BERNARDO VILLAMARINA-Bernat de Vilamarí

Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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BERNARDO VILLAMARINA (Bernat de Villamarin, Bernat de Vilamarí) Di Barcellona. Corsaro. Conte di Capaccio. Viceré di Napoli e conte di Trivento; signore di Palau-Saverdera, Bosa, Capaccio, Altavilla Silentina.

Figlio di Bernardo Villamarina. Cognato di Raimondo di Cardona.

1462 + 1516 (dicembre)

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
……………………….In proprioGenovaGiovane, pratica la guerra di corsa ai danni dei genovesi
1478
OttobreRe d’AragonaE’ presente nella spedizione, forte di 7 galee e 2 galeotte, incaricata di scortare a Maiorca Joan Dusal’ i Durall, futuro viceré di Sardegna.
1479
SettembreE’ nominato dal re d’Aragona Ferdinando il Cattolico capitano generale della flotta aragonese in Sardegna, in sostituzione del cugino, morto di recente, Johan de Vilamari, Ne eredita anche il feudo di Bosa in Sardegna.
1480
Agosto
Otranto viene conquistata dai turchi ai danni del re di Napoli Ferrante d’Aragona.
SettembreRe d’ AragonaImpero ottomano
E’ inviato dal re d’Aragona in soccorso degli aragonesi di Napoli contro i turchi. Raggiunge Napoli con la flotta comandata da Francisco Enriquez primo cugino del sovrano.
Ottobre
Con le navi catalane e napoletane si porta all’assedio di Otranto. Le truppe sbarcano e si accampano sul colle del Pigno. L’arrivo della cattiva stagione e le continue mareggiate spingono la flotta a riprendere il mare. Sverna a Brindisi.
1481
Inverno
Si collega con la flotta del conte di Trivento Galceran de Requesens. Si ferma a Gallipoli ed a Santa Maria di Leuca con 4 fuste, 2 galeazze ed una trentina di legni minori. Entra nell’Adriatico, risale la costa sino a Brindisi con lo scopo di contrastare il traffico ottomano proveniente da Valona (Vlora).
Primavera
La flotta ottomana salpa da Otranto per rientrare a Valona (Vlora). Bernardo Villamarina e Brizio Giustiniani si collocano presso l’isola si Saseno a dodici miglia da tale porto. I turchi si avvicinano nottetempo. Il Villamarina preferisce non attaccare gli avversari; il Giustiniani è di opinione diversa. Mentre i due capitani litigano la maggior parte dell’armata nemica raggiunge in salvo la costa. I due ammiragli non possono fare altro che assalire la retroguardia. Sono catturate alcune imbarcazioni.
SettembreIn proprioImpero ottomanoCon la caduta di Otranto (settembre) scorre in Levante con Francisco Enriquez.
NovembreFirenzeGenovaTorna a dedicarsi alle tradizionali azioni di contrasto delle attività marittime genovesi assieme con il Requesens.
1482
Giugno/agostoNapoliVenezia ChiesaAl servizio di Ferrante d’Aragona. Ad agosto si impadronisce di 3 galee genovesi di Baldassarre di Biassa armate appositamente per conto dei pontifici.
1483

……………………….NapoliVenezia

Prende parte ad una serie di azioni corsare ai danni del naviglio della Serenissima.

Giugno

Sposa a Napoli Maria de Castre-Pinos i de Sald, aiutante di camera della regina di Napoli Giovanna d’Aragona. Le nozze sono celebrate nel palazzo reale. Più tardi il Villamarina si sposerà in seconde nozze con Isabel de Cardona, figlia del barone di Bellpuig e sorella del viceré di Napoli Raimondo di Cardona (Ramon Folch de Cardona).

1484FirenzeGenova

Nuovamente al servizio dei fiorentini affianca Battistino Fregoso nella guerra di Sarzana. Ha il compito di assalire Genova con 18 galee. Il suo attacco viene respinto.

