Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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SEBASTIANO MORO Di Venezia.
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Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1517 |
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Ottobre |
Venezia |
Corsari turchi |
Ha l’incarico di provveditore della flotta. Con 2 galee intercetta presso l’isola di Egina (Aiyina) la fusta del Cavasitais: la nave nemica si rovescia al momento dell’abbordaggio: dei 45 turchi a bordo se ne salvano solo 23. Muore affogato anche il Cavasitais. |
Novembre |
Venezia |
Corsari rodioti |
Da Egina giunge a Schiro (Skiros) ed a Schiatti (Skiathi). Viene informato che presso l’isola di Schiro vi sono 2 brigantini corsari di Rodi (Rodhos) che si sono impadroniti di una nave di Negroponte (Evvoia). Li cattura nel canale di Negroponte con le sue 2 galee. I brigantini sono dati alle fiamme; i capitani delle navi e gli ufficiali sono impiccati fuori la porta del castello di Schiro. Raggiunge poi Andro (Andros), riscatta tre cristiani da un turco e libera quattro turchi imprigionati come corsari dal governatore veneziano dell’isola. A fine mese fa pagare una seconda volta agli abitanti dell’isola un carico di frumento, predato ad alcuni mercanti ottomani dal corsaro Giorgio Moro, e da costui venduto ad Andro agli stessi residenti. |
Dicembre |
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Tocca Paro (Paros) e Nasso (Naxos) sempre allo scopo di ripulire le acque dell’arcipelago greco dalla presenza dei corsari. |
1518 |
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Marzo |
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Naviga da Corfù (Kerkira) a Zante (Zakinthos) con una sola galea. Scorta nel loro viaggio un convoglio di galee diretto a Beirut; quando tali imbarcazioni sono al sicuro rientra a Zante. |
Maggio |
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Si porta a Lesina (Hvar) ed a Corfù. A Capo Matapan (Akra Tainaron) avvista 4 fuste: si mette all’inseguimento di una. Se ne impadronisce dopo che i corsari che ne sono a bordo si sono gettati con la nave sull’arenile per cercare scampo con la fuga. Perdute di vista le altre 3 imbarcazioni fa rientro a Zante. |
Giugno |
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Si trova ancora all’isola di Lesina.. |
Agosto |
Venezia |
Corsari turchi |
Fa dare alle fiamme a Zante una fusta turca catturata a Damietta (Dumyat): l’equipaggio di tale nave, in precedenza, si è impadronito di alcuni legni di Corfù. Naviga a Capo Maleo, visita Nasso controllata dai Crespo, ed entra nel castello di Cefalo. Giunge a Chio (Khios); vi è informato che l’ammiraglio turco ha fatto decapitare 120 uomini catturati in alcune navi corsare. Perviene alla capitale dell’isola di Candia, Iraklion, e vi rende visita a Giano Fregoso. |
Dicembre |
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A Parenzo (Porec). Il Consiglio dei Savi loda il suo operato. |
1519 |
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Gennaio |
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Scorta le navi degli ambasciatori di Tunisi. |
CITAZIONI