Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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ANTON DOMENICO BUSSI Di Viterbo. Cavaliere di Malta.
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1700 ca.
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1667 |
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Agosto |
Venezia |
Impero ottomano |
E’ ferito nella guerra di Candia (Kriti). |
1684 |
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Agosto settembre |
Chiesa |
Impero ottomano |
Al servizio del papa Innocenzo XI, ha il comando della galea sottile “San Benedetto”. Prende parte alla campagna di Levante agli ordini di Paolo Emilia Malaspina; si trova alla conquista di Santa Maura (Levkas) (agosto) ed a quella di Prevesa (Préveza) (settembre). |
1685 |
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Luglio agosto |
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Partecipa alle operazioni di assedio contro Corone/Koroni (durata, quarantasette giorni) che si concludono con la resa della piazzaforte. |
1686 |
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Giugno agosto |
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Coadiuva Camillo Ferretti alla conquista di Navarino (Pilos), di Modone (Methoni) e di Napoli di Romania (Navplion). |
1687 |
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In crociera sulle coste dalmate: prende parte all’attacco ed alla conquista di Castelnuovo(Herceg Novi) nelle bocche di Cattaro (Kotor). |
1689 |
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Viene nominato dal papa Alessandro VIII governatore della squadra pontificia. |
1690 |
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Aprile |
Chiesa |
Impero ottomano |
Al comando di 5 galee, 3 vascelli e 5 tartane pontificie, salpa da Civitavecchia: a bordo vi sono 1400 fanti da sbarco. Si unisce nelle acque di Candia con il capitano generale veneziano Girolamo Corner. |
Giugno |
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Investe Malvasia (Monemvasia), ultima fortezza turca in Morea. Anton Domenico Bussi svolge un piano di attacco diverso da quelli falliti in precedenza ed ottiene la resa della località in sei giorni. A Malvasia sono catturati dieci disertori veneziani; nove di essi sono impiccati all’antenna delle galee, rimanendovi penzoloni tutto il giorno; l’ultimo, già bombardiere su una nave della Serenissima ed assassino del suo comandante Lorenzo Venier, viene legato mani e piedi alla poppa di 4 galee. Ad uno squillo di tromba le navi si muovono simultaneamente verso i quattro punti cardinali e l’uomo viene squartato vivo. |
Agosto |
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A metà mese sbarca nella baia di Valona (Vlona); Canina si arrende a seguito di quattro giorni di accaniti scontri; Anton Domenico Bussi può entrare in Valona abbandonata dagli ottomani che hanno preferito ripiegare su Durazzo (Durresi). |
1692 |
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Si collega con la squadra di galee dell’ordine gerosolomitano condotta da Giovanni di Giovanni.
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Luglio |
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Si congiunge con la flotta veneziana di Domenico Mocenigo. Assedia invano La Canea (Khania) con il capitano della squadra maltese. Spostatosi all’isola di San Teodoro, respinge con i maltesi un attacco portato da 2000 fanti e da 200 cavalli comandati da Kara Mufsa. |
Agosto |
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Si reimbarca per l’avvicinarsi della flotta ottomana. |
1693 |
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Giugno |
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A Malvasia con la flotta veneziana del doge Francesco Morosini; lo affianca ancora Giovanni di Giovanni. Protegge i movimenti dei veneziani nel golfo di Egina (Aiyna) e scorre nelle acque delle Cicladi. |
1694 |
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Settembre |
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Al comando di 5 galee appoggia con la squadra maltese del conte di Thun la flotta veneziana guidata da Antonio Zeno. Si trova alla conquista di Chio (Khios): 212 cannoni (102 in bronzo) pervengono in potere dei vincitori. Il capitano generale si rivela irresoluto; i due capitani delle squadre ausiliarie allora si staccano dalla flotta della Serenissima e con 4 galeazze tentano di aggredire la retroguardia della flotta turca di Hassan Mezzomorto, diretta verso Smirne (Izmir). Infuriato con lo Zeno, alla fine, rientra in Italia. |
1695 |
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Giugno |
Chiesa |
Corsari barbareschi |
Avvista sulla costa romana, presso Santa Marinella, un vascello algerino, la “Stella d’Algeri” di 50 cannoni, con equipaggio di 230 uomini. Lo prende a cannonate cercando di stargli sempre sulla poppa per non essere preso dai pezzi di artiglieria posti sulle fiancate. Dopo tre ore di combattimento procede all’arrembaggio e si impadronisce del legno avversario. 40 corsari giacciono esanimi sul ponte con il rais; altrettanti sono saltati in aria o caduti in mare; dei rimanenti 120 quasi tutti sono feriti. 30 cristiani sono liberati. La sera stessa il vascello è condotto a Civitavecchia. Le perdite per i pontifici ammontano a quindici morti ed a 99 feriti. Salpa nuovamente a fine mese. |
Luglio |
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Giunto nel basso Tirreno è informato dalle torri di guardia di Pentimele, presso Reggio Calabria, che un vascello tripolino, fornito di 22 cannoni, sta incrociando nei dintorni. La nave corsara ha già predato un bastimento genovese, ha inseguito a lungo un legno pontificio ed ha preso a cannonate una feluca di Sorrento. Il vascello è intercettato a Capo Spartivento proprio mentre sta per attaccare una piccola nave napoletana. Anton Domenico Bussi lo insegue, lo bombarda e se ne impossessa all’arrembaggio. Si tratta del “Falco di Tripoli”. Da parte pontificia vi sono 9 morti e 23 feriti. |
Agosto |
Chiesa |
Impero ottomano |
Rimorchiato a Corfù (Kerkira) il vascello tripolino, raggiunge ad Andro (Andros) il nuovo comandante della flotta veneziana, Alessandro da Molin. |
Settembre |
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Impegna una battaglia navale con Hassan Mezzomorto: l’ammiraglio turco è costretto a ripiegare su Smirne (Izmir). |
……………………. |
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Viene nominato governatore del castello di Ferrara. |
1700 |
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Muore a Ferrara. |
CITAZIONI