1485
LuglioNapoliImpero ottomano
Il re di Napoli gli affida il comando di una squadra navale al fine di affrontare i turchi.
Settembre
Ferrante d’Aragona si rivolge al console dei catalani a Venezia per ottenere il risarcimento dei danni causati ad alcune galee condotte dal Villamarina nello stretto di Messina. A fine mese il re d’Aragona Ferdinando il Cattolico esautora il Requesens dal comando della flotta aragonese. Al Villamarina viene pure assicurata la giurisdizione marittima per tutti i regni che fanno parte dello stato aragonese.
1486
Dicembre
Il re d’Aragona lo ringrazia per il servizio reso nel regno di Napoli. La sua fedeltà verrà ricompensata due anni dopo con l’infeudazione di alcune terre in Sardegna.
1488Re d’ AragonaAngiò
Con il Saragossa e Johan Torrelles prende parte ad un attacco ai danni di Marsiglia (Marseille).
1489Re d’AragonaCorsari spagnoli

Diretto a Capua, incrocia nel canale di Piombino; gli abitanti gli fanno avere uno stupendo regalo per avere il suo appoggio contro i corsari che stanno al momento infestando quelle coste. Al comando della flotta aragonese del re Ferdinando il Cattolico allontana da tali acque la nave del corsaro fra Carlo e quella di Francesco Turriglia. Ordina pure a costoro di restituire le prede ed i prigionieri catturati nella recente incursione.

1490In proprioGenova

I genovesi, tramite il duca di Milano Ludovico Sforza, tentano di rappacificarsi con il re d’Aragona con il quale sono da tempo in conflitto. Il Villamarina si oppone e manda a monte ogni progetto di pacificazione per potere perseverare nelle sue depredazioni ai loro danni.

1491In proprioScorre lungo  coste provenzali. Esce all’improvviso dall’isola di Bendor con 2 galee ed un brigantino per assalire un piccolo galeone di La Ciotat. Cattura la nave con l’equipaggio. Di seguito, nelle stesse acque, assale invano un grande galeone di Nizza (Nice).
1492
Aprile/giugnoIl re Ferdinando gli ordina di restituire il bottino di Franci Pastor, che stava trasportando merci appartenenti al duca di Calabria Alfonso di Calabria per il valore di 3000 ducati. A giugno gli è ingiunto di non attaccare le navi che inalberano l’insegna reale.
DicembreViene sospeso dai suoi incarichi.
1493
LuglioE’ riconfermato al comando della flotta aragonese.
AgostoRe d’AragonaImpero ottomanoFerdinando il Cattolico gli ordina di navigare lungo le coste siciliane, pronto ad intervenire nel caso in cui l’isola di Malta fosse assalita dai turchi. Nell’occasione collabora con la squadra pontificia.
NovembreAgli inizi del mese scorta il papa Alessandro VI a Roma. Sempre negli stessi giorni è invitato dal re d’Aragona a restituire le prede tolte ad un gruppo di pellegrini greci in navigazione per Santiago de Compostela.
1495
AprileNapoliFrancia
In previsione della caduta di Napoli in potere dei francesi imbarca a bordo della sua squadra di 6 galee leggere il re Ferdinando d’Aragona e lo conduce all’isola d’Ischia. Prima della sua partenza fa incendiare l’arsenale ed alcune navi ferme nel porto. Solamente 2 galeazze sfuggono al fuoco e cadono in potere dei francesi capitanati da Etienne de Vesc e da Graziano di Guerra (Gratien d’Aguerre).
Luglio
Ai primi del mese salpa dall’isola d’Ischia con Galceran de Requesens; a bordo di 63 navi sono imbarcate le truppe di Consalvo di Cordoba. 16 navi francesi, ferme nella rada, non riescono ad impedire lo sbarco delle milizie. La popolazione insorge ed i capitani francesi Gilbert de Montpensier, Etienne de Vesc ed Antonello da San Severino sono costretti a rifugiarsi in Castelnuovo. Il Villamarina lascia Napoli e si indirizza sulle coste pugliesi mentre Galceran di Requesens rimane a mantenere il blocco alle fortezze dal mare.
Settembre/ottobre
A fine settembre rientra dalla Puglia con la flotta veneziana (25 galee) di Grillo Contarini per assediare dal mare Castelnuovo. Ai primi di ottobre i francesi si arrendono alla condizione di non ricevere soccorsi entro il termine di due mesi. A metà mese Bernardo Villamarina naviga nei pressi dell’isola di Ponza con la flotta di Grillo Contarini. Si imbatte nell’armata francese comandata da Louis Aleman d’Arbent (26 navi, comprese la galeazza “Notre-Dame-Sainte- Marie” e la “Santa Maria” appartenente all’ordine gerosolomitano). Una tempesta si scatena all’ improvviso e scompagina la flotta avversaria: Bernardo Villamarina approfitta delle condizioni atmosferiche e gli avversari sono sconfitti con facilità.
……………………….NapoliMilano

