Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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TOMMASO GRIMALDI Di Genova. Corsaro.
+ 1459 ca.
Anno, mese | Stato, in proprio | Avversario | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
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Lascia Genova da ragazzo per stabilirsi nell’Europa settentrionale. Intraprende la mercatura commerciando panni di lana tra le Fiandre, l’Inghilterra e la penisola iberica assieme con Marchisio Calvo. |
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…………… | In proprio |
A causa delle sue difficoltà economiche si dà alla pirateria per rifarsi dei rovesci subiti nell’attività commerciale. Esce dal porto di Cadice (Cadiz) ed aggredisce navi di varia nazionalità (non quelle genovesi) lungo la costa atlantica della penisola iberica. |
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1426 | |||
Maggio | In proprio | Venezia |
Scorre nel Mediterraneo occidentale dove si impadronisce di numerose imbarcazioni ai danni dei veneziani. Assale e depreda presso Bougie (Bejaia) il bastimento del veneziano Alessandro Mauro. La nave del Grimaldi, che sta rimorchiando il legno della Serenissima, è sorpresa da 2 galee veneziane nel porto di Cadice, nel quale si trovano all’ancora anche 2 navi genovesi. Queste non solo si rifiutano di dare la caccia al pirata ma, all’arrivo delle galee veneziane di Fiandra, costringono gli avversari a desistere dalle operazioni di attacco. Il Grimaldi può così salpare con la nave catturata e le merci predate. |
Giugno novembre |
Il governatore visconteo di Genova, il cardinale Giacomo Isolani, incarica il podestà di procedere al sequestro dei suoi beni che si trovano nella città e di quelli degli altri membri dell’equipaggio. Suoi ufficiali sono nel periodo Luca Grimaldi, Gentile Imperiale, Battista Spinola, Sesto Lomellino e Raffaele Grimaldi, tutti esponenti della nobiltà genovese. Il decreto di sequestro non ha quindi seguito. L’unica misura presa a novembre dagli Anziani è quella di inviargli delle lettere lettere con le quali viene invitato a restituire il bottino. |
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…………… | In proprio | Re d’Aragona |
Si appropria di alcune navi catalane. Trova rifugio nel porto di Siviglia (Sevilla). Le proteste ufficiali dei veneziani, unite alle incursioni ai danni del naviglio catalano, spingono il re Alfonso d’Aragona ad esercitare le più solenni proteste a Genova ed a Milano (che esercita il controllo della città ligure). Il commissario ducale afferma contro ogni evidenza che il Grimaldi non è genovese, che ha lasciato la città nella sua fanciullezza per stabilirsi in Inghilterra. D’altronde è in tale paese che ha trovato i finanziatore per armare la sua nave, che l’equipaggio è inglese e che le proteste vanno pertanto indirizzate al re d’Inghilterra. |
1427 |
Ripara a Bruges, o forse nei Paesi Bassi dove vive sotto la protezione del duca di Borgogna. Gli Anziani spediscono vari messaggi ai consoli dei mercanti genovesi a Bruges, incaricandoli di convincere il pirata a desistere dalle sue azioni ai danni dei catalani. |
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…………… | Risulta risiedere tranquillo nella Riviera di Ponente. | ||
1431 Aprile |
Continua la sua attività di predone del mare. Il doge di Venezia Francesco Foscari accusa le autorità genovesi di non tutelare nei confronti del Grimaldi gli interessi dei mercanti della Serenissima. |
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…………… | Si ritira a vita privata. | ||
1435/1436 |
La caduta del dominio visconteo in Genova, e la conseguente rottura degli accordi con il re di Napoli, facilitano il suo rientro nella città. Recupera il possesso dei suoi beni. |
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1459 | Muore. |
CITAZIONI
-“Protagonista di alcuni clamorosi atti di pirateria ai danni di venewziani e catalani nel terzo decennio del XV decennio.” Basso