Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Y - Z
Cerca nel sito:
CORRADO LANCIA (Conrado de Llanza)
+ 1300 ca.
Anno, mese | Stato, in proprio | Avversario | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………. |
Alla morte dell’imperatore Corradino di Hohenstaufen viene condotto alla corte di Barcellona presso l’infanta Costanza d’Altavilla. |
||
1266 |
E’ armato cavaliere dal re Pietro d’Aragona con Ruggero di Loria di cui diverrà più tardi cognato. |
||
1274 | Re d’Aragona | Marocco |
Il re Giacomo d’Aragona fa armare a Valencia 4 galee e gliene dà il comando per combattere il re del Marocco. Corrado Lancia veleggia fino a Tunisi, tocca Bougie (Bejaria) e desola tutta la costa. Si presenta al largo di Tlemcen ed all’isola di Alabiba dove si provvede di acqua fresca. Allo stessa finalità si muovono pure 10 galee marocchine. Queste avvistano la squadra aragonese e si gettano loro contro. Corrado Lancia, prima del combattimento, fa suonare le trombe e le nacchere e spinge le sue navi in mezzo allo schieramento avversario. La flotta nemica è scompaginata a seguito della sua azione e la vittoria arride agli aragonesi: l’intera squadra marocchina è posta nelle condizioni di non nuocere più. Vengono liberati numerosi schiavi cristiani. Corrado Lancia fa rientro a Valencia. |
1277 |
E’ il primo in Sicilia al assumere il titolo di ammiraglio (almiratus) con pieni poteri. |
||
1278 | Re d’Aragona | Tunisi |
Gli è dato il comando di 10 galee, 5 armate a Barcellona e 5 a Valencia: ha il compito dal nuovo re Pietro d’Aragona di scacciare dal trono di Tunisi Mira-Boaps che si è rifiutato di riconoscere agli aragonesi il dovuto tributo, di deporlo e di sostituirlo nel trono dal fratello Mira-Busac. Corrado Lancia prende commiato dal re a Lerida; si spinge, prima, a Valencia e, poi, a Barcellona per assumere il comando delle navi; si dirige verso Tunisi e Tlemcen; sbarca truppe nel primo porto ed attacca gli avversari. Tutto il territorio costiero fino a Ceuta è messo a ferro e fuoco: nella scorreria è predato un grande numero di imbarcazioni. Giungono alcune navi marocchine. Nel porto di Tunisi Corrado Lancia si impadronisce di 2 fuste e ne affonda una terza dopo un duro combattimento. Compie felicemente la missione affidatagli; entra nella città e pone lo stendardo del suo sovrano sulla torre della porta. Il nuovo re di Tunisi, Mira-Busac, si accorda con gli aragonesi e riconosce ad essi il pagamento di un tributo; accetta pure nel suo stato la presenza di due consoli, uno a Tunisi ed uno a Bougie per la sicurezza del commercio catalano-aragonese. |
1279 |
Sovraintende alla ricostruzione degli arsenali di Valencia e di Barcellona. |
||
1296 | Sicilia | Napoli |
Combatte per il re Federico d’Aragona contro le truppe di Carlo d’Angiò. Asseconda Ruggero di Loria e Blasco d’Alagona in un attacco ai danni di Squillace: gli angioini sono sconfitti. La città si arrende nelle sue mani. Sempre nel periodo interviene a favore del cognato Ruggero di Loria, entrato in urto con il re siciliano. |
1300 | Muore. |
CITAZIONI
-“Quisto don Corrado Lancia era uno dei più begli uomini del mondo, dei più facondi e più istruiti, di modo che dicevasi allora che il più bel catalano era parlato da lui e da don Ruggero Lauria.” Muntaner