Jan Janszoon

Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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JAN JANSZ/ MURAD RAIS (Jan Janszoon, Morat Rais, John Barber, Captain John, Caid Morato) Olandese di Haarlem. Rinnegato. Corsaro di Salé e di Algeri.

1570- 1645 ca.

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
………………..Paesi BassiSpagna

Incomincia la sua carriera di corsaro al servizio degli Stati Generali dei Paesi Bassi durante la guerra d’indipendenza contro gli spagnoli. Opera da Dunkerque. Poiché trova l’attività non lucrativa come vorrebbe si trasforma in pirata. Naviga con una piccola imbarcazione da La Rochelle.

1618Paesi BassiCorsari barbareschi

Catturato dai corsari barbareschi a Lanzarote, una delle isole Canarie, abiura ad Algeri alla fede cattolica: nonostante che la sua conversione possa anche essere stata forzata pare che questa abbia avuto delle radici poiché Jansz non implorò mai l’indulto o diede il minimo segno di desiderare di ritornare a far parte della cristianità. Jansz sposta la sua attività in tale reggenza. Ha il comando di una nave della squadra di Soliman Rais, il rinnegato olandese Salomon De Veenboer.

1619In proprio
Si installa a Salé, porto situato fra Gibilterra e la rotta delle Indie, a cinquanta miglia da Gibilterra. Tale località diventa la sua base operativa perché Algeri, ufficialmente, ha stipulato numerosi trattati di pace con vari paesi europei. Muoverà guerra alle navi di tutte le nazioni cristiane senza distinzione non facendo eccezione neppure per quelle del suo paese d’origine. Quando attacca un’imbarcazione spagnola usa issare sul pennone i colori del principe d’Orange, in omaggio al suo essere olandese. Durante l’assalto alle navi di altra nazionalità alza al contrario la mezzaluna rossa degli ottomani.
1620
………………..In proprioPaesi Bassi

Si imbatte nei pressi di Malaga in una nave olandese. Quando l’imbarcazione si avvede di avere di fronte dei corsari barbareschi, naviga direttamente contro di essi innalzando la bandiera rossa significante lotta senza quartiere. Jansz volta la prua e fugge di fronte all’avversario, peraltro rappresentato non da una nave da guerra, ma da un legno mercantile condotto da un coraggioso capitano.

Giugno luglioIn proprio

Continua nelle sue razzie, fa numerose prede e, contrariamente a Soliman Rais, perseguita anche i vascelli della sua nazione. Si converte all’islam assumendo il nome di Murad Rais; sposa una donna moresca pur avendo già moglie e figli ad Haarlem. Sceglie come secondo un altro olandese, Matthys van Bostel Oesterbynck. Anche costui si converte alla fede musulmana e sposa una spagnola di quattordici anni pur avendo una moglie ed una figlia ad Amsterdam.

1622
Novembre dicembreIn proprioSpagna Francia
In una delle sue spedizioni nella Manica si trova a corto di vettovaglie e nella necessità di alcune riparazioni alle sue navi; sbarca nel porto olandese di Veere in Zelandia: le autorità non possono negare l’accesso alle 2 sue imbarcazioni perché, al momento, è in vigore un trattato commerciale tra il sultano del Marocco ed i Paesi Bassi. Le prime persone che vengono a fare visita a bordo a Jan Jansz sono la moglie olandese ed i figli; tutti lo pregano ad abbandonare la pirateria; anche i parenti degli uomini dell’equipaggio fanno altrettanto. Jansz salpa da Veere, seguito da altri olandesi che si aggregano al suo equipaggio nonostante la proibizioni delle autorità. Nel corso delle riparazioni fuggono dalle sue navi alcuni prigionieri spagnoli che sono nascosti dagli olandesi. Indispettito Jan Jansz , appena ripreso il mare, assale parecchie imbarcazioni francesi non tenendo in alcun conto le convenzioni in essere.
1623In proprio

Gli abitanti di Salé si dichiarano indipendenti dal sultano del Marocco  creando, di fatto, una repubblica governata da 14 corsari, con un presidente che funge anche da ammiraglio. Il sultano Mulay Zaydan dopo un infruttifero assedio di Salé accetterà la situazione (la sua signoria sarà solo nominale). Lo Jansz è il primo ad essere eletto presidente ed ammiraglio; allestisce una flotta di 16/17 vascelli.

          1624In proprio

Riprende il mare. Nell’anno si impadronisce di 3 navi olandesi (a fine marzo, una di 240 tonnellate; due giorni più tardi cattura la seconda al largo di Lisbona; la terza, di 200 tonnellate, è conquistata a luglio. Diviene ben presto ricchissimo con le catture fatte nel mare e con le sue percentuali in qualità di ammiraglio comprendenti i diritti di ancoraggio, di pilotaggio e di altri introiti portuali oltre che con le sue commissioni sui beni depredati. Opera prevalentemente nel mare del Nord, nel nord dell’Atlantico e nel canale della Manica. Nella sua veste di ammiraglio di Salé concede salvacondotti alle navi corsare; entra pure in contatto con gli Stati Generali delle Provincie Unite (i Paesi Bassi) per la regolamentazione del trattamento delle prede e per l’acquisto di armi, munizioni e materiale navale vario.

