Indice Anagrafico dei corsari operanti nel Mediterraneo:

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PIETRO BARBARIGO Di Venezia

1569 – 1618

Anno, meseStato, in proprioAvversarioAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1594E’ eletto provveditore alle Pompe.
1595Provveditore alla Sanità e provveditore di Comun.
1598

Entra nella giunta del Senato. Ricopre anche l’ufficio di conservatore alle Leggi.

1600Viene eletto sopra gli Atti dei sopragastaldi.
1602Fa parte del Consiglio dei Dieci.
1606

Ricopre l’incarico di consigliere ducale per il sestiere di Dorsoduro.

1608/ 1610Provveditore generale a Palmanova.
1610/ 1612Podestà di Brescia.
1613

Rientra a Venezia e gli è nuovamente assegnata la carica di consigliere ducale.

1614

Diviene savio alle Acque e provveditore sopra il Denaro Pubblico.

1615VeneziaPirati uscocchi Impero

Con la nomina di provveditore generale della Terraferma assume il comando delle operazioni militari in Istria. E’ candidato, come lo sarà più tardi nel 1618, al dogato.

1616
…………….

Assedia Gradisca d’Isonzo. Le operazioni consistono in una serie sterile di colpi di mano e di scontri locali.

Ottobre novembre

Antonio Priuli è eletto provveditore generale ed il Barbarigo è esautorato dal comando. Fa ritorno a Venezia. A fine novembre è chiamato a fare parte dei procuratori di San Marco.

1617

E’ nuovamente nominato, a fine anno, provveditore generale di Terraferma e d’Istria.

1618
MarzoVeneziaNapoli

Viene eletto provveditore della flotta al posto di Lorenzo Venier. Continua intensamente nelle misure prese dal suo predecessore ed a dimostrare il maggior spirito di combattività e di vigilanza.

MaggioVeneziaCorsari barbareschi

Invia 6 galee incontro alle 10 della guardia di Candia, che hanno ricevuto l’ordine di congiungersi con la flotta. Altre 4 sono spedite in crociera sulle coste pugliesi. Si presenta con l’armata (18 navi a vela, 5 galeazze e 24 galee) davanti a Brindisi dove è ancorato il de Ribera con 18 velieri. Quest’ultimo rifiuta il combattimento. Non vedendo comparire l’avversario dopo averlo atteso fino a notte inoltrata, il Barbarigo naviga lungo le coste pugliesi fino ad Otranto, si dirige a Valona (Vlona) ed a Corfù (Kerkira): cattura nell’Adriatico 4 navi e 3 brigantini turchi. Si dirige poi a Vieste dove constata che la flotta napoletana ha abbandonato l’Adriatico. Durante la sua assenza, infatti, il de Ribera è ritornato a Napoli. Il Barbarigo continua a scorrere lungo le coste adriatiche del regno di Napoli per giungere fino all’altezza di Ancona.

GiugnoVeneziaNapoliA dine mese rientra a Meleda in attesa degli eventi.
Luglio

A metà mese è Raggiunto da 12 vascelli olandesi (i Paesi Bassi sono alleati della Serenissima contro gli spagnoli) dopo che questi hanno superato la resistenza delle navi spagnole di guardia a Gibilterra. Si conoscono i nomi di 9 di tali imbarcazioni: “Gran Tigre”, “Grazia di Dio”, “Tre Re”, “San Giacomo”, “Sansone”, “Lion Negro”, “Naranzer Grande”, “Naranzer Piccola” e “Lioncorno”. Il Barbarigo  ritorna sulle coste pugliesi, ove cattura navi e barche. Il viceré di Napoli, il duca d’Ossuna, è costretto a rimandare la sua flotta nell’ Adriatico. Sulle coste siciliane, tuttavia, queste sono colte da un’improvvisa burrasca che le disperde.

AutunnoE’ colpito da una grave malattia.
Novembre

Muore a fine mese a Corfù. Il duca d’Ossuna accoglie con grandi dimostrazioni di gioia la notizia del suo decesso. In suo luogo il senato nomina come provveditore generale della flotta Francesco Erizzo. Poco dopo, nel febbraio 1619 il comando è affidato nuovamente a Lorenzo Venier.

CITAZIONI

-“ Personalità di grande rilievo.” Ventura

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