Incrocia nelle acque della Sardegna con 2 galee; si scontra con Brizio Giustiniani che conduce 4 galee. Obbligato a cercare scampo a terra, viene inseguito e presto è catturato. Le sue navi sono conquistate dall’avversario. Liberato sulla parola, sorprende Brizio Giustiniani con l’ausilio del napoletano Saracosa; lo combatte e recupera una galea a seguito di un aspro scontro.

Novembre
Gli è ordinato da Ferdinando il Cattolico di non attaccare il naviglio francese a seguito della pace intercorsa tra il regno d’Aragona e quello transalpino per il possesso del Rossiglione (Roussillon).
DicembreNapoliFrancia
Con la caduta a Napoli di Castelnuovo e di Castel dell’Ovo si dirige a Gaeta mentre l’ammiraglio catalano Juan de Lezcano punta su Taranto. Il Villamarina coadiuva dal mare l’azione di Consalvo di Cordoba teso ad impedire l’ingresso nella città di vettovaglie e di soccorsi.
1496
SettembreRe d’AragonaFrancia
Ha il compito di portarsi a Colliure per sorvegliare la costa catalana da eventuali incursioni di navi francesi.
Ottobre/ novembre
Prende parte all’assedio di Gaeta. Con Juan de Lezcano ha il compito di bloccare la città dal mare. A novembre respinge tre tentativi in tal senso portati da Prégeant de Bidoux. Gaeta capitola a metà mese.
1497
GennaioIn proprioFrancia

Cattura nei pressi di Rosas un bertone di 500 botti in navigazione verso Napoli: il bottino è valutato sui 10000 ducati. Negli stessi giorni viene infeudato di alcune terre come premio per la sua lealtà.

MarzoSi muove lungo le coste africane: vi si incontra con Galceran di Requesens.
…………………………ChiesaFrancia

Milita agli stipendi del papa Alessandro VI con 3 galee sottili. Sorveglia le foci del Tevere. Gli sono assicurati 10000 fiorini l’anno.

1498
GennaioViene inviato a Genova.
…………………………ChiesaPisa

Il pontefice lo spedisce con 100 uomini d’arme e 3 galee sottili in soccorso dei fiorentini ai danni dei pisani: suo obiettivo è quello di impedire il vettovagliamento di Pisa dal mare.

1499
SettembreSpagnaImpero ottomano

Cerca, invano, di soccorrere in Lepanto ((Navpaktos) i veneziani ivi assediati dai turchi.

……………………….Il suo nome compare in un atto dal quale risulta procuratore della moglie di Vespasiano Colonna, Beatrice d’Appiano.
1501Francesi e spagnoli si spartiscono il regno di Napoli. Il Villamarina mette in salvo prima ad Ischia e poi a Messina l’ex re Federico d’Aragona con la sua famiglia.
1502
Luglio

Ha il comando della flotta di Levante. Gli sono concessi 1000 ducati come stipendio annuo ed altri 1000 per la fornitura del necessario agli uomini delle galee. Ha l’incarico di rendere sicure le linee di rifornimento alle truppe di Consalvo di Cordoba.

SettembreSpagnaFrancia

La sua nomina da parte del re Ferdinando il Cattolico non è ben accetta a Consalvo di Cordoba. Nonostante ciò il Villamarina, con Juan de Lezcano, arma una flotta per potere prestare soccorso allo stesso Consalvo di Cordoba assediato in Barletta dai francesi. Controlla lo stretto di Messina; impedisce alla squadra di Louis de Bigars de la Londe di muoversi sulle coste pugliesi per bloccare le navi veneziane che riforniscono di derrate i porti in mano agli spagnoli.

NovembreTrasporta in Sicilia soldati e munizioni.
1503
Gennaio

E’ segnalato a Milazzo. Con Juan de Lezcano blocca all’altezza del faro di Messina le navi di Louis de Bigars de la Londe, che ha ricevuto l’ordine di collegarsi nell’Adriatico con le navi di Prégeant de Bidoux.

