Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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GENTILE VIRGINIO ORSINI (Virginio dell’Anguillara) Conte di Anguillara. Signore di Canale Monterano, Bagni di Stigliano, Cerveteri e Ceri.

+ 1548 (agosto)

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1523SpoletoNorciaAffianca Marzio e Valerio Orsini in una spedizione ai danni di Norcia e dei Colonna.
1526

Giugno luglioChiesaSiena

Gli è affidato dal papa Clemente VII il comando delle truppe pontificie contro i senesi. Con Ludovico Orsini e Gentile Baglioni raccoglie milizie lungo le rive dell’Arbia. Assediata invano Montalcino si porta sotto le mura di Siena per assalire la città. Dispone di 1200 cavalli, di più di 8000 fanti (per lo più contadini raccolti nello stato fiorentino) e di numerosi pezzi di artiglieria. Le truppe si accampano in un sobborgo senza sbocchi sui fianchi; anzi, l’unica via di uscita è occupata dai banchi dei vivandieri per cui lo spazio disponibile per l’uscita delle milizie risulta di soli quindici piedi. Il disordine nel campo è tale che il pontefice ordina alle truppe di ritirare le artiglierie e di abbandonare l’assedio. Escono da Siena 400 soldati che assalgono il convoglio in movimento delle artiglierie scortato da fanti corsi. I buoi imbizzarriti ingombrano la strada; i fanti corsi si danno alla fuga. Allorché i vivandieri vedono arrivare gli avversari cercano di raccogliere le loro masserizie impedendo ogni accesso al campo ai fuggitivi. Aumenta la confusione e la vittoria dei senesi è completa. I senesi riescono ad impadronirsi dei cannoni (dieci appartenenti ai fiorentini e sette ai perugini), condotti in trionfo a Siena con tutti i carriaggi. Gentile Virginio Orsini vista la confusione scende dal letto dove sta in quel momento riposando, prende un cavallo e, travestito da fante spagnolo, si dà alla fuga.

1534
NovembreChiesa

Ottiene il comando della flotta pontificia dal papa Paolo III; viene nominato commissario di Civitavecchia. Ha ai suoi ordini 12 galee; 3 della guardia permanente a Civitavecchia e 9 acquistate a Genova dal suo luogotenente Paolo Giustiniani. In pochi giorni arruola 1500 fanti quasi tutti veterani delle compagnie di Renzo di Ceri; raccoglie in fretta marinai, provviste e munizioni.

1535
MarzoChiesaTunisi

Salpa da Civitavecchia con 12 galee. Naviga verso Napoli per congiungersi con il viceré don Pietro di Toledo. Attende qui Antonio Doria che deve giungere dalla Liguria con 22 galee.

Aprile

Ritorna a Civitavecchia per prendere parte alla spedizione ai danni di Tunisi.

Maggio

Si collega a Civitavecchia con la flotta imperiale di Andrea Doria. A Cagliari ed in navigazione verso la Sicilia.

Giugno

Sale sulla galea dell’imperatore Carlo V al Capo della Polla, nel golfo di Napoli;  gli consegna lo stendardo e gli porge gli auguri del pontefice. Giunge di fronte ad Utica (Porto Farina).

Luglio

Con le sue galee apre il fuoco contro la fortezza di Tunisi. Dopo otto ore anche La Goletta viene espugnata.

Agosto

Si trova a Trapani con l’imperatore; ha il permesso di ricondurre a Civitavecchia le galee della squadra pontificia. E’ negato il bottino ai suoi uomini; costoro hanno solo la soddisfazione di ritornare a Roma con un chiavistello e la stanga di una porta di Tunisi, arnesi che saranno esibiti nella basilica di San Pietro prima nel portico, più avanti nella sacristia e, da ultimo, vicino alle catene del porto di Satalia.

1536
AprileAssiste il patriarca di Aquileia Marco Grimani nel condurre le ostilità contro il Barbarossa. Naviga con 3 galee lungo la costa maremmana di fronte a Talamone.
Maggio dicembre

Lascia Roma;  supervisiona le difese di Nepi, Viterbo, Montefiascone, Orvieto, Gradoli, Toscanella (Tuscania), Capodimonte, Acquapendente, Corneto (Tarquinia), Civitaveccia e Ceri.

1537
LuglioChiesaImpero ottomano

Esce da Civitavecchia con 6 galee (di cui 3 di sua proprietà) per la comparsa nelle coste italiane di Barbarossa. Si collega a Napoli con 7 galee del regno, a Messina con le 3 di Sicilia e con le 22 di Andrea Doria. La flotta tocca il Capo Spartivento e giunge a Zante (Zakinthos). Assale le navi avversarie sulla costa albanese.

Agosto

Si scontra con i turchi nelle acque di Corfù (Kerkira); come bottino gli sono riconosciuti una galea con molti prigionieri. Alla notizia dell’arrivo di Barbarossa fa vela verso Messina con Andrea Doria e Leone Strozzi.

OttobreRientra a Civitavecchia. Ospita Andrea Doria nella città.
Novembre

A Civitavecchia. Il vescovo di Pavia Giovanni dei Rossi ha l’incarico di visionare lo stato della flotta pontificia: le galee sono giudicate in piena efficienza.

