Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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GUGLIELMO BELLOMO Di Siracusa. Cavaliere di Malta.
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1540 ca.
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1526 |
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Aprile |
In proprio |
Impero ottomano |
Si incontra con il viceré di Sicilia per fare avere un salvacondotto al corsaro Battista Vaccari, costretto a fermarsi nel porto di Siracusa per potere riparare il suo galeone. Si avvia verso il Levante con il suo galeone e quello del Vaccari; si collega nelle acque di Malta anche con il corsaro francese Giovanni Fiorin. |
Luglio |
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Salpa da Siracusa con altri 2 galeoni dei cavalieri di Malta; si porta in Barberia. |
1530 |
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Ottobre |
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Si trova a Palermo. |
Novembre |
In proprio |
Impero ottomano |
Si reca a Malta, nuova sede dell’ordine gerosolomitano, con un galeone di 1000 botti e 400 uomini a bordo. Inalbera la bandiera di Malta allorché accompagna nell’isola il gran maestro Filippo di Villiers. Naviga in Levante con il suo galeone, una fusta ed un brigantino per intercettare una nave che da Alessandria (Al Iskandariyah) sta puntando su Gerbe (Djerba). Lo affianca il Montalto, altro corsaro siracusano. |
Dicembre |
In proprio |
Impero ottomano |
Si impossessa a spese degli ottomani di un galeone e di una galea cariche di frumento, spezie e lino. |
1531 |
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Gennaio |
In proprio |
Venezia |
Si presenta davanti a Cipro (Kipros), ad Andimo, con le 2 navi predate: il galeone affonda nei pressi. Le autorità veneziane impediscono che gli sia dato alcun aiuto. 2 galee della Serenissima aprono il fuoco contro le sue navi. |
Luglio |
In proprio |
Impero ottomano |
Si scontra nell’arcipelago del mare Egeo con la squadra del Moro: gli sono catturate 2 fuste ed è maltrattato il suo galeone. |
Agosto |
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Rientra a Messina per le opportune riparazioni al suo galeone, rimasto danneggiato negli ultimi scontri. |
1532 |
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Gennaio |
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Carica a Siracusa del frumento: trasporta la derrata in Barberia per ottenere la liberazione di un fratello caduto nelle mani dei mori. |
Marzo |
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Lascia Siracusa con un nuovo carico di frumento da trasportare all’isola di Gerbe (Djerba). |
Maggio |
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Si sparge la voce della sua cattura a Pafo (Paphos), con il galeone e 2 galeotte, da parte del figlio del Moro e del Curtogoli. |
Giugno luglio |
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Naviga al largo di Palermo ed a luglio scarica frumento a Tripoli. I viaggi di tale specie si ripetono per due mesi. |
Settembre |
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Nelle acque di Cipro con Magdalon d’Ornesan ed altri corsari spagnoli (4 galeoni ed una fusta). |
Dicembre |
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Tocca il porto veneziano di Cefalonia (Kefallinia) con il suo galeone, una nave comandata da Francesco Doria ed un’altra maltese: tutte le imbarcazioni sono cariche di vettovaglie e sono dirette a Corone (Koroni). |
1533 |
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Giugno |
Impero |
Impero ottomano |
Lufty Bey esce da Smirne (Izmir) con 10 galee grosse e 2 fuste e si mette alla caccia del suo galeone. Guglielmo Bellomo preferisce allontanarsi dalla costa dell’Anatolia (Anadolu); da Messina si porta a Barcellona per trasferire le truppe spagnole impegnate in Africa contro i mori e gli arabi del Barbarossa. |
Luglio |
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A Barcellona ed a Messina dove si collega con la flotta di Andrea Doria. |
Agosto |
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Segue Andrea Doria alla liberazione di Corone. Precede la flotta con il suo galeone; informa i difensori del prossimo arrivo della flotta cristiana. |
Settembre |
In proprio |
Impero ottomano |
Avvista la flotta turca a Capo Gallo. In un breve scontro a fuoco sono affondati 2 brigantini della flotta cristiana. Ritorna alla guerra di corsa con un corsaro genovese, l’Agala. Sequestra un carico di frumento appartenente ad un ebreo e lo divide con lo stesso Agala; sempre con tale corsaro, infine, blocca sulle coste libanesi un grippo veneziano; sono arrestati 2 ebrei trovati a bordo e vengono requisiti i loro beni. Il grippo è poco dopo rilasciato. |
1540 |
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Muore. |
CITAZIONI