Febbraio
Si sposta nello Ionio con Juan de Lezcano. Affronta il Bidoux che tenta di sbarrargli il passo all’altezza di Taranto.
Marzo

Penetra all’improvviso nel porto di Otranto, controllato dai veneziani, per combattere la squadra del Bidoux. Quest’ultimo, prima di mettersi in salvo, con il consenso delle autorità della Serenissima fa affondare le proprie navi e libera la ciurma dei vogatori turchi.

Maggio giugno
Sempre con il Lezcano imbarca nelle sue navi le truppe di Consalvo di Cordoba e si colloca davanti a Napoli. Inizia il bombardamento delle 2 fortezze di Castelnuovo e di Castel dell’Ovo. Il porto viene attaccato all’improvviso dal Bidoux (15 navi e 4 galee). La flotta del Villamarina (24 navi, 8 galee e 4 fuste) si trova a malpartito sotto il tiro incrociato dell’artiglieria nemica . Riesce, tuttavia, a sfuggire all’insidia ed a riparare nell’isola d’Ischia: 4 sue navi sono affondate dai suoi uomini per non farle cadere in potere degli avversari. Ad Ischia respinge un nuovo assalto portato dal Bidoux e da Louis de Bigars de la Londe.
Luglio

Esce da Ischia con 18 galee; raggiunge Gaeta. I francesi si mettono al suo inseguimento. Conduce un attacco.  All’arrivo degli avversari le sue navi, che sa per esperienza essere vulnerabili al fuoco delle galee genovesi, si allontanano. Si colloca nei pressi. La squadra del Conflans riesce in tal modo a prestare soccorsi ai difensori di Gaeta.

Ottobre
Prende parte al blocco di Gaeta dal mare. Non riesce ad impedire un nuovo sbarco di truppe francesi in tale località. Nella città si sono ridotti i francesi comandati da Louis de Bigars de la Londe e da Pierre de Velort.
1504
Gennaio

Con la caduta di Gaeta e la vittoria finale sui francesi si incontra a Napoli con il viceré Raimondo di Cardona e con Consalvo di Cordoba. E’ nominato conte di Capaccio.

Giugno/luglio In proprioGenova
Salpa da Napoli, risale il Tirreno per scorrere lungo le coste della Sardegna e della Corsica. Nei pressi di Civitavecchia danneggia 2 navi genovesi; sbarca nell’isola di Capraia e tenta di entrarne in possesso mediante l’offerta agli abitanti della protezione del re di Spagna Ferdinando il Cattolico contro il loro signore Giacomo de Mari, cui si sono ribellati a favore del Banco di San Giorgio di Genova. Lascia l’isola portando con sé un giovane pescatore catturato sulla spiaggia; si dirige verso la Sardegna. Il giovane riuscirà a fuggire; raggiunge Bonifacio in Corsica dove ha modo di raccontare la sua avventura. A luglio Consalvo di Cordoba arresta Cesare Borgia. Il Villamarina ha l’incarico di custodire ques’ultimo in una delle sue 2 galee prima che il duca Valentino sia condotto in Spagna. Come riconoscimento del suo operato il re d’Aragona gli concede sia il titolo di conte di Capaccio, che gli viene trasferito da Giulio de Scorciatis, sia l’incarico di guardiano delle isole e del golfo di Napoli. Titoli e feudi gli saranno confermati nel 1516 da Carlo V.
Agosto
E’ segnalato nell’Adriatico. Dà la caccia a navi genovesi nelle vicinanze di Traù (Trogir).
Settembre
Naviga nelle acque della Sardegna. Danneggia nei pressi di Alghero 2 saettie genovesi.
1505SpagnaAlgeria MaroccoPrende parte allo scontro di Mazalquivir (Mers El Kébir).
1506
FebbraioSalpa da Barcellona alla volta di Napoli con la corte che accompagna in Italia Ferdinando il Cattolico. Si trasferisce definitivamente a Napoli. Abita in un palazzo situato nella piazza di San Bartolomeo, prospiciente l’omonima strada.
1507
Luglio

Al comando di 16 galee si collega con Pietro Navarro per scortare il re di Spagna Ferdinando il Cattolico a Savona dove il sovrano aragonese si deve incontrare con il re di Francia Luigi XII. L’incontro avviene nella nave ammiraglia “La Générale” ed a essa sono presenti tutti i capitani spagnoli e francesi, tra i quali Consalvo di Cordoba (caduto peraltro in disgrazia a corte) ed il Bidoux.

