BERNARDO VILLAMARINA-Bernat de Vilamarí

Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - Y - Z

 

Cerca nel sito:

BERNARDO VILLAMARINA/ BERNAT DE VILAMARIN (Bernardo de Villamari, Villamarin, Joan Villamarì) Catalano. Corsaro ed ammiraglio. Padre di Bernardo de Villamarin.

+ 1490 ca.

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1435NapoliGenovaPrende parte alla battaglia di Ponza al fianco di Alfonso d’Aragona.
1445
LuglioNapoliSforza
Giunge a Rimini . Imbarca nelle sue navi le truppe di Domenico Malatesta, di Taliano Furlano, di Giacomo da Caivana e di Roberto da Montalboddo. Si dirige alla volta di Fanol dove è previsto il concentramento delle forze alleate che combattono Francesco Sforza.
1447NapoliAncona

E’ inviato nuovamente nell’Adriatico dal re di Napoli Alfonso d’Aragona per compiervi alcune rappresaglie nell’anconetano. Saccheggia con le sue truppe nell’entroterra vari castelli tra cui Montesicuro, Sappanico, Gallignano ed Offagna.

…………………..Re d’ AragonaImpero ottomano
Sorveglia le coste di Cipro (Kypros) dalle scorrerie dei turchi. E’ segnalato pure alla difesa dell’isola di Castelrosso (Megisti).
1450NapoliGenovaSi imbarcano nelle sue galee le truppe aragonesi del condottiero Palermo destinate a combattere in Liguria le milizie di Pietro Fregoso.
1451Re d’AragonaEgittoAttacca il porto di Alessandria (Al Iskandariyahh) impadronendosi di alcune navi ivi ancorate. Si sposta nei pressi di Damietta (Dumyat). Con le sue incursioni obbliga il sultano a stipulare un trattato commerciale con il regno d’Aragona per il quale le navi catalane possono navigare liberamente in quelle acque.
1453
…………………..
Alfonso d’Aragona lo nomina governatore e capitano delle contee francesi del Roussillon e della Cerdagne.
…………………..NapoliImpero ottomanoViene inviato in Albania in soccorso allo Scanderbeg assediato in Vada dai turchi.
1456NapoliAngiò
Assedia Genova dal mare. Si collega a terra con i Fieschi, gli Adorno, Giorgio del Carretto ed altri fuoriusciti. Devasta la riviera ligure; attua con una potente squadra il blocco navale del porto di Genova. Ufficialmente risulta come corsaro ingaggiato dai fuoriusciti ribelli al governo del doge Pietro Fregoso, in realtà agisce come ammiraglio generale del re d’Aragona.
1458
Giugno
Dopo la morte di Alfonso il Magnanimo il re Giovanni II d’Aragona consente che continui a comandare le galee catalano-aragonesi ai danni di Genova al servizio del nipote Ferrante d’Aragona. Il Villamarina è nuovamente inviato con 20 galee contro Giovanni d’Angiò che ora controlla Genova al posto di Piero Fregoso. Si collega ancora con gli Adorno, i Fieschi e gli Spinola. Lascia Porto Delfino e procede verso la Liguria. Assale il porto ma gli uomini di Giovanni d’Angiò gli precludono ogni via di accesso. A fine mese  il blocco navale si scioglie. Parte della flotta rientra a Napoli e parte si dirige verso Barcellona.
NovembreScorre il litorale ligure con 9 galee affiancando i fuoriusciti ai danni di  Genova. Si impadronisce di 2 galee.
1459
Febbraio
Con 3 galee sostiene sempre i fuoriusciti guidati da Pietro Fregoso. L’azione non ha successo per cui deve allontanarsi. Chiede denaro per potere continuare le operazioni.
Marzo
Imbarca a Sestri Levante 300 fanti necessari per prestare soccorso a Giovanni del Carretto impegnato nell’assedio di Albenga. Con la sconfitta del del Carretto si rinchiude in Noli per rifornirsi d’acqua e di vettovaglie. Viene qui attaccato dallo Scarincio con 8 galee genovesi. Si ritira per non rimanere intrappolato nel porto.
Aprile/settembre
