Baldassarre di Biassa
Tomba di Baldassarre Biassa e di Francesca Malaspina di Mulazzo La Spezia, Chiesa di S.Maria Assunta.

Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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BALDASSARRE DI BIASSA Di La Spezia. Padre di Giovanni.

  • 1531
Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1477FuoriuscitiMilano

Con il fratello maggiore Gaspare milita nella marina genovese. E’ protagonista con il congiunto dell’insurrezione di Genova contro il dominio degli Sforza. Scaccia da La Spezia le truppe ducali ed occupa le fortezze vicine. Nello stesso anno è posto alla guida del vicariato cittadino.

1481
DicembreGenovaFuoriusciti

Ha il comando di una galea. Animanegra si impossessa della sua nave.

1482

Ago.ChiesaNapoli

Bernardo Villamarina si impossessa di 3 sue galee preparate per conto dei pontifici.

1484GenovaCorsari

I genovesi allestiscono 2 galee per combattere i corsari.  Gli viene dato il comando.

1487
……….…………FregosoMilano

Affianca i Fregoso contro Genova, controllata dal duca di Milano Ludovico Sforza.

………………….GenovaFirenze

Combatte nella guerra di Sarzana. Preposto con 300 fanti alla guardia dei borghi di Sarzanello, abbandona la posizione all’avvicinarsi dei fiorentini. Viene accusato di codardia.

1494
AprileFranciaChiesa

Aderisce agli accordi stabiliti dai fuoriusciti genovesi con il cardinale Giuliano della Rovere (il futuro pontefice Giulio II) alla vigilia della calata del re di Francia Carlo VIII in Italia. Porta in salvo il cardinale ribelle al papa Alessandro VI e lo accompagna, con la sua galea, da Ostia a Genova.

1500

Conduce il cardinale della Rovere da Ostia a Savona salvaguardandolo, in tal modo, dalle insidie di Cesare Borgia.

1503
NovembreChiesaVenezia

Con Obizzo Alidosi è inviato in Romagna per contrastare l’avanzata nella regione dei veneziani. Prende contatto con Dionigi Naldi: costui preferisce accordarsi con i veneziani.

………………….Nello stesso anno ha il comando della squadra navale pontificia con il titolo di capitano generale del mare.
1506

Il papa, in occasione di una malattia del re di Francia, che controlla Genova, medita un colpo di mano sulla città. Baldassarre di Biassa arma 2 galee, fatte costruire a suo tempo nell’arsenale di Pisa da Alessandro VI. Luigi XII guarisce e l’iniziativa non ha alcun seguito.

………………….ChiesaCorsari barbareschiDifende le coste laziali dalle incursioni dei corsari barbareschi.
1509
AgostoChiesaCorsari barbareschi

Sulla foce del Tevere, presso il porto di Ostia,  sono sorprese dai corsari barbareschi del Curtogoli 2 galee pontificie: la capitana è presa all’arrembaggio, intatta, con tutto l’equipaggio. L’episodio guadagna al Biassa l’irrisione dei contemporanei che non tengono nel dovuto conto il fatto che i suoi 2 bastimenti, a causa della guerra in corso con i veneziani, sono costretti a solcare il mare con un numero di vogatori ridotto rispetto alla norma.

1510
………………….

Naviga nel Tevere e nel Tirreno verso Ostia e Civitavecchia con a bordo il pontefice.

LuglioChiesaFrancia

Lascia il porto di Civitavecchia per accompagnare in Liguria Ottaviano e Giano Fregoso, volti alla conquista di Genova. Si trova alla testa di 6 galee; con la sua flotta vi sono anche 11 galee veneziane agli ordini di Girolamo (Grillo) Contarini. Baldassarre di Biassa occupa Chiavari, Rapallo e Sestri Levante. Nel proseguimento della navigazione pontifici e veneziani si ancorano in una baia nei pressi di Genova. All’alba compare la flotta francese con alla testa la “Louise” di Prégeant de Bidoux ed il galeone di Bernardino d’Ornesan. Il mare è in bonaccia; gli avversari adottano una vecchia tattica di combattimento consistente in una triplice fila di navi legate fra loro da una serie di cavi. In testa sono i bastimenti più veloci come i brigantini, in coda quelli più pesanti come le caracche. Inizia un tiro di artiglieria continuo ed alternato per fila. Il Biassa ed il Contarini, nonostante la posizione sfavorevole, si disimpegnano in un primo momento portandosi su bassi fondali salvo a darsi, in un secondo momento, alla fuga. Il capitano pontificio si ritira, inseguito dall’avversario, fino al monte Argentario; da ultimo, ripara a Lungone presso l’isola d’Elba.