1508
GiugnoSoffoca in Napoli una protesta popolare causata dalla mancanza del pane.
NovembrePropone al parlamento del regno di Napoli l’applicazione di una tassa volta a raccogliere 50000 ducati da destinarsi alla guerra contro i turchi. Nello stesso anno ottiene la tutela di Ferrante da San Severino, figlio del principe di Salerno Roberto e di Marina d’Aragonay de Sotomayor, sorellastra del viceré di Napoli Juan d’Aragona, e nipote del re.
1509
Giugno/agostoSpagnaVenezia

Ha il comando di 9 galee, di un galeone e di una fusta. Con la sua squadra si unisce con 10 grandi navi condotte da Pedro de Cardona al fine di contrastare  nell’Adriatico le navi della Serenissima. L’armata, comandata dal conte di Ribagorza, si trasferisce in Puglia.

SettembreSpagnaCorsari barbareschi

Rientrato a Napoli ha il compito di dare la caccia nelle acque della Sardegna ad una flottiglia di corsari barbareschi che sta desolando quei litorali. Si muove con 6 galee (2 al suo comando, 2 a quello di Brizio Giustiniani, una di Montbuy ed una con a bordo il capitano Chipi). Giunto nei pressi dell’isola di Ponza viene assalito da 27 fuste nemiche. Agli spagnoli sono catturate 3 galee (tra le quali una sua ed una appartenente al Giustiniani). Secondo le fonti iberiche la sconfitta è da addebitare ai genovesi che si sono dati alla fuga lasciando nelle peste le rimanenti galee.

1510
LuglioSpagnaFrancia

A Napoli con 7 galee. Prende parte all’impresa di Genova con Baldassarre di Biassa e Girolamo Contarini. Il de Bidoux costringe gli avversari a portarsi su bassi fondali dove li attacca con alcune scialuppe munite di piccoli pezzi di artiglieria. Il Villamarina deve desistere dalle operazioni e riparare verso l’isola d’Elba e Civitavecchia.

Agosto

Le sue galee si dirigono a Palermo per affiancare Pietro Navarro nella sua spedizione contro i mori in Barberia.

1511SpagnaFrancia
1512
Settembre

Ottiene la conferma del comando della flotta della squadra di Napoli e della squadra aragonese. Al comando di 7 galee si congiunge nelle acque liguri con la flotta veneziana. Giano Fregoso entra vincitore in Genova.

1513
FebbraioVive a Napoli dove risulta membro del seggio del Nido. Fino al novembre del 1515 gli è affidato il governo della città dal cognato, il viceré Raimondo di Cardona. Esercita il suo mandato  per mezzo una salda rete di relazioni clientelari e di parentele con alcune delle più importanti casate nobiliari napoletane. In questa veste deve fronteggiare alcune rivolte determinate dalla politica fiscale del regno, tesa a sostenere le spese militari. Rafforza le difese delle coste, in modo da tenere sotto controllo le ondate di ribellione che caratterizzano le regioni adriatiche.
1514
OttobreIl comando della flotta è affidato al congiunto Luis Galceran de Villamarin.
1516
MarzoA Napoli. Si svolge nella chiesa di Sant’Agostino una cerimonia funebre in onore di Ferdinando il Cattolico. Il Villamarina se ne assume le spese.
DicembreMuore a metà mese. E’ sepolto nella chiesa di Santa Maria di Piedigrotta a Napoli.  Nell’abbazia di Montserrat, a Barcellona, è eretto in suo onore un mausoleo in marmo. Sposa Isabella di Cardona, sorella del viceré di Napoli Raimondo.

CITAZIONI

-“Antiquo et iurato reip. (Genova) hoste, qui pacem ante saepius initam, citra alicuius fidei religionem, vel respectum, non semel turpiter violarat, et subinde piraticam exercendo, et aragonias partes propugnando, Ligusticae orae tractum variis excursionibus divexabat.” Bizari

-“Avarissimum piratam…Insignis pirata, qui nullis cautionibus, in continuo raperet, ligari posse credebatur, cum ipse prius promissam fidem et factas inducias semper violaverit.” Senarega

-“Famoso corsaro.” A. Giustiniani

-“Le principal adversaire des Français lors de la première guerre d’Italie.” Garnier

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