Lascia Piombino per incrociare sempre nelle acque liguri. Riceve in rinforzo da Napoli numerose galee tanto che ora ne ha a disposizione 16. Molesta la costa ligure. A luglio si sposta nelle acque sarde allo scopo di approvvigionare le sue navi. Si presenta subito dopo davanti a Genova con 12/13 galee. Ad agosto è affrontato dal filofrancese Spinetta Fregoso; a fine mese è segnalato a Portovenere.  A settembre si trova a Porto Pisano; gli vengono contro alcune galee provenzali. Segue uno scontro navale al cui termine costringe le navi provenzali di Giovanni Cossa, dirette in Corsica a Bonifacio, a rientrare nel porto di Genova.
1460
FebbraioNapoliAngiòE’ inviato in Catalogna per chiedere a Giovanni d’Aragona 3 galee per la difesa delle coste del regno di Napoli.
Maggio. luglio.In Catalogna. A giugno naviga lungo la costa ligure ai danni dei genovesi con 7/10 galee.  Nei pressi di Nizza cattura una nave biscaglina con a bordo merci milanesi destinate al duca di Milano Galeazzo maria Sforza. A luglio si sposa. Viene in tal modo ritardata la partenza per il regno di Napoli (17 galee e 2 navi di rifornimenti polvere da sparo, armi ed altre munizioni).
SettembreNaviga con 9/13 galee nelle acque antistanti la Corsica e la Sardegna. Si impadronisce di un’altra nave biscaglina carica di merci genovesi e di altri piccoli navigli. Dà la caccia allo Scarincio fin nei pressi di Genova. Di seguito continua la sua azione a depredare la Riviera di Ponente e quella di Levante.
DicembreNaviga nel Tevere con 2 galee. A Roma  rende omaggio al papa Pio II. Sulla foce del fiume sono ancorate altre 7 galee.
1462
Settembre
Compare sul litorale ligure, al Finale, con 4 galee. Ha l’obiettivo di combattere il corsaro d’Ischia Johan Torrelles.
OttobreFrancia
Le sue galee catturano nel tratto di mare tra Napoli e Gaeta 2 fuste. Fa vela ancora verso la Liguria. Si colloca davanti alla foce del Bisagno, a Genova, con 6 galee ed una fusta. Insegue fino a Monaco 2 galee di Paolo Fregoso. Nello stesso mese passa al servizio del re di Francia Luigi XI per tre mesi. Scorta Giovanni Cossa da Pisa alla Provenza con le sue navi.
Novembre
Si colloca alla foce del fiume Magra con Antonino da Montaldo al comando di 7 galee e di 5 fuste. Vi sorprende alcune imbarcazioni di mercanti di Pisa e di Lucca intenti a scaricare drappi di seta. Sbarca 200 fanti e costoro si appropriano di un bottino valutato in 12000 ducati (sui 20000 del carico originale). Sono pure catturati numerosi pescatori per essere messi al remo delle sue navi. Con la preda raggiunge Savona dove fa scalo.
1463
LuglioNapoliAngiòAppronta 4 galee per affrontare le navi provenzali nel golfo di Napoli. Nello stesso mese prende parte alla battaglia di Sessa.
Agosto
Appoggia dal mare l’avanzata delle truppe aragonesi nella zona della torre dei Bagni. Ne segue l’invasione del piano di Sessa ai danni del duca di Sessa e principe di Rossano Marino di Marzano. Sono razziate nell’occasione grandi quantità di bestiame che fanno crollare i prezzi di mercato: i bovini sono venduti ad un ducato per capo ed i maiali ad una moneta d’argento.
Ottobre
Contrasta Johan Torrelles nelle acque d’Ischia. Cerca di prestare soccorso ai difensori della fortezza del porto sempre sotto il controllo degli aragonesi. Blocca nel porto le navi avversarie mentre sbarcano a terra le fanterie angioine. Il cattivo tempo induce presto gli attaccanti a riparare a Pozzuoli.
Novembre
Si scontra al largo del monte Argentario con alcune galee provenzali. Sopraggiungono nel frattempo 3 galeotte barbaresche. I contendenti si separano. Il Villamarina insegue le galeotte corsare e se ne impadronisce di una.
1471Re d’ AragonaRibelli
