Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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LICARIO (Icarios) Originario di Verona o di  Vicenza. Signore di Caristo.

1240 ca. – 1290

Anno, mese

Stato, in proprio

Avversario

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1260-1269

 

 

Tra il 1262 ed il 1263 si installa a Caristo (Caristos) nell’isola di Negroponte o Eubea (Evvoia). Divenuta la sede del bailo veneziano a seguito della  caduta di Costantinopoli l’isola, al momento, è controllata da Giberto II e da Francesco da Verona, appartenenti alla   famiglia veronese dei Terzi, e dal loro cognato Guglielmo dalle Carceri. Una figlia di quest’ultimo, signore di un terzo dell’isola, si innamora di Licario e lo sposa segretamente. Lo zio della ragazza Giberto, fratello e successore di Guglielmo, viene a conoscenza delle nozze e perseguita  Licario. Il corsaro si impadronisce del castello di Anemopyle  da dove inizia a terrorizzare la regione.  Diviene uno dei tanti pirati latini che infestano l’Egeo. Nel 1269, dopo che i Terzi hanno messo a sacco Anaya in Asia Minore, i bizantini dell’imperatore Michele VIII Paleologo attaccano nell’isola di Negroponte Oreoi. Licario, in difficoltà di fronte ai Terzi, si avvicina loro e si mette al loro servizio.

1270-1278

Costantinopoli

Baroni latini

Prende la direzione delle operazioni nell’isola di Negroponte; è presente in tutte le fazioni tranne che nella battaglia di Demetrias. Si impadronisce di numerosi castelli; nel 1272 sconfigge gli angioini a Oreoi. E’ in questo periodo che viene nominato gran connestabile. Nel 1277 sarà eletto megaduca, il più elevato grado della marina militare bizantina a seguito della morte di Alessio Dukas Filantropeno. Conquista Caristo; riceve in feudo la località. Si sposa con una donna greca e si obbliga di fornire all’imperatore 200 cavalieri per le sue campagne. Solo la città di Negroponte   sfugge ai suoi attacchi. Licario ha l’incarico di dare la caccia ai pirati latini e turchi che infestano le isole dell’ Egeo; si impadronisce a spese della famiglia Ghisi delle isole di Skopelos, Sciro, Skiantho, Amorgo, Chio;  Lemno gli resiste invece, almeno in parte.

1279-1290

Costantinopoli

Baroni latini

Di ritorno dall’isola di Negroponte sconfigge (1280 ca.) a Vatondas i baroni latini; cattura il duca d’Atene Jean de la Roche e Giberto II Terzi. Entrambi sono condotti a Costantinopoli. Il primo sarà rilasciato dietro il pagamento di una forte taglia; il secondo, dopo avere visto la familiarità dimostrata dall’imperatore nei confronto del suo ex-suddito, muore per un colpo apoplettico. Succesivamente Licario esercita la pirateria in tutto l’ Egeo ed a sud del Peloponneso; si impossessa di parecchie navi spesso munite di un salvacondotto imperiale. Tenta, ancora una volta, di impadronirsi di Negroponte difesa dai veneziani. Muore probabilmente a Costantinopoli nel 1290.

CITAZIONI

-“Cette carrière montre l’efficacité de l’action de Licario contre les territoires latins, récupérant una grande partie des iles de l’Egée au détriment des Terciers, des Ghisi et des Sanudo. Elle montre également l’efficacité de la politique de Michel VIII Paléologue qui consiste à diviser les Latins entre eux.”  E. Limousin

 

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