Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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CESARE CAVANIGLIA Di Napoli. Conte di Troia. Cavaliere di Santo Stefano.
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1580 ca.
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1563 |
Toscana |
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Ha l’incarico di conservatore dell’ordine dei cavalieri di Santo Stefano. |
1565 |
Toscana |
Impero ottomano |
Prende parte con una galea alla difesa di Malta. |
1566 |
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Ha il comando per un triennio delle galee dell’ordine dei cavalieri di Santo Stefano al posto di Giulio dei Medici. Le navi ai suoi ordini sono portate da 2 a 4. Hanno il comando di una galea anche Pier Luigi dei Rossi con la “Fiorenza”, Raffaele dei Medici con la “Pisana” e Bernardino Ridolfi con la “Toscana”. Il Cavaniglia si reca a Messina con Alfonso d’Appiano; sono imbarcati nelle sue galee 100 cavalieri dell’ordine. Si congiunge con la flotta spagnola; trasporta viveri e munizioni a Malta. Si dirige nell’Adriatico per difendere le coste pugliesi con le galee spagnole di don Garcia di Toledo. Al ritiro dei turchi rientra a Messina. |
1571 |
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Ottobre |
Toscana |
Impero ottomano |
Prende parte alla battaglia di Lepanto (Navpaktos) a bordo della capitana dei cavalieri comandata da Orazio Orsini. E’ chiamato a fare parte della squadra azzurra, comandata da don Giovanni d’Austria e da Marcantonio Colonna. Si collega con la galea pontificia “Grifona”: insieme le 2 navi investono con violenza in un primo momento la nave ammiraglia turca e, successivamente, la galeotta di Kara Ogia. E’ fatta strage dei difensori; nel combattimento restano uccisi sia Alì Pascià, comandante della flotta ottomana, che il corsaro Kara Ogia. |
1580 |
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Muore. |
CITAZIONI