunisi. Ai primi di settembre rientra a Malta. |
1642 |
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Febbraio |
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Si dirige a Siracusa con 2 galee, la capitana e la “Vittoria”; una tempesta lo sorprende a punta Calarossa nei pressi di Capo Passero; la sua nave fa naufragio. Il capitano Giovanni Francesco Ricasoli riesce a salvare l’equipaggio legando la galea ad uno scoglio con una gomena; la seconda si salva e raggiunge Malta il giorno seguente con a bordo parte anche dei marinai della capitana. Bernardino Vecchietti resta a Capo Passero con il resto degli uomini finché non giungono a prelevarlo, solo quindici giorni dopo a causa del mare in burrasca, la stessa “Vittoria” e 2 fregate. Si sospetta che colpevole del naufragio sia stato un comito maltese offeso dal Vecchietti di nome Zaccaria Rispolo. Al processo che si svolge a Malta non sono portate prove riguardanti la malafede del comito; Zaccaria Rispolo deve in ogni caso abbandonare l’isola. Bernardino Vecchietti ottiene in dono per l’ordine gerosolomitano, dal granduca Ferdinando II dei Medici, una nuova galea costruita a Livorno per conto dei cavalieri di Santo Stefano. |
Giugno |
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Inizia una nuova crociera. Naviga nel golfo di Sfax (Safaqis), si dirige di notte su Tripoli. Spedisce Giovanni Francesco Ricasoli con la feluca nel porto; costui riferisce che in esso sono ormeggiati 4 vascelli e 3 galee. Il Ricasoli con la feluca e 5 caicchi vi penetra recando con sè un numero sufficiente di soldati. Viene incendiato un vascello; il tentativo contro un secondo vascello va a vuoto. La guarnigione della fortezza reagisce e Giovanni Francesco Ricasoli deve ripiegare. |
Luglio |
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E’ segnalato a Malta. |
Agosto |
Malta |
Impero ottomano |
Scorre in Levante. A Capo Spartivento si impadronisce di una fusta tripolina con la cattura di 37 membri dell’equipaggio ridotti immediatamente in schiavitù. Poiché in tutto il mese non succede nient’altro tocca Siracusa e rientra a Malta. |
Dicembre |
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E’ inviato a Civitavecchia in soccorso del papa Urbano VIII nella guerra provocata dai Barberini a spese dei Farnese per il ducato di Castro. Si incontra a Roma con il pontefice; rientra quasi subito a Malta. |
1645 |
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Maggio |
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Bernardino Vecchietti viene nominato capitano di soccorso alle dirette dipendenze del capitano generale, il guascone Luigi d’Arpajou marchese di Severac, in previsione di un prossimo conflitto con i turchi. |
1647 |
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Consigliere del Gran Maestro Gian Paolo Lascaris ne diventa pure vicario nel corso dell’anno. |
1654 |
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Maggio |
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Muore a Malta ai primi del mese. La sua salma sarà trasportata a Firenze dal fratello Filippo per essere tumulata in Santa Maria Novella. |
CITAZIONI
–“Ancorché cavaliere di valore, fu giudicato di poca fortuna nella conservatione delle galee.” Dal Pozzo