Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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LANFRANCO BORBORINO ( Bolborino) Detto  della Turca. Di Genova. Corsaro. Signore di parte di Dolceacqua.

+ 1215 ca. – 1278 (giugno)

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1235Impara l’arte della mercatura commerciando con denaro preso a prestito. Nel saccheggio del fondaco subito dai genovesi a Ceuta perde una commenda. Promette di rimborsare il suo creditore, Arnaldo Galleta. Si dà alla guerra di corsa.
1266
Maggio giugnoGenovaVenezia

Ottiene senza alcun merito il comando di 18 o 27 galee secondo le fonti  e di una grande nave allo scopo di affrontare i veneziani. E’ assistito nelle operazioni da Baldovino Diotisalve, Rinaldo Ceba e Bonavia conte di Noli. Salpa da Portovenere e si porta a Bonifacio in Corsica, dove è raggiunto da altre 9 galee. Saputo che gli avversari hanno catturato nel poto di Tunisi una nave genovese ed una di Savona, si muove verso la Sicilia. A metà giugno giunge nei pressi di Trapani dove si trova la flotta della Serenissima comandata da Andrea Dandolo, forte di 24 galee e di 2 sagitte. Non si sposta in alto mare come gli suggeriscono i suoi subalterni preferendo  mantenersi nei pressi della costa. I veneziani conducono due assalti. Lanfranco Borborino fa allestire un brulotto da lanciare contro la flotta nemica. L’imbarcazione, a causa del vento contrario, non provoca l’effetto desiderato. Un terzo assalto è decisamente contrario alle speranze dei genovesi. I veneziani si impadroniscono di 24 galee e ne 600 sono i prigionieri. Sconfitto, riesce a riparare a Trapani. Verrà accusato di negligenza e sarà condannato con i suoi ufficiali.

Luglio

E’ condannato su accusa dei marinai salvatisi dalla cattura. Lanfranco Borborino perde i suoi beni, è bandito e condannato al pagamento di 10000 lire. La multa sarà ridotta a 500 lire allorché i due capitani del popolo Oberto Doria e Oberto Spinola gli concederanno il permesso di rientrare a Genova. Altri ufficiali della flotta sono invece puniti con una multa variabile dalle 2000 alle 1000 lire genovesi.

1277
AprileDetta il proprio testamento.
1278
GiugnoMuore a metà mese. Sposa Giacoma, vedova del conte di Ventimiglia Manuele.

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