Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:
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AMURAT RAIS Nipote di Amurat Rais. Coesaro di Algeri.
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1616 (maggio)
Anno, mese |
Stato, in proprio |
Avversario |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1594 |
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Agosto |
In proprio |
Toscana |
Sorprende 2 galee della squadra dei cavalieri di Santo Stefano condotte da Baccio del Bene; dopo un lungo ed ostinato combattimento, che si svolge all’isola di Gerbe (Djerba), le obbliga alla resa. |
1595 | |||
Giugno | In proprio | Malta |
Ha il comando della flotta di Algeri. Naviga nelle acque di Siracusa con 3 galee. Si mettono alla sua caccia 5 galee di Malta. Nel corso del combattimento viene ferito il Cleramont, che ha il comando della squadra delle galee dell’ordine gerosolomitano.
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1597 |
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Giugno |
In proprio |
Toscana |
Viene contattato dagli abitanti di Marsiglia (Marseille) affinché entri con le sue 4 galeotte nel loro porto e scacci le galee del granduca di Toscana. Giunge nella città Giovanni dei Medici che, con 5 galee, si dirige verso il castello d’If, controllato dai toscani. Il Medici non osa attaccare Amurat Rais nel porto per cui conduce la sua squadra a ridosso dello scoglio di Ratonneau. Vi si pone in agguato nell’attesa che i corsari barbareschi escano allo scoperto. Una tempesta notturna permette ad Amurat Rais di sfilare davanti alle galee nemiche con il vento in poppa senza essere avvistato. |
1599 |
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Primavera |
Impero ottomano |
Spagna |
Affianca Sinan Pascià in un tentativo di sbarco in Calabria. Attacca le coste di Roccella Ionica; si incontra sulla sua galea con alcuni cospiratori calabresi desiderosi di fare ribellare la regione agli spagnoli. |
1603 |
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Ottobre |
In proprio |
Toscana |
Scorre nelle acque della Sardegna alla testa della capitana e della padrona di Algeri, di cui è al comando con il fratello (galee di 25 e di 26 banchi). Sta viaggiando di conserva con 4 galee di Tunisi di 25, 24, 23 e 21 banchi. Alle Bocche di Bonifacio la squadra barbaresca viene intercettata da 5 galee dei cavalieri di Santo Stefano condotte da Iacopo Inghirami. E’ aperto dagli avversari il fuoco con i cannoni da corsia ai danni delle sue navi. Amurat Rais si dà alla fuga; solo la capitana di Tunisi, comandata da Capri Mustafa è sopraffatta dagli avversari. Senza intervenire a favore del corsaro tunisino guadagna rapidamente la via per Algeri. |
1604 |
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Aprile luglio |
In proprio |
Toscana |
La squadra stefanesca comandata da Cosimo Angelini si colloca davanti al porto di Algeri. L’inglese Richard Gifford vi entra fingendo di essere un mercante di sale e riesce a dare fuoco alla capitana di Amurat Rais, una galea di 26 banchi. A luglio naviga di conserva con altre 4 unità barbaresche lungo le coste della Sardegna. Alle Bocche di Bonifacio è nuovamente intercettato dalla squadra stefanesca (6 galee) comandata da Cosimo Angelini. Si dà alla fuga. Non riesce invece il medesimo tentativo alla galeotta di 19 banchi di Cuprat d’Amet, separatasi dal resto del convoglio a causa di una tempesta. Nel novembre 1605 è segnalata la sua presenza, alla testa di una squadra corsara, lungo le coste della Corsica. Invano si mette alla sua caccia la squadra dei cavalieri di Santo Stefano capitanata da Iacopo Inghirami. |
1607 |
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Agosto settembre |
In proprio |
Toscana |
Infesta una volta di più le coste della Toscana e della Sardegna con 9 galee. All’avvicinarsi di una flotta di 9 galee condotte da Iacopo Inghirami e da 2 galeoni e 3 bertoni posti agli ordini del Beauregard, preferisce abbandonare i mari della Corsica ed indirizzarsi in Levante. |
1608 |
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Marzo |
In proprio |
Toscana |
La sua flotta di 17 galee si imbatte nelle acque di Taso (Thasos) con la squadra del corsaro Beauregard forte di alcuni vascelli e galeoni. Nell’occasione lascia prudentemente libero il campo. |
1616 |
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Maggio |
In proprio |
Toscana |
Al comando della squadra di Rodi (Rodhos), composta di 6 galee, si avvia verso Algeri con a bordo il nuovo dey dello stato barbaresco. Nelle acque di Negroponte (Evvoia) si imbatte nella squadra toscana (6 galee) comandata dall’ Inghirami. Rimane ucciso nel combattimento con il pascià ed altri 150 turchi. Per alcune fonti riesce, invece, a salvarsi ed a rientrare ad Algeri. In tal caso l’ultimo scontro, mortale, lo avrebbe avuto più tardi con i cavalieri di Malta. |
CITAZIONI
-“Insigne corsaro.” Galluzzi
-“Celebre comandante islamico…In breve tempo divenne uno dei più temuti capitani islamici di tutto il Mesiterraneo.” Gemignani