Agosto

Si trova a Civitavecchia con la flotta veneziana di Girolamo Contarini (11 galee sottili, 3 galee grosse, una galeazza e 3 navi biscagline; nel complesso ai suoi ordini sono  una galea e 2 brigantini battenti bandiera  pontificia; per altre fonti si tratta di 14 galeoni, 7 galee, una caracca e 3 vascelli biscaglini). Sulle imbarcazioni sono trasportati i fanti destinati all’impresa di Genova. La città è difesa da Prégeant de Bidoux con 6 galee grosse e 22 leggere. L’azione si presenta senza prospettive per cui il Contarini si allontana verso Albenga al fine di imbarcarvi un contingente di 3000 fanti svizzeri. Costoro non si presentano all’appuntamento; i due capitani si ricollegano allora a Santo Stefano di Magra. Baldassarre di Biassa riconduce le truppe di Marcantonio Colonna e di Giano Fregoso nel Lazio. Viene a trovarlo il papa Giulio II che si ferma a pranzo con i condottieri. Il pontefice presenzia alla rassegna della flotta del Biassa che si svolge sulla foce del Tevere.

Settembre

Tenta nuovamente di conquistare Genova con il Contarini. Si ferma nella baia di Vado Ligure per rifornirsi d’acqua: giunge Prégeant de Bidoux; veneziani e pontifici si allontanano. Si scontra con il Bidoux e Bernardono d’Ornesan tra Genova e la Spezia. Il mare è sempre in bonaccia e gli alleati adottano uno schieramento su tre file. Il combattimento dura un’ora e mezza. Segue una nuova ritirata; successivamente, il Biassa con Andrea Doria assale i francesi a Portovenere. L’attacco condotto a terra da Giano Fregoso fallisce per cui deve rientrare alla base di partenza: non disturbato dai francesi può riprendere tranquillamente la navigazione. Il giorno successivo si imbatte in una nave di Cagliari e ne confisca la riserva d’acqua.

Ottobre

Si ricollega con il Contarini ed attacca in Portovenere Prégeant de Bidoux; respinto, dopo avere subito il danneggiamento di 3 galee, rientra a la Spezia. Tenta di sbarcare a Livorno: è accolto con ostilità e non ha la possibilità di rifornirsi d’acqua. Con il favore del vento ripara con il Contarini a Piombino. Con l’arrivo della cattiva stagione rientra a Civitavecchia, mentre i veneziani si danno alla guerra di corsa sulle coste liguri.

NovembreStaziona con il Contarini a Portoferraio.
1511
SettembreChiesaCorsari barbareschiAffronta nel Tirreno i corsari barbareschi con 2 galee e 2 brigantini.
1512Dopo la sconfitta di Ravenna il papa lo trasferisce nell’Adriatico.
1513
Gennaio

Viene inviato dal pontefice a Pisa ad armare nuovamente le 2 galee sottili fattevi costruire a suo tempo da Alessandro VI.

FebbraioChiesa

Con la morte di Giulio II cessa il suo comando della flotta pontificia. Viene sostituito nel suo incarico da Paolo Vettori.

1514
GiugnoIn propriocorsari barbareschi
2 galee barbaresche e 5 fuste catturano nei pressi di Genova una nave di Marsiglia ed una sua galea. Una seconda galea pontificia, sempre ai suoi ordini, riesce a guadagnare la fuga a forza di remi.
1516
Luglio agostoChiesaCorsari barbareschi

Naviga con 2 galee alla ricerca del corsaro Curtogoli fra l’isola d’Elba, l’isola di Capraia, la Sardegna e la Corsica. Alla fine, con Antonio di Biassa, Paolo Vettori, Andrea Doria e Prégeant de Bidoux  assale il corsaro barbaresco nelle sue basi di Biserta (Banzart): i pontifici, agli ordini del comandante della spedizione, il cardinale di Salerno Federico Fregoso, entrano nel porto, salgono sui legni nemici, mettono a sacco il porto ed i suoi immediati dintorni. Le operazioni continuano a La Goletta dove i genovesi recuperano una galea conquistata loro l’anno precedente dal Curtogoli a Cipro (Kipros). Baldassarre di Biassa costeggia, infine, il litorale africano fino all’isola di Gerbe (Djerba): sono incendiate alcune navi e vengono effettuate alcune scorrerie a terra.

1531Muore. E’ sepolto nella chiesa di Santa Maria Assunta in un sarcofago di marmo con la prima moglie Francesca Malaspina dei marchesi di Mulazzo. Gli stemmi di famiglia della tomba, come tanti altri, sono stati scalpellati durante la dominazione napoleonica. In seconde nozze sposa Caterina Martinengo.

CITAZIONI

-“Prode uomo, di antica famiglia genovese…Godeva riputazione di esperto e valoroso marino.” Guglielmotti

-“Il contributo della marina pontificia al comando del Biassa fu modesto. Né poteva essere altrimenti, per le scarse forze navali delle quali il capitano spezzino poteva disporre: in effetti, tra i primi provvedimenti presi da Giulio II per suo consiglio fu l’ordine di costruire nei cantieri di Ancona se nuove galere; in attesa che queste fossero approntate non rimanevano al Biassa possibilità e compiti più vasti della difesa delle coste tirreniche dalle incursioni dei barbareschi; e anche in questi limiti le esigenze della guerra della lega di Cambrai lo costrinsero a risultati scarsamente prestigiosi.” De Caro

Fonte immagine: wikipedia

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