Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Y - Z
Cerca nel sito:
KARA TORNUS (Charatormis, Karadormis, Kara Borno, Caradromis) Corsaro turco. Fratello di Kara Hasan.
+ 1510 ca.
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1497 |
|
|
|
Ottobre |
In proprio |
Venezia |
Con 7 fuste si impadronisce nelle acque di Modone (Methoni) di 2 navi veneziane provenienti dall’isola di Candia (Kriti): entrambe sono cariche di vino. |
1498 |
|
|
|
Aprile |
In proprio |
Venezia |
Allorché il fratello Kara Hasan viene fatto arrestare dal sultano, con 2 fuste ed un brigantino cattura a Stalimene alcuni grippi locali carichi di grano e di formaggi. Il brigantino, inoltre, fa sue 2 barche di pescatori con sette uomini: di costoro uno riesce a fuggire a Chio (Khios) ed a dare l’allarme. Kara Tornus passa al servizio del sultano. |
|
|||
1499 |
|
|
|
Dicembre |
|
A Durlach con 5 fuste. A seguito della caduta di Cefalonia (Kefallinia) di fronte a veneziani e pontifici ripiega con le sue navi a Sovrasseri nell’isola di Schiro (Schiros). E’ qui attaccato da 12 fuste di Domosli, nemico di Zalabi, di cui egli è un fautore. Gli sono incendiate le navi; deve riparare sui monti di Sovrasseri. |
|
1500 |
|
|
|
Maggio |
|
|
Si trova a Stalimene con il Chablasi; ha il comando di 10 fuste. |
1502 |
|
|
|
Marzo |
|
|
Interviene alla difesa di Mitilene (Mitilini) assediata da francesi e da veneziani. |
1503 |
|
|
|
Maggio |
In proprio |
Venezia Impero ottomano |
Assale Tino (Tinos) con 26 fuste ed una galeotta. Sbarca e tenta di impadronirsi dell’isola. Respinto, si dirige a Milo (Milos) e vi rapisce 160 persone; combatte, poi, l’isola di Micone (Myconos) e rapisce altre persone nei pressi di Napoli di Romania (Navplion). Il sultano fa armare a Gallipoli (Gelibolu) 2 galee e 10 fuste per proteggere le navi mercantili dagli attacchi dei corsari come Kara Tornus. Si dirige da Schiro verso le coste dell’ Anatolia (Anadolu) con 22 fuste ed alcuni brigantini. |
Dicembre |
|
|
12 vele turche si mettono alla sua caccia; gli è catturato uno scafo di fusta e sono date alle fiamme a Virla, in Asia Minore, altre 9 fuste della sua squadra. E’ sorpreso dall’attacco ottomano mentre è intento in un’orgia con altri capitani; riesce a fuggire. Ahmed Pascià non lo vuole vivo; ordina che gli sia consegnata la sua testa su un piatto. I corsari che sono fatti prigionieri vengono impalati o sono impiccati. |
1504 |
|
|
|
Marzo |
|
|
Gli sono tolte le restanti fuste e viene disarmato. Fugge, i turchi incendiano a Sovrasseri la sua casa (con la madre all’interno) ed uccidono 70 dei suoi seguaci. |
1505 |
|
|
|
Settembre |
In proprio |
Venezia |
Si collega con altri tre corsari. Danneggia le coste di Candia con alcune fuste; depreda a terra 60 capi di bestiame e rapisce il ragazzo che li sta sorvegliando. Una sua fusta viene intercettata a Capo Maleo da 4 galee veneziane. Questa viene inseguita dagli avversari; è costretto a gettarsi sulla spiaggia di Vatica. |
Ottobre |
|
|
Continua a desolare l’arcipelago greco con 2 fuste. |
1506 | In proprio | Venezia | E’ segnalata la sua presenza nelle acque di Candia. |
1510 |
|
|
Muore. |
CITAZIONI