Al comando di una flotta composta da 16 grosse navi e da 20 galee blocca il porto di Barcellona ribellatasi a Giovanni d’Aragona. Con il suo intervento contribuisce a porre termine alla guerra civile che da dieci anni sta insanguinando la Catalogna.
1478
…………………..Re d’ AragonaOristano
Combatte il marchese di Oristano Leonardo d’ Alagona ribellatosi al re d’Aragona. Si collega con il viceré di Sicilia, il conte di Cardona, e si porta con la flotta nelle acque della Sardegna. Rifornisce di frumento i difensori del castello di Alghero ridotti allo stremo a seguito di un lungo assedio.
Aprile
Approda a Cagliari con l’intenzione di trovare un accordo con gli avversari. Si oppone ai suoi disegni il viceré di Sardegna Niccolò Carroz che, con la scusa della presenza della peste in città, lo fa allontanare dall’isola. Sconfigge i fautori dell’autonomia sarda a Macomer. Leonardo d’Alagona si dà alla fuga; il ribelle è catturato sulle coste liguri mentre sta fuggendo verso Genova. E’ consegnato agli aragonesi dal corsaro Saragossa. Parte dei prigionieri sono condotti a Palermo. Il conte di Paredes, viceré di Sicilia, Giovanni Raimondo di Cardona chiede al Villamarina i prigionieri per consegnarli al re di Napoli Ferrante d’Aragona. Il Villamarina si rifiuta, salpa da Palermo, si porta a Trapani e punta su Barcellona.
AgostoIn proprio
Naviga con 4 galee lungo le coste provenzali nell’arcipelago delle Embiers. Si impadronisce di 12 barche di Cremona che, cariche di olio, stanno ritornando in Lombardia. Ne cattura gli equipaggi.
1480 NapoliImpero OttomanoNella seconda metà dell’anno fa parte con Galceran di Requesens della flotta preparata dal re di Napoli Ferrante d’Aragona per affrontare i turchi sbarcati nel Salento. E’ allestito un convoglio composto da 27 galee, 4 fuste, 2 galeazze, una trentina di battelli ed alcuni grippi. Lasciato il Tirreno, la squadra entra nelle acque del Salento dopo avere fatto scalo a Gallipoli ed a Santa Maria di Leuca. Entra infine nell’Adriatico per fermarsi nel porto di Brindisi, da dove cerca di contrastare il traffico delle navi ottomane che da Valona si dirigono verso l’occupata Otranto.
1484
Novembre dicembreNapoliGenova
Combatte i genovesi al comando di una flotta di 18 galee. Incrocia nelle coste della Toscana con Galceran di Requesens;  coadiuva i fiorentini (sulle sue navi sono imbarcate alcune compagnie di fanti tra cui quella di Pasquale d’Arezzo) impegnati nella guerra di Sarzana. Spinto ad assalire Portovenere non vuole salpare da Livorno se prima non riceve una notevole somma di denaro atta a mettere in ordine le sue galee. Interviene il commissario fiorentino Pier Capponi che, con alcune concessioni e varie promesse, induce i due capitani ad iniziare l’impresa. Una improvvisa tempesta impedisce alle navi di partire. Pier Capponi licenzia la flotta trattenendo solo 4 galee a difesa del porto di Livorno. Nel 1485, in occasione della congiura dei baroni ai danni di Ferrante d’Aragona, abbandona il regno di Napoli per riparare in Spagna.
1489AragonaCorsari
E’ inviato dal re d’Aragona Ferdinando il Cattolico in soccorso del signore di Piombino Jacopo d’Appiano a seguito dell’attacco portato all’isola d’Elba dai fratelli Johann e Carlo Torrelles (Carlo Torreglia).
1490Muore.

CITAZIONI

-“Fué el mas notable Almirante de este reino (regno d’Aragona).” Condeminas Mascarò

-“Un fortunato impresario della guerra sul mare che usava alternare periodi in cui conduceva in proprio la guerra di corsa ad altri periodi, nei quali militava al servizio del suo re sulla base di regolare contratto di condotta.” Pellegrini

-“Capitano..di quei tempi molto stimato nei nostri Mari.” Interiano

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here