Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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ENRICHI (Rich) Corsaro turco.
+ 1501 (dicembre)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1491 |
In proprio |
Venezia |
Il mercante Ambrogio Contarini si trova a Salonicco (Thessaloniki) con uno schierazzo per caricare del frumento. Entra in trattative con Enrichi: i marinai di quest’ultimo accusano il veneziano di volere uccidere il corsaro. I sudditi della Serenissima si scontrano con i turchi: Ambrogio Contarini riporta quattro ferite. Catturato, è fatto bruciare vivo ed i suoi marinai vengono tutti uccisi. |
1496 |
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Maggio |
In proprio |
Impero ottomano |
Il beilerbey dell’Anatolia (Anadolu) naviga nell’arcipelago greco con 10 fuste ai danni dei corsari turchi. A questa notizia Enrichi fugge con il Caplici nell’isola di Negroponte (Evvoia). |
Giugno |
In proprio |
Genova |
Opera nelle acque di Montesanto con Kara Hasan ed il Cozomiti: ciascuno dei tre corsari si trova alla testa di una fusta. Si imbattono in una barzotta comandata dal corsaro genovese Seregola e lo assalgono: costui reagisce e si impossessa delle fuste di Kara Hasan e del Cozomiti. Enrichi, sebbene ferito da un verrettone, riesce a sfuggire alla cattura e può riparare a Mitilene (Mitilini). Nel porto giungono, nel frattempo, le 10 fuste del beilerbey dell’Anatolia; il funzionario ottomano gli fa sequestrare la sua nave e lo trattiene prigioniero nel palazzo. 23 membri del suo equipaggio sono impalati. |
1497 |
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Gennaio |
Impero ottomano |
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Passa al servizio del sultano con Kara Hasan. |
Marzo |
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Gli è riconosciuta una provvigione giornaliera di 15 aspri ed ha il comando di una galeazza. |
Giugno |
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Una grave carestia angustia tutta l’Asia Minore. Con Camali ha il compito di bloccare nelle acque delle isole Scolosie, e di trasferire successivamente a Costantinopoli (Istanbul), tutte le navi che trasportano frumento. |
Luglio |
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Viaggia di conserva con il Canbasat ed un rinnegato cretese, il Barbetta. Perviene a Capo Maleo con 5 fuste, 2 galee sottili e 2 barze (la maggiore di 400 botti). Assale la galea veneziana di Zaffo di proprietà di Alvise Zorzi: la nave è bombardata. Il capitano è condotto davanti ad Enrichi: questi gli riferisce che la galea è stata scambiata per una nave francese. Alvise Zorzi viene rilasciato e la sua galea è rimorchiata fino al porto. Nello scontro sono uccisi 40 turchi; tra i veneziani le perdite ammontano a 90 morti ed a 150 feriti tra i quali si annovera lo stesso capitano dell’imbarcazione. Prima di essere congedato Alvise Zorzi deve riconoscere ad Enrichi ed a un altro corsaro, in segno di amicizia, un vestito scarlatto, un barile di malvasia ed alcune scatole di confetti. |
1498 |
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Novembre |
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Esce da Costantinopoli. |
1499 |
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Marzo |
Impero ottomano |
Venezia |
Affianca Camali nelle sue operazioni. |
Novembre |
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Sbarca a Laiazzo (Al Ladhiqiyash). |
Dicembre |
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Prende parte alla difesa di Cefalonia (Kefallinia). Ne è scacciato dai veneziani. |
1500 |
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Giugno |
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Naviga nelle acque di Lepanto (Navpaktos) con 14 fuste. |
1501 |
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Marzo |
In proprio |
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Ritorna alla guerra di corsa. |
Aprile |
In proprio |
Venezia |
Salpa da Sovrasseri con una galeotta, 2 fuste ed un brigantino: depreda i litorali di Cipro (Kipros). |
Maggio |
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Appoggia la squadra di Camali. |
Giugno |
In proprio |
Impero ottomano |
Desola le coste ottomane; le autorità di Negroponte (dove pure sono vendute le sue prede) cercano invano di catturarlo. |
Dicembre |
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Di ritorno dalle coste maghrebine incrocia nelle acque di Milo (Milos) con 3 fuste; a causa di una tempesta 2 fuste affondano ed una, con 132 turchi a bordo, sbatte contro alcuni scogli nei pressi dell’isola di Paro (Paros). Gli abitanti catturano 34 pirati che sono riusciti a salvarsi; anche Enrichi si mette inizialmente in salvo. Catturato dagli isolani viene consegnato ai veneziani. E’ fatto arrostire vivo sul fuoco di un grosso remo e muore dopo tre ore di tormenti. I suoi uomini fatti prigionieri sono tutti impalati. I veneziani si vendicano in tal modo di un pirata che nel passato ha inflitto la stessa sorte ad alcuni nobili della Serenissima. |
CITAZIONI
-“In tempo di pace con turchi fece gran danni a’ nostri, et etiam charazari dil turcho.” Sanudo
-“Corsaro turchesco de grande famma.” Priuli
-“El tercer gran corsario turco en esos momentos.” Sola
–“Erichi the pirate caused considerable damage to our shipping during peacetime.” Da una relazione di Benedetto Pesaro ripresa da Crowley