Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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PEDRO DE BOBADILLA (Pedro Fernandez de Bobadilla) Spagnolo. Pirata e corsaro. Marchese di Moya. Cavaliere dell’ordine di Santiago e dell’ordine dei cavalieri di Malta.

+ 1521

Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1495 Entra a far parte dell’ordine dei cavalieri di Santiago.
………….. Abbandona tale ordine per darsi alla pirateria con una caravella. Fa base a Rodi. E’ cavaliere dell’ordine gerosolomitano. In un triennio si impadronisce di 4 mercantili, 2 caravelle e 2/3 fuste. 600/700 sono gli schiavi condotti a Rodi.
1516 In proprio Ragusa Si impadronisce nello Ionio di 2 navi ragusee.
1517
Primavera agosto E’ inseguito da 2 navi da guerra della Repubblica di Ragusa (Dubrovnik) condotte da Michele Bona. E’ inseguito, senza alcun esito, fino all’isola di Candia ed a Malta. A luglio ritorna nell’Adriatico e si impadronisce di sorpresa nel porto di Zante (Zakinthos) di un’altra nave ragusea. Nello scontro sono catturati 7 pirati che vengono condotti ed impiccati a Ragusa. Ad agosto ritorna nuovamente nelle acque della repubblica adriatica. Mette a sacco numerosi villaggi costieri e nelle isole finitime. A metà mese sono catturati 20 membri del suo equipaggio: di costoro, 4 sono condannati al remo e 16 vengono giustiziati. Di questi ultimi 6 sono impiccati, mentre gli altri 10 sono portati in mare aperto, rinchiusi in sacchi pieni di pietre con le mani ed i piedi legati, e gettati vivi in mare.
………….. In proprio Scorre nel Tirreno e cattura nelle acque di Civitavecchia una caravella battente la bandiera dello stato della Chiesa. E’ scomunicato.
1518
Marzo In proprio Portogallo

A Capo Spartivento, con il suo galeone, mette in fuga 2 barze portoghesi; ne cattura una con 450 casse di zucchero di Medina, 300 pezze di tessuto ed altre merci valutate 1000 ducati. Vende il bottino a Siracusa; il vento lo spinge fino a Malta e ritorna a Siracusa.

Aprile In proprio Ragusa

Si impadronisce di una nave di Ragusa (Dubrovnik) carica di frumento;  cede le derrate al provveditore veneziano di Zante Paolo Valaresso. I ragusei pongono sulla sua testa una taglia di 2000 ducati, con la promessa di un vitalizio mensile di 6 ducati a favore di chi lo catturi e lo consegni alle autorità vivo o morto.

Maggio

Viene fatto incarcerare dal gran maestro dell’ordine gerosolomitano di Rodi. E’ presto liberato.

Giugno Francia Tunisi

Prende parte alla spedizione contro i corsari barbareschi del Barbarossa. Saccheggia le coste di Tripoli. A fine mese è segnalato a Capo Salamon, all’isola di Candia (Kriti): si impossessa di una nave ragusea con 60 turchi a bordo; vende il bottino a Rodi (Rodhos). Sempre nel periodo cattura davanti all’isola di Djerba (Gerbe) o, probabilmente, nei pressi dell’isola di Candia al-Hassan b. Muhammad al-Wazzan al-Fassi, un famoso geografo nonché ambasciatore del re di Fez, in pellegrinaggio verso la Mecca.

…………..

Si reca a Roma. E’ perdonato per il suo gesto piratesco. In occasione dell’incontro con il papa Leone X consegna il geografo, catturato nei mesi precedenti. Il pontefice ed alcuni cardinali ricevono dal Bobadilla in dono alcuni schiavi mori.

Novembre

Salpa da Tunisi con il suo galeone di 400 botti; lo accompagnano fra Jannuzzo (barza di 400 botti) e la nave del Centurione (600 botti, con 200 uomini di equipaggio).

Dicembre In proprio Genova Spagna

Si trova all’isola di Gerbe (Djerba) con il Centurione e fra Jannuzzo. Depreda navi messinesi e genovesi. Si porta, quindi, a Siracusa, dove fra Jannuzzo uccide il Centurione sulla nave di quest’ultimo. A fine mese, all’arrivo del provveditore veneziano Alvise da Canal, Pedro de Bobadilla salpa dal porto siciliano con fra Jannuzzo per  dirigersi verso Augusta.

1519
Gennaio In proprio Inghilterra

Punta alla Fossa di San Giovanni per intercettare un vascello inglese carico di panni e diretto a Chio (Khios). Durante il viaggio si rompe un albero della sua nave.

Marzo Chiesa Incrocia nell’arcipelago greco con una barza ed un galeone pontificio.
1521 Impero Francia Milita al servizio dell’imperatore Carlo V contro il Barbarossa ed i francesi. Ha il comando della squadra di San Sebastiano. Muore in combattimento davanti alle coste della Bretagna in uno scontro con il corsaro Jean Fleury (Giovanni Fiorini, Jean Florin).

CITAZIONI

-“Pedro Fernandez de Bobadilla, el menor de los diez hijos vivos de los primeros Marqueses de Moya, ha pasado a la Historia con algunos interrogantes dignos de estudio. Monje y ladron, pirata, Caballero de Santiago y de la orden de San Juan, y almirante de la flota imperial después de haberlo sido de las galeras pontificias de Leon X. Excomulgado y vuelto al seno de la Iglesia, maldito y desheredado por du padre. Muerto heroicamente en 1521 frente a las costas de Bretana en defensa del pabellon imperial, en lucha contra los elementos, en una especie de anticipo del desastre de 1588… (Da un resoconto del 1500 riportato dall’autore) E rrobo e mato muchos turcos e moros, dentro de tres anos estovo tan rrico y prospero que entro en Rrhodas  con quatro naos e dos caravelas e dos o tres fustas, e seyscientos o setecientos ombres a su mandar, los quales trahia contentos e bien pagados.” Algarra

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