Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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SAINT-AUBIN/PIERRE DE LA ROCQUE ROQUELAURE DE SAINT-AUBIN. Dell’Auvergne. Cavaliere di Malta.

+1580 ca.

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1561MaltaImpero ottomanoHa il comando di una galea del gran maestro Jean Parisot de la Vallette, mentre una seconda naviga agli ordini di Mathurin Romegas. Entrambi i corsari sono guasconi, coraggiosi ed audaci.
1565 Aprile maggioMaltaImpero ottomano
In perlustrazione in Levante con il Romegas. Obiettivo dei due corsari è quello di segnalare i movimenti della flotta ottomana. A maggio rientra a Malta da una scorreria allorché l’isola è assediata dalla flotta turca. Tenta di forzare il blocco degli avversari;  presto si avvede che l’impresa è impossibile. Punta allora sulla Sicilia per informare della situazione il viceré don Garcia di Toledo.
1566
Maggio giugno

Naviga con una galea alla volta del braccio di Maina; si dirige alla volta dell’isola di Candia (Kriti). Da una nave ragusea (di Dubrovnik) viene a conoscenza che Piali Pascià si è impadronito di Chio (Khios) e si trova nei pressi con la flotta; è altresì informato che 2 galeotte, cariche di spezie, si trovano nelle stesse acque.  Saint-Aubin all’alba, alle Garbuse di Candia, si imbatte nella minore delle due (18 banchi) e se ne impadronisce; cinque miglia dopo avvista la seconda ed in due ore la investe due volte. La fa sua con grande uccisione dei turchi che si trovano a bordo (36 feriti tra gli attaccanti); 90 turchi sono ridotti in schiavitù. Si avvia a Malta con la galeotta più grande (20 banchi); la minore è, invece, donata alla chiesa di San Giovanni delle Garbuse.

1567
AprileMaltaCorsari barbareschi

Comanda le truppe di terra nella spedizione guidata da Mathurin Romegas ai danni di Zuara sulla costa africana.

MaggioMaltaImpero ottomano

Ha il comando di una galea nella successiva spedizione effettuata alle isole Strofadi sempre al fianco del Romegas. In una cala di Cerigo (Kithira) sono scorte 2 galeotte.  Saint-Aubin si appropria di quella più piccola, di 18 banchi, nella quale è imbarcato il corsaro Kara Borno. Costui è catturato con un nipote di Dragut. Nello stesso tempo il Romegas si trova in difficoltà con la galeotta maggiore, guidata da Tayx Mami ( di 20 banchi).  Il Saint-Aubin Interviene in difesa della capitana, spara un colpo di cannone ed investe la nave avversaria. Alla fine anche questa perviene in suo potere. Al rientro a Malta, a fine mese, per volontà del Romegas rimorchia con la sua galea entrambe le galeotte. Sono fatti prigionieri solo 94 turchi; tutti gli altri sono rimasti uccisi nel combattimento; vengono liberati dal remo 300 cristiani.

1568
Maggio

Scorre in Levante con una sola galea. Deve scortare a Malta il galeone dell’ordine gerosolomitano e sorvegliare, nello stesso tempo, i movimenti della flotta turca. Dopo due giorni di navigazione cattura un brigantino e recupera una saettia maltese, conquistata da un corsaro barbaresco negli stessi giorni e da costui trainata verso le coste africane. Sono affrancati dalla schiavitù 40 cristiani e vengono fatti prigionieri 35 uomini tra turchi e mori.

1569

Maggio

Giugno

Arma una galeotta, avuta in eredità da Jean de la Vallette, e, con un’altra galeotta del cavaliere Ferrante Coiro salpa da Malta per toccare Capo Buonandrea. Si rifornisce d’acqua e punta su Alessandria (Al Iskandariyah). E’ informato che nel porto sta per giungere un convoglio con la scorta dello Scirocco; si mette alla sua coda e nel golfo di Satalia (Antalya) si impossessa di una germa, carica di tappeti, della portata di 2000 salme. Tale nave, che ha a bordo 90 turchi, di cui 50 sono giannizzeri, oppone una grande resistenza prima di arrendersi. Sempre con Ferrante Coiro si appropria poco dopo di un’altra germa che trasporta lino e riso, e saccheggia altri vascelli tra cui uno grande di Lindo (Lindhos) nel quale è imbarcato un tesoriere inviato dallo Scirocco a Costantinopoli (Istanbul) per rendere conto della sua amministrazione. Su tale bastimento sono anche rinvenuti 24 cavalli turchi puro sangue e 4 mule bianche, molte pezze di tessuto, nonché pellicce di martora e di zibellino. Il bottino viene caricato sulle 2 galeotte maltesi con 300 schiavi. I cavalieri si liberano, invece, del vascello in cui abbandonano cavalli e mule. A fine giugno  Saint-Aubin giunge a Malta: la vendita del bottino lo fa diventare così ricco che decide di smettere con la guerra di corsa. Dona la sua galeotta al fratello.

1570
Agosto ottobre

Dopo l’uccisione in carcere di Francesco di Saint-Clément fa costruire una nuova galea a sue spese. Per armarla in fretta fa disarmare la galeotta che ancora possiede e ne trasferisce a bordo armi, equipaggi e ciurma. Affianca in Sicilia con la “San Pietro” il nuovo comandante della squadra di galee Gil d’Andrade. Ad ottobre prende parte alla battaglia di Lepanto.

1574
LuglioIn proprio Corsari barbareschi
Cattura con la sua galeotta un brigantino. Viene informato che Occhiali è partito da La Goletta ed è diretto verso le acque siciliane con 150 galee. Avvisa immediatamente di tale fatto la flotta spagnola ferma a Messina. Don Giovanni d’Austria distacca il marchese di Santa Cruz alla difesa dell’isola.
1578/ 1580In proprio Impero ottomano
Scorre una volta di più in Levante. Sulla sua galea si trovano 60 turchi fatti prigionieri dopo avere catturata una germa. Muore verso il 1580.

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