1626
FebbraioIn proprioSpagna

Lascia Salé con 3 navi, di cui una è rappresentata da una nave spagnola fornita di un buon carico che fa mostra di volere vendere nei Paesi Bassi. Quando la sua squadra giunge nel mare del Nord si imbatte apparentemente in una nave mercantile battente bandiera olandese: sembra che vi siano pochi uomini a bordo. Jan Jansz si avvicina per prenderne possesso; sulla nave viene innalzata all’improvviso la bandiera spagnola. Si tratta di un corsaro spagnolo con patente di Dunkerque. Nel corso del combattimento una sua nave è disalberata ed è presa all’abbordaggio; le altre due sfuggono a stento alla cattura dopo avere subito forti danni e la perdita di numerosi uomini; anch’egli rimane ferito nel combattimento. Un suo vascello riesce a risalire il fiume Maas; l’altro, che ha subito danni maggiori, raggiunge l’isola di Texel e da qui si porta ad Amsterdam. La nave è confiscata dalle autorità ed è venduta nella locale piazza .  Non gli viene concesso il permesso di seppellire i suoi uomini sicché è costretto a gettare i loro corpi in mare. I corsari, fatti prigionieri nel precedente scontro navale verranno rilasciati agli inizi del 1627 e potranno riunirsi con i loro colleghi sempre fermi sul fiume Maas.

…………….In proprioSeguono razzie per lo più infruttuose nello stretto di Gibilterra.
1627In proprioDanimarca Paesi Bassi

Nella primavera mentre sta ritornando ad Algeri ingaggia come pilota uno schiavo danese che, in cambio della libertà, gli si offre come pilota per una spedizione nel mare del Nord. Si volge verso l’Islanda con 3 navi nelle quali trovano posto anche 3 rinnegati inglesi. A giugno compie alcune incursioni sul litorale; si impossessa di 3 mercantili danesi. A metà luglio piomba su Heimaey, un’isola al largo della costa. Gli abitanti oppongono una debole resistenza prima di arrendersi. Mette a sacco la capitale Reykjavick da cui trae solo pesce secco e pelli; fa prigionieri 400/800 islandesi, tra uomini, donne e ragazzi, e li conduce via con sé. Nel porto si impossessa di una nave ed imprigiona molti membri del suo equipaggio. Nel proseguo della navigazione, ottiene un vascello olandese e fa ancora numerosi prigionieri che saranno tutti condotti come schiavi a Salé. Al ritorno dall’Islanda gli abitanti di Salé proclamano la propria repubblica, indipendente da quella creata dai pirati, nella Casbah; tale fatto induce Jan Jansz a trasferire il proprio quartiere generale ad Algeri. Riprende da tale località la propria attività di corsaro.