1538
AgostoAlla volta di Corfù.
Settembre

Viene coinvolto nella sconfitta di Prevesa (Préveza) sulla costa albanese. Dopo lo scontro rileva che il comportamento tenuto nella circostanza da Andrea Doria sia stato richiesto dall’imperatore Carlo V, desideroso di vedere in difficoltà l’alleato veneziano nella guerra contro Barbarossa.

1539
SettembreAffianca il Doria contro il Barbarossa.
1540
Aprile giugnoChiesaCorsari barbareschi

Contrasta con 7 galee le scorrerie del corsaro Dragut. Con Giannettino Doria si mette alla caccia del corsaro nelle acque della Corsica e della Sardegna. In perlustrazione lungo le coste della seconda isola viene a conoscenza che l’avversario è stato visto superare le Bocche di Bonifacio e che si sta dirigendo, sempre in Corsica, a Capo Corso ed alla cala della Girolata. Qui i corsari barbareschi si fermano per dividersi il bottino. Viene inviato in avanscoperta Giorgio Doria con 6 galee ed una fregata affinché si faccia inseguire da costoro.  Dragut si colloca alle loro calcagna con 2 galee e 7 galeotte; presto viene circondato da altre 15 galee che lo affrontano con il vantaggio del vento. Giannettino Doria imprigiona il corsaro. Gentile Virginio Orsini si dirige allora alla cala della Girolata dove sono ferme 2 galee (la veneziana “Moceniga” ed una persa dai pontifici nello scontro di Prevesa) lasciate da Dragut agli ordini di Mami Rais. L’Orsini si impossessa di tali imbarcazioni. Mami Rais riesce a darsi inizialmente alla fuga nei boschi vicini: verrà catturato due settimane dopo allorché si deve arrendere per fame. Nell’ azione vengono liberati dalla schiavitù 1200 cristiani e sono catturate 9 galee. Gentile Virginio Orsini  punta su Civitavecchia;  a Roma, dove viene accolto con particolari festeggiamenti.

1541
MarzoSi porta verso Napoli per dare la caccia ai corsari barbareschi,
GiugnoChiesaAlgeri

Allestisce a Civitavecchia le 3 galee della guardia e le 4 di sua proprietà per appoggiare gli imperiali nell’ impresa di Algeri.

AgostoSalpa da Civitavecchia e fa capo a La Spezia.
Settembre ottobre

Lascia La Spezia per affiancare Andrea Doria ai danni di Algeri. La sua capitana, secondo il protocollo stabilito, si colloca alla destra della galea imperiale. Le truppe sbarcano a terra senza i necessari supporti logistici ed in mare la flotta è sbattuta da una forte tempesta. Ha il comando di 4 galee.

Novembre

Deve ritirarsi; rientra a Civitavecchia dopo avere fatto rotta su Biserta (Banzart), l’isola di Favignana e le isole Eolie.

1542
Aprile giugno
ChiesaCorsari barbareschi

Intensifica la sorveglianza delle coste laziali per controbattere i corsari barbareschi con 6 galee. Con Giulio Podiani cattura diversi bastimenti e fa prigioniero lo Scirocco. A fine luglio giunge all’isola di Capraia con la sua flottiglia. Lo stesso giorno la guardia della torre sulla cima più alta dell’isola avvista una galeotta barbaresca di 22 banchi nella cala del Zenobito: Gentile Virginio Orsini ne è subito informato. La galeotta scorge la sua squadra e di dà alla fuga. Le galee si mettono al suo inseguimento;  a causa del forte vento e del mare tempestoso due di esse si trovano ad avere spezzato l’albero di maestro. L’Orsini dà l’ordine di rientrare in porto.

1543
MarzoFrancia

Prende congedo dal papa a causa dell’alleanza dello stato della Chiesa con Carlo V contro i francesi  alleati dei turchi. Raggiunge Marsiglia (Marseille) con le sue 4 galee. Il re Francesco I gli concede il collare dell’ordine di San Michele e lo nomina luogotenente generale della flotta.

AgostoNaviga nelle acque della Corsica.
……………….

Si incontra con  Barbarossa alleato dei francesi;  ha uno scambio di doni con l’ammiraglio ottomano: gli sono regalate  dieci tavolette con i ritratti in miniatura di altrettanti sultani. Presto Gentile Virginio Orsini viene sospettato di tradimento dai francesi ed è imprigionato da Leone Strozzi. Recupera la libertà in breve tempo.

1548
MarzoChiesa

E’ richiamato al comando della flotta pontificia dal papa Paolo III. Acquista per 17500 scudi 3 galee di proprietà di Orazio Farnese.

Giugno

Inizia la costruzione di una quarta galea che sarà ultimata cinque mesi dopo.

AgostoSi trova a Roma. Si ammala e muore.

CITAZIONI

-“Uomo per arte e per valore da essere annoverato tra i primi marini del suo tempo, che pur n’ebbe di molti e di eccellentissimi. Fu uomo per grandezza d’animo e per antico senno onorato in Italia e fuori; ricerco dalla Francia, e sempre altrettanto osservato dalla Spagna: capitano e marinaro eccellentissimo.” Guglielmotti

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