Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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GIACOMO BARDELLA (Girolamo Bardella) Di Portovenere. Corsaro. Padre di Baldassarre.

  • 1510 ca.

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti

……………..

In proprio Esercita la guerra di corsa.
1488 Genova Firenze

Naviga nelle acque di Pisa. Con la sua azione costringe la città alla fame.

1489 Agisce sempre ai danni dei fiorentini da Portovenere.
1491
Marzo

Il governo di Genova gli intima di restituire un carico di minerale di ferro, da lui predato su una barca nel canale di Piombino: il minerale, infatti, appartiene al duca di Urbino Guidobaldo da Montefeltro. Sono state da quest’ultimo minacciate energiche rappresaglie nei confronti dei genovesi nel caso in cui non venga accolta tale richiesta.

1492
Giugno

Le autorità genovesi ordinano a quelle di Portovenere di impedirgli di armare una fusta ed un galeone che egli intende destinare alla guerra di corsa: la repubblica di San Giorgio, peraltro, ha stipulato una tregua con i fiorentini ed è in pace con i provenzali.

1501
………….. Pisa Firenze
Forse pagato da genovesi e lucchesi per favorire i pisani, si porta sulla foce dell’Arno con una fusta ed un galeone per scortare le imbarcazioni che vettovagliano Pisa via fiume. I fiorentini assoldano a loro volta Bernardo del Ciriagia, fiorentino, con un galeone, una fusta ed un brigantino e riconoscono a quest’ultimo uno stipendio di 600 ducati il mese. Il Ciriagia cerca vanamente di contrastare per due mesi Giacomo Bardella.
Giugno luglio
A fine giugno Firenze ingaggia il catalano Galceran de Requesens con 3 galee provenzali dell’ex-re di Napoli Federico d’Aragona. Giacomo Bardella ora opera con più difficoltà sulla foce dell’Arno. A luglio entra nel fiume con il suo galeone ed una nave di circa 400 botti con l’usuale obiettivo di portare rifornimenti ai difensori del capoluogo. Attaccato dalle galee del Requesens, riesce a respingere l’avversario con il tiro delle artiglierie delle 2 navi ed a costringerlo a rientrare a Livorno.
Agosto
A fine mese sulla foce dell’Arno con 3 navi e 2 galeoni: scorta in tal modo 14 grosse barche cariche di frumento. Le 3 galee del Requesens lasciano Livorno.
Settembre

Introduce con il suo galeone molti soldati in Pisa.

1502 Provvede al vettovagliamento di Pisa con un galeone ed alcuni brigantini.
1504
Giugno
Si impadronisce a spese di due mercanti lucchesi di una nave carica di frumento acquistato in Sicilia. La introduce in Pisa.
Lug. Gli è data la caccia da Galceran di Requesens con 3 galee.
Agosto
Ai primi del mese entrano in Pisa, via mare, 2 piccoli galeoni ed alcune saettie con l’appoggio del galeone e della fusta di Giacomo Bardella. Galceran de Requesens, con le sue 3 galee, non può fare nulla ai danni del convoglio a causa del vento contrario.
Ottobre
E’ fermo in Porto Pisano per attendervi una nave che deve giungere da Marsiglia (Marseille). Alla notizia del suo arrivo le si fa incontro all’isola della Meloria. Un temporale sorprende il suo galeone e la nave che stanno navigando di conserva. Giacomo Bardella riesce a raggiungere Portovenere, mentre l’altra imbarcazione fa naufragio con la morte di tutti gli uomini che vi sono a bordo. Il corsaro disarma il suo galeone in tale località.
1508
……….. Firenze Pisa

Passa al servizio dei fiorentini contro i pisani con un galeone, una barca ed un brigantino. Gli viene concessa una provvigione mensile di 600 fiorini ed ha il compito di impedire l’approvvigionamento dal mare a Pisa. Si colloca sulla foce dell’Arno.

Novembre
A metà mese intercetta nel canale di Piombino 3 brigantini carichi di granaglie destinate al capoluogo. Gli avversari hanno la meglio. Fra i fiorentini viene catturato il figlio Baldassarre.
1509
Febbraio
Affronta una flottiglia pisana carica di vettovaglie proveniente dalla riviera ligure (una nave di 1500 botti, 6 galeoni carichi di frumento, 6 galeoni armati di scorta di 300 botti ciascuno, 30 vascelli a flauto carichi anch’essi di frumento). Giacomo Bardella si colloca sulla foce dell’Arno, mentre sulle due sponde stazionano 500/600 fanti e 1500 cavalli fra uomini d’arme e cavalli leggeri.
………….. Il re di Francia gli ordina di abbandonare il soldo dei fiorentini.
1510 Muore.

CITAZIONI

-“Corsale famoso nel mare Tirreno.” Guicciardini

-“Virum cordatum et ad omne audax facinus paratissimum.” Senarega

“Ed era questo Bardella non manco temuto dai fiorentini quanto che fosse anticamente temuto Pietro Piccone capitano dei genovesi da’ pisani.” A. Giustiniani

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