Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Y - Z

 

Cerca nel sito:

ANTONIO DA CANAL Di Venezia. Figlio di Girolamo.

1521 (aprile) – 1577

 

Anno, mese

Stato, in proprio

Avversario

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1538

Venezia

Impero ottomano

Sopracomito di una galea, prende parte all’impresa di Prevesa (Préveza); penetra per primo nel golfo di Arta (Amvrakikos).

1539

 

 

Ha il comando di una galea nella squadra del provveditore Francesco Pasqualigo. Incalzata dalle galee di Dragut nelle acque di Corfù (Kerkira), parte delle navi veneziane si incaglia nelle secche di Messangi; la galea di Antonio da Canal viene conquistata dagli avversari a causa della rottura dell’ albero. E’ fatto prigioniero.

1542

 

 

Rientra a Venezia. Viene eletto capitano e podestà di Feltre.

1550

 

 

Fa trasportare il corpo del padre Girolamo da Zante (Zakinthos) a Venezia: il congiunto verrà sepolto nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.

1559

Venezia

Corsari barbareschi

Affianca il provveditore della flotta Pandolfo Contarini nella lotta contro i corsari barbareschi: insegue nel porto di Durazzo (Durresi) alcune fuste che hanno depredato nell’  Adriatico alcune navi mercantili veneziane.

1560

 

 

E’ nominato capitano del Golfo.

1562

Venezia

Corsari turchi

Con il sopracomito Giovanni Battista Bembo scorge sui litorali delle Marche 2 fuste di corsari turchi e le costringe a gettarsi sulle spiagge di Ancona. Restituisce la libertà ad oltre 100 cristiani; i turchi o sono fatti prigionieri o sono uccisi dagli abitanti.

1563

 

 

Con Cristoforo da Canal ha il compito di combattere i corsari che operano nell’Adriatico.

1564

 

 

Ha il comando di 3 galee;  continua a contrastare i corsari che infestano l’Adriatico. A più riprese blocca le navi di Ragusa (Dubrovnik)  cariche di frumento per dirottarle su Corfù.

1565

 

 

Ha l’incarico di provveditore della flotta con Filippo Bragadin. Viene inviato alla difesa di Corfù.

1566

 

 

 

……………

 

 

Arresta alle isole Tremiti due spie turche, un siciliano ed uno spagnolo.

……………

 

 

Al largo di Zante assale 2 galee corsare, ne uccide l’equipaggio e libera molti schiavi cristiani trovati al remo.

1570

Venezia

Impero ottomano

Nominato capitano del Golfo, è inviato dal capitano generale Girolamo Zane a Cattaro (Kotor) con 15 galee. Spostato alla difesa di Candia (Kriti), esce nell’Egeo alla ricerca di prigionieri da utilizzare come rematori nella flotta veneziana. Nell’estate attacca, una dopo l’altra, tutte le isole circostanti. Conquista Paro (Paros) senza trovarvi opposizione; stessa cosa avviene a Milo (Milos). A Micone (Mykonos) la popolazione greca cerca di difendersi. 150 sono gli uomini ridotti in schiavitù a bordo delle galee.A Scarpanto (Karpathos) sono date alle fiamme numerose case isolate, è ucciso il bestiame, sono violentate alcune donne. 

1571

 

 

 

……………

 

 

Nell’inverno è sostituito nel suo incarico da Marco Querini per essere eletto provveditore della flotta. A fine maggio si trasferisce da Corfù (Kerkyra) a Candia con 15 galee; si imbatte in Occhiali al largo di Modone (Methoni): non osa dargli battaglia perché reputa che il corsaro algerino disponga di forze superiori alle sue (nella realtà 7 galee ed una dozzina di galeotte). Ai primi di luglio riceve l’ordine con Marco Querini di raggiungere Messina con 62 galee. Da tale città è inviato a Brindisi, ad Otranto ed a Gallipoli con 12 galee per imbarcare le fanterie assoldate dal duca d’Atri per conto dei veneziani e le milizie pugliesi comandate da Tiberio Brancaccio.

Ottobre

 

 

Si distingue alla battaglia di Lepanto (Navpaktos) dove è inserito con la sua capitana nell’ala sinistra dello schieramento della flotta cristiana. Accorre in soccorso di Agostino Barbarigo allorché lo vede in difficoltà di fronte allo Scirocco, che comanda l’ala destra ottomana; affonda una nave nemica con le sue artiglierie e sperona la capitana di Alessandria. Antonio da Canal viene immediatamente attaccato alle spalle;  interviene la galea cretese di Niccolò Avonal, che con altre 2 galee riesce a respingere l’attacco portato all’ammiraglia veneziana. Abborda la galea dello Scirocco e la manda a picco dopo averla demolita con i suoi pezzi di artiglieria.  Gravemente ferito, lo Scirocco è ripescato in mare; trascinato moribondo fuori dall’acqua nella galea di Giovanni Contarini, è qui decapitato. Centinaia di turchi si gettano in mare sperando di raggiungere la costa: i veneziani incalzano senza pietà gli avversari, mentre altri contingenti si accontentano di fare prigionieri quanti più possibile.

Novembre

 

 

Prende parte all’assedio di Margaritino (Margarition) nell’Epiro.

1572

 

 

 

Gennaio

 

 

Con Giacomo Soranzo e l’altro provveditore della flotta Marco Querini naviga nell’arcipelago con 60 galee. Si indirizza verso le coste dell’Anatolia (Anadolu) e della Caramania (Karaman); si porta poi a Lepanto e recupera 12 grossi cannoni caduti in mare durante la battaglia avvenuta nei mesi precedenti. Sono spogliati i cadaveri, che ancora galleggiano in mare: viene così recuperata una buona quantità di denaro. Richiamato da Sebastiano Venier e dal Soranzo, si reca a Cefalonia (Kefallinia) nel porto di Vatino.

…………

 

 

Attacca inutilmente con 13 galee il ponte che congiunge l’isola di Santa Maura (Levkas) alla terraferma. Presidia il tratto di mare che va da Santa Maura al golfo di Corinto (Korinthos), che è infestato dai corsari turchi. Si collega con gli abitanti dell’Acarnania e dell’Etolia e torna alle sue galee carico di prigionieri e di bottino. Prende parte alle ultime fasi della guerra, si distingue nella battaglia di Capo Maleo e di Modone (Methoni).

…………

 

 

Rientra a Venezia alla conclusione del conflitto.

1574

 

 

 

Luglio

 

 

Pilota dall’isola di Murano al Lido la galea sulla quale è imbarcato il re di Francia Enrico III. Al termine della visita, viene armato cavaliere dal sovrano.

1577

 

 

Muore a Corfù, ove possiede alcuni beni donati dalla repubblica al padre Girolamo.

CITAZIONI

-“Is inter proceres venetos insignis magnitidudine corporis et animi.” G.A. Guarneri

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here