1631
Maggio agostoIn proprioFrancia Inghilterra

Salpa da Algeri con 2 navi bene armate, probabilmente di fabbricazione olandese, nelle quali sono imbarcati 280 marinai; esce dal  Mediterraneo; si spinge fino al canale della Manica, affonda 2 navi francesi dopo averle private dei loro carichi. Giunto nelle acque inglesi, a metà giugno si impossessa di una nave britannica di 60 tonnellate fra Lands End e la costa irlandese (capitano Edward Fawlett). Il carico dell’imbarcazione è predato ed il bastimento è affondato. I 2 vascelli corsari continuano la rotta nord-ovest verso la costa irlandese ed approdano davanti a Old Head of Kinsale. Qui Jan Jansz si appropria di 2 pescherecci provenienti dal porto di Dungarvan: il capitano di una di queste barche è un cattolico di nome John Hackett. Il corsaro chiede informazioni sui siti: il bottino dei corsari algerini, fino a questo momento, consiste solamente in 40 prigionieri, troppo poco per i membri degli equipaggi giacché la metà di costoro è destinata  ai proprietari delle navi di corsa ed un altro 20/25 per cento ai giannizzeri imbarcati ed agli ufficiali della dogana di Algeri. John Hackett convince Janszoon a non puntare su Durgavan e qui continuare nelle sue scorrerie, bensì su Baltimore, nella contea di Cork, abitata da inglesi protestanti più che da irlandesi cattolici. Le due navi puntano su Castlehaven e da qui, con il favore dell’oscurità, gettano l’ancora appena fuori l’entrata del porto di Baltimore. Senza indugio Jan Jansz effettua un sopralluogo del porto ed utilizza come guida il capitano Fawlett che comandava la nave inglese di cui si è impossessato a Lands End. Di mattina sbarcano 230 algerini dalle loro scialuppe e dai due pescherecci. I giannizzeri portano moschetti e scimitarre; il resto dei marinai è armato con lunghi coltelli, piedi di porco e strisce di canapa imbevute di catrame arrotolate attorno a lunghi bastoni pronti per essere accesi. Hackett accompagna le forze sbarcate. Le barche si fanno strada tra i pescherecci ancorati, poi si arenano sulla spiaggia di ghiaia e fango. Gli invasori accendono le torce e danno alle fiamme i tetti di paglia delle abitazioni che si trovano nell’insenatura; è attaccata anche la località distante mezzo chilometro. I fuggiaschi fanno in tempo a dare l’allarme per cui la maggioranza della popolazione riesce a salvarsi dietro le mura di un fortino vicino.  I corsari entrano in una quarantina di abitazioni di Baltimore. Al primo segnale di resistenza Jan Jansz decide di ritirarsi. Sono ridotti in schiavitù nella scorreria 89 donne, alcuni  bambini e venti uomini; i morti sono due. 2 pinacce della marina inglese sono incaricate di mettersi alla loro caccia, la “Fitfh Whelp” capitanata da Frances Hook e la “Ninth Whelp” agli ordini di sir Thomas Button. Nessuno dei due si muove: il primo allega come motivo il non avere ricevuto le vettovaglie necessarie al suo equipaggio in quanto bloccate dal Button; il secondo perché bloccato a Cardiff da una malattia.  Jan Jansz  fa sbarcare sulla costa irlandese 2 anziani prigionieri, un uomo ed una donna; con loro vi sono anche John Hackett, Edward Fawlett ed un pescatore di Durgavan.  Il primo è subito arrestato  e sarà impiccato per la sua collaborazione con il suo compagno pescatore; il Fawlett, invece, riuscirà a dimostrare che la sua collaborazione è stata dovuta solo alla forza. Anche il capitano Hooke sarà condannato a morte per essersi rifiutato di obbedire all’ordine di salpare; Thomas Button riceverà una lettera di biasimo per essere rimasto a casa.  Ai primi di agosto le 2 navi corsare giungono ad Algeri recando con sé 300 schiavi: 109 irlandesi, 9 marinai inglesi della nave del Fawlett, 17 marinai francesi, 9 portoghesi ed altri 3 marinai di varie nazionalità.

1635In proprioMaltaViene catturato dai cavalieri di Malta in una delle sue scorrerie. Dopo cinque anni di prigionia a La Valletta riesce a fuggire a Tunisi.
1640
………………..MaroccoRitrna in Marocco.
Dicembre

Il sultano lo nomina governatore della fortezza di Qasla-d’El-Oualidiya, presso la città costiera di Safi, non lontano da Salé: a fine mese viene a trovarlo dai Paesi Bassi la figlia Lysbeth. Jan Janszoon ha anche il controllo delle forze marittime del sultano concentrate nel porto cittadino.

1641
AgostoLa figlia è ancora segnalata al suo fianco a Qasla-d’El-Oualidiya.
1645

Muore. Non si sa dove, né quando. Si dice generalmente che abbia fatto una cattiva fine.

CITAZIONI

-“Cotanto pernicioso alla navigation de Franchi.” Salvago

-“Il più famoso di tutti i rover di Salé…Mosse guerra alle navi di tutte le nazioni cristiane senza distinzione, non facendo eccezione neppure per quelle olandesi; quando, però, attaccava una nave spagnola usava issare sul pennone i colori del principe d’Orange, in omaggio alla propria origine olandese. Durante l’attacco alle navi di altre nazioni issava invece la mezzaluna rossa dei turchi.” Gosse

-“Possiamo supporre che Murad fosse un uomo carismatico e un capo con grandi capacità, e che possedesse la qualità apprezzata sopra ogni altra dai corsari: la fortuna. Possiamo ritenere che fosse entusiasta della repubblica corsara e forse il suo maggiore ideologo, come pure il suo primo ammiraglio eletto. Addirittura, possiamo spingerci a supporre che una persona di una tale intelligenza e coraggio, avesse raggiunto un certo grado di coscienza politica e di fervore rivoluzionario.” Wilson

-“ Jan Janszoon is one of the most successful corsairs of the Mediterranean sea.www.geocities.com/Tokyo/garden

“Morato Rais symbolise deux choses dans la course salétine: le role des islamisés nordiques et la dimension océanique prise par l’activité maritime de la ville (Salé)”. L. Maziane

-“La liturgia islandese conserva a tutt’oggi una preghiera di invocazione a Dio che li protegga contro il “terrore dei turchi”.” Tinniswood

-“Un olandese di nascita assurto..a grande fortuna corsara fra Salé ed Algeri: egli alzava sul pennone della sua “padrona” la bandiera del principe d’Orange, il suo sovrano..se egli non avesse invece cambiato nazionalità…Murad raccolse successi..numerosi nel Mediterraneo, nello scenario tra le Baleari e la Corsica e dalla Sardegna alle coste meridionali della Sicilia e sino al mar Ionio, non senza spingersi nell’Egeo sino a Creta.” Bono